Gian Maria Varanini

Maria Albina Federico

Giampietro Berti

Giuliana Ericani

Renata Del Sal

Donata M. Grandesso

Maria Luigia De Gregorio Giovanni Marcadella

Giambattista Vinco da Sesso

Giambattista Vinco da Sesso

Alessandra Magro

Carlo Presotto

Franco Scarmoncin e Lucia Verenini

Renzo Stevan e Eugenio Rigoni

Un’altra strada, detta Piovega, dal latino publica, segno questo di notevole antichità, dipartendosi da Asolo si spingeva ad occidente fino al Brenta, attraversando la fascia settentrionale del territorio bassanese[61]. La ricostruzione dettagliata del suo percorso, che dalla località di San Fortunato si dirigeva verso Oné, a sud dell’attuale SP 248, è in un dattiloscritto di Alessio De Bon[62], ultimato nel 1934 e rimasto inedito fino a pochi anni or sono, quando è stato pubblicato con un approfondito commento da Cristina Mengotti[63]. Anche se oggi non sono più rintracciabili sul terreno molti dei dati archeologici e toponomastici su cui De Bon si era basato, «i numerosi indizi offerti, anche se talvolta piuttosto labili, posti in serie e considerati nella loro globalità, fanno ritenere a tutt’oggi ancora ragionevole la possibilità di un passaggio stradale est-ovest ai piedi dei più meridionali rilievi collinari di Mussolente e di Asolo» [64].

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