Gian Maria Varanini

Maria Albina Federico

Giampietro Berti

Giuliana Ericani

Renata Del Sal

Donata M. Grandesso

Maria Luigia De Gregorio Giovanni Marcadella

Giambattista Vinco da Sesso

Giambattista Vinco da Sesso

Alessandra Magro

Carlo Presotto

Franco Scarmoncin e Lucia Verenini

Renzo Stevan e Eugenio Rigoni

Un importante tracciato viario lungo la sponda sinistra del Brenta collegava Padova con la Valsugana, attraversava il territorio bassanese, raggiungendo poi, con varie diramazioni, i pascoli delle Prealpi[57](fig.3).

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3. Carta dell’Alto Veneto.
Nella carta è tracciata con una serie di punti la via che lungo la sponda sinistra del Brenta collegava Padova con la Valsugana, attraversando il territorio di Bassano.

La strada[58] usciva da Padova, superando il Brenta presso l’odierno ponte Molino, e con un lunghi rettilinei toccava le moderne località di Tavo e di Santa Maria di Non, che nel nome ricordano rispettivamente l’ottavo e il nono miliario. Raggiunto San Giorgio in Bosco la via proseguiva, sempre con un lungo rettifilo, verso l’odierna Cittadella, e da qui, dopo aver attraversato la via Postumia presso la frazione di Ca’ Erizzo, con un tratto ancor oggi detto “via vecchia per Bassano”[59], attraverso le aree dei moderni insediamenti di Belvedere, Cusinati, dove secondo Alessio De Bon si sarebbero trovati resti di selciato romano[60], e Rosà, toccava le località di Crocerone e di Rivoltella, nel territorio ove sorgerà Bassano, per dirigersi sempre con andamento rettilineo all’imboccatura della valle del Brenta.

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