In località La Corte, a poca distanza dalla sponda destra del Brenta, tra il 1969 e il 1973, alcuni lavori agricoli, seguiti poi dagli scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologica del Veneto, hanno portato in luce la parte nordoccidentale di un grande edificio residenziale e rurale, la cui costruzione, in base alle tecniche costruttive e ai materiali rinvenuti, è attribuibile al I secolo d.C.[74]. Nel settore finora indagato sono stati identificati[75] almeno 22 locali (fig.5),
5. Pianta del grande edificio rurale e residenziale scavato in loc. La Corte di Bassano del Grappa, fraz. Sant’Eusebio.
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disposti intorno a una vasta area scoperta (I); sono cinque corridoi (II, IV, XIV, XVII, XIX), un cavedio (VIII), due vani per le scale (XXI, XXII), alcuni ambienti residenziali e di rappresentanza (III, V-X, XVIII), tra cui una grande sala rettangolare, chiusa su uno dei lati corti da un’ampia abside (XVIII), un triclinium (sala da pranzo) (V), due cubicula (stanze da letto) (VI, X) e altri cinque locali (XI-XIII, XV, XVI, XX), la cui destinazione, abitativa o lavorativa, non è sicura. Di notevole interesse sono i pavimenti di alcuni ambienti (II, V, VII, X), realizzati in cocciopesto (opus signinum), con l’impiego di tessere bianche, nere e grigie e l’inserimento di piccole e sottili lastre marmoree (crustae); quello del triclinium (V), in particolare (fig.6),
presenta un tappeto centrale con un’ elegante composizione geometrica delimitata da una fascia con un meandro di svastiche e di quadrati. La notevole estensione della parte indagata (circa mq 900, di cui 580 edificati), il numero e l’articolazione degli ambienti, la decorazione musiva di alcune stanze fanno supporre che si tratti di un importante edificio residenziale, cui si doveva affiancare un’ampia area a destinazione rurale e produttiva non ancora indagata; è stato inoltre ipotizzato che a questo complesso fosse collegata anche la fornace messa in luce a San Giorgio di Angarano.