Un importante tracciato viario lungo la sponda sinistra del Brenta collegava Padova con la Valsugana, attraversava il territorio bassanese, raggiungendo poi, con varie diramazioni, i pascoli delle Prealpi[57](fig.3).
3. Carta dell’Alto Veneto.
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La strada[58] usciva da Padova, superando il Brenta presso l’odierno ponte Molino, e con un lunghi rettilinei toccava le moderne località di Tavo e di Santa Maria di Non, che nel nome ricordano rispettivamente l’ottavo e il nono miliario. Raggiunto San Giorgio in Bosco la via proseguiva, sempre con un lungo rettifilo, verso l’odierna Cittadella, e da qui, dopo aver attraversato la via Postumia presso la frazione di Ca’ Erizzo, con un tratto ancor oggi detto “via vecchia per Bassano”[59], attraverso le aree dei moderni insediamenti di Belvedere, Cusinati, dove secondo Alessio De Bon si sarebbero trovati resti di selciato romano[60], e Rosà, toccava le località di Crocerone e di Rivoltella, nel territorio ove sorgerà Bassano, per dirigersi sempre con andamento rettilineo all’imboccatura della valle del Brenta.