I Foscarini erano una famiglia antica, giunta a Venezia da Altino o da Padova e si suddivisero in più casati. Di Bartolomeo non conosciamo però altri incarichi. A Bassano proseguì la distribuzione di campi comunali; si decise inoltre di costruire un macello e di calmierare i prezzi delle carni. Sorse nel frattempo un contenzioso tra Bassano e le ville contermini di Rosà, Solagna, Pove e Rossano per problemi legati alla tassazione. Accaddero in quest'anno avvenimenti importanti, come la nomina di papa Pio II e la preparazione della guerra contro i Turchi, guidati allora dal sultano Maometto II. |
Durante il rettorato di questo podestà, altro membro della famiglia Malipiero già incontrata, proseguì la causa contro le comunità del contado, Solagna, Pove e Rossano, che si concluse con un concordato il 18 giugno 1460. In Italia nel frattempo era in atto un conflitto per il controllo del trono di Napoli; Venezia ne restò coinvolta poiché favoriva segretamente Giovanni d'Angiò contro Ferdinando d'Aragona. |
Questa casata diede alla Repubblica ben otto dogi e fu una delle più fiorenti, tanto che erano 107 le famiglie censite come Contarini nel 1500. Tra i numerosi Contarini che furono podestà nelle principali città venete non si trova però traccia di questo Alessandro. Bassano si attivò in questo periodo per trovare un nuovo Arciprete e un mastro da preporre all'arte della lana. Al professore di grammatica Oliviero da Arzignano fu assegnato l'incarico di maestro della scuola cittadina. Venezia, preoccupata per l'avanzare dei Turchi, inviò il generale Alvise Loredan nel gennaio 1463 a presidiare le isole dell'arcipelago del mare Egeo occupate dai Veneziani. Nel maggio del 1462 morì il doge Malipiero e gli successe Cristoforo Moro. |
I Venier furono una casata di origini molto antiche, forse proveniente da Vicenza; diedero allo Stato tre dogi e numerosi magistrati. Una parte dei Venier si trasferì poi a Candia, dove partecipò ad una rivolta contro Venezia, l'altra rimase fedele alla Repubblica. Di Nicolò non conosciamo altri incarichi, nonostante siano numerosi i Venier che furono rettori nelle città venete. A Bassano durante il suo mandato il Comune deliberò di fare una doppia tassazione per ricostruire la chiesa di S. Giovanni e cercò di organizzare presso il convento di S. Francesco il Capitolo Generale dei frati Minori. A vari immigrati fu concessa la cittadinanza e si continuò a cedere campi in affitto. Intanto a Venezia fervevano i preparativi per la guerra contro i Turchi voluta da papa Pio II. |
I Barbaro, originari di Trieste, appartenevano a uno dei più importanti casati veneziani e si dividevano in molti rami. Non si conoscono però altri incarichi assegnati a questo podestà e anche gli Atti del Consiglio non riportano fatti di rilievo per questo periodo. Nel luglio del 1464 la flotta preparata per la guerra contro i Turchi si raccolse ad Ancona, dove però nel contempo era morto papa Pio II. La spedizione fu quindi sospesa e fu eletto papa il cardinale veneziano Pietro Barbo che prese il nome di Paolo II. |
Torna a distanza di pochi anni un altro Malipiero, ma anche di questo podestà non si conoscono altri incarichi. A Bassano il 9 giugno del 1465 si deliberò di far aggiustare la campana della torre che si era rotta; i mastri Baldisserra e Andrea da Vicenza si impegnarono a rifonderla nel tempo di 15 giorni. Si decise anche di restaurare la stufa pubblica (il postribolo) e di concederla in appalto. |
I Dolfin furono un'importante casata, attestata fin dal X secolo, che annoverò fra i suoi membri vescovi, cardinali e dogi. Di questo podestà non conosciamo però altri incarichi e per questo anno manca pure la documentazione negli Atti del Comune I rapporti tra Venezia e il Papato intanto si incrinarono. La Repubblica aveva infatti deciso di tassare anche il clero, per ovviare alla grave crisi finanziaria legata alle spese per la preparazione della guerra contro Maometto II. |
Questo podestà apparteneva alla famiglia Erizzo che aveva già dato in precedenza un altro rettore nel 1445-46. Mancano per quest'anno notizie sulle attività del Consiglio di Bassano. A Venezia nacquero nel frattempo dissapori con il governo di Pietro de Medici, signore di Firenze, e gli esuli fiorentini fecero pressioni sulla Serenissima perché intervenisse. Il generale Bartolomeo Colleoni prese allora l'iniziativa di attaccare Firenze, ma il papa Paolo II riuscì a riportare la pace. Il 30 luglio 1468 la quattordicenne Caterina Cornaro sposò per procura Giacomo II Lusignano, re di Cipro. Era figlia di Andrea Cornaro, che aveva prestato soccorso a Giacomo, trovandosi a Cipro esiliato da Venezia. La Repubblica però da quel momento adottò Caterina come figlia dello Stato e inviò quattro galere per la sua protezione. La biblioteca di S. Marco (Marciana) si arricchì in quest'anno della raccolta del famoso cardinale Bessarione che lasciò i suoi libri alla Repubblica. |