Gian Maria Varanini

Maria Albina Federico

Giampietro Berti

Giuliana Ericani

Renata Del Sal

Donata M. Grandesso

Maria Luigia De Gregorio Giovanni Marcadella

Giambattista Vinco da Sesso

Giambattista Vinco da Sesso

Alessandra Magro

Carlo Presotto

Franco Scarmoncin e Lucia Verenini

Renzo Stevan e Eugenio Rigoni

Bassano oltre Bassano: la nuova città al di là delle mura [1]

Nella pianta prospettica di Bassano del 1610 sono ben indicati tutti i capisaldi di una città di antico regime[2]: le mura, i due castelli, le chiese, i monasteri, il palazzo Pretorio e le altre sedi del governo veneto. Sono i cardini di un sistema che, alla fine del Settecento, viene travolto da una serie di fattori nuovi: non tanto per la spinta demografica, ancora di là da venire, quanto per il collasso di un contesto storico-politico, ovvero di un sistema chiuso e statico di cui la cinta muraria ha costituito una parte essenziale. Di questo assetto urbano, rimasto sostanzialmente immutato per cinque secoli, il castello superiore aveva costituito la matrice fondamentale: fino al XI secolo, aveva contenuto quelle funzioni civili e religiose che caratterizzano una città. Tutte discenderanno poi dal nucleo originario per insediarsi in quella parte che poi corrisponderà al primo centro murato: di lì a poco, la crescita nel periodo comunale pone la necessità di realizzare un secondo anello nel corso del Trecento, ma a partire da quel momento il processo sembra perdere tutto lo slancio che aveva avuto nella fase precedente. Come ha efficacemente dimostrato Gina Fasoli nel suo Atlante storico[3], la situazione si è cristallizzata: le mura di allora segneranno per lungo tempo il perimetro di quella che sarà considerata la città tout court e di ciò che più tardi sarà chiamata “centro storico”. Bisognerà attendere sei secoli perché riparta il processo di espansione ad anelli concentrici: con intensità crescente tra Otto e Novecento, la città “tracimerà” oltre il suo limite istituzionale per un complesso di ragioni non soltanto ascrivibile a necessità fisiologiche. Soltanto con l’avvento della motorizzazione di massa, l’espansione edilizia diventerà un fenomeno consistente, per non dire invadente. Nella fotografia area del 1920 (fig.1)

1Ripresaaereacitta1920

1. Ripresa aerea della città (1920). Bassano del Grappa, Museo Biblioteca Archivio. Nella fotografia aerea del 1920 l’area periferica appare ancora poco sviluppata rispetto al nucleo murato il quale ancora si identifica tout court con la nozione stessa di città. Tale situazione resterà quasi invariata  fino alla fine degli anni ’50 quando dopo la ricostruzione inizierà lo sviluppo.

l’area extra-moenia appare ancora poco sviluppata rispetto al nucleo murato il quale ancora si identifica tout court con la nozione stessa di città. Siamo al momento della svolta: a partire dagli anni Sessanta del Novecento, le frange esterne iniziano a costituire una parte importante di una compagine urbana che tende ad estendersi sempre di più, fino a travalicare gli stessi confini comunali. Sospinto dalla diffusione dei mezzi di trasporto individuale, questo processo risulta comune alla totalità dei centri italiani del secondo Novecento: Bassano presenta però alcuni caratteri specifici che le derivano da una serie di fattori sia geografici che storico-amministrativi: tra i primi citiamo la presenza del fiume e del rilievo nella parte occidentale, tra i secondi il mancato ruolo di capoluogo provinciale e l’angustia del territorio comunale. Vi sono poi ragioni di tipo economico-sociale, come il relativo ritardo con cui la città giunge all’appuntamento con lo sviluppo economico: le sue attività produttive si espanderanno nel corso dell’età contemporanea, ma questo dato è comune ad altri centri del Veneto. Infine, vi è un ultimo elemento, il paesaggio, che incentiverà la creazione di una strada panoramica sul lato nord e, al tempo stesso, farà da freno all’indiscriminato sviluppo edilizio lungo una delle quattro possibili direttrici di espansione. Chiusa dal fiume e dall’area più esposta all’esondazioni, Bassano si svilupperà entro due dei quattro quadranti che la circondano: a sud e a est. 

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