Un’altra strada, detta Piovega, dal latino publica, segno questo di notevole antichità, dipartendosi da Asolo si spingeva ad occidente fino al Brenta, attraversando la fascia settentrionale del territorio bassanese[61]. La ricostruzione dettagliata del suo percorso, che dalla località di San Fortunato si dirigeva verso Oné, a sud dell’attuale SP 248, è in un dattiloscritto di Alessio De Bon[62], ultimato nel 1934 e rimasto inedito fino a pochi anni or sono, quando è stato pubblicato con un approfondito commento da Cristina Mengotti[63]. Anche se oggi non sono più rintracciabili sul terreno molti dei dati archeologici e toponomastici su cui De Bon si era basato, «i numerosi indizi offerti, anche se talvolta piuttosto labili, posti in serie e considerati nella loro globalità, fanno ritenere a tutt’oggi ancora ragionevole la possibilità di un passaggio stradale est-ovest ai piedi dei più meridionali rilievi collinari di Mussolente e di Asolo» [64].