[117] Di nuova costruzione a queste date è la sola chiesa di santa Caterina: Bassano, atlante storico cit., p. 55.  

[118]  Per le vicende costruttive della cinta e della torre e per la lettura dei significati araldici della decorazione si veda, oltre al saggio in questo volume, da ultimo G. Petoello, I paramenti araldici sulla Porta Dieda del Castello inferiore di Bassano. Appunti preliminari, in «Bollettino del Museo Civico di Bassano», n.s. 28-29 (2007-2008), pp. 56-83 (in particolare pp. 57-63).  

[119] A. SARTORI, Archivio Sartori. Documenti di storia e arte francescana, III, 1, Evoluzione del francescanesimo nelle tre Venezie. Monasteri, contrade, località. Abitanti di Padova medievale, Padova, Biblioteca Antoniana, Basilica del Santo, 1988, pp. 590-591.  

[120]  Per il polittico bassanese e sulla vicenda attributiva cfr. VERCI, Notizie intorno alla vita cit., p. 17; G. D.B., Il nostro S. Francesco, «Bollettino del Museo Civico di Bassano», I (1905), p. 2; G. FOGOLARI, Affreschi del Guariento a Bassano, in «L’Arte», VIII (1905), pp. 122-124; G. GEROLA, La pittura a Bassano cit., p. 390; P. M. TUA, Leggende e storia su la Chiesa di S. Francesco in Bassano, Bassano, Arti Grafiche Bassanesi, 1926; A. MOSCHETTI, Battista da Vicenza in U. THIEME, T. BECKER, Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler, Lipsia, E. A. Seemann, III, 1909, pp. 172-173; A. DANI, Saggio biografico per una monografia sul pittore Battista da Vicenza, Vicenza, G. Rumor, 1961, p. 7; L. MAGAGNATO, in MAGAGNATO, PASSAMANI, Il Museo Civico cit., 1978, p. 44; M. LUCCO, da Vicenza, Battista, in La pittura in Italia. Il Duecento e Trecento cit., II, p. 557; M. LUCCO, Vicenza cit., p. 295; E. COZZI, Vicenza, in La pittura nel Veneto. Il Quattrocento, a cura di M. Lucco, Milano, Electa, I, 1989, pp. 135-148; ERICANI, Sulla via cit., p. 13. I riferimenti bizantineggianti sono quanto lega questa tavola con opere veneziane o marchigiane segnalate rispettivamente da Dani (DANI, Battista da Vicenza cit., pp. 5-28) e da Lucco (LUCCO, Vicenza cit., pp. 295-301, nota 39).  

[121] Per Battista da Vicenza si vedano CAVALCASELLE, CROWE, Storia della pittura cit., pp. 216-219; A. MOSCHETTI Battista da Vicenza cit., pp. 172-173; A. MOSCHETTI, La chiesetta di San Giorgio presso Velo d’Astico e le sue opere d’arte, in «Rassegna d’arte», I (1918), pp. 30-38; A. VENTURI, Storia dell’Arte Italiana. La pittura del Quattrocento, Milano, H. Hoepli, II, 1913, p. 924; DANI, Battista da Vicenza cit.; DANI, Saggio biografico cit.; A. DANI, Il pittore Battista da Vicenza nel crogiolo della critica, Vicenza, Tip. G. Rumor, 1961; A. DANI, Affreschi inediti di Martino da Verona e Battista da Vicenza nella chiesa di S. Salvatore a Montecchia di Crosara, Vicenza, s. e., 1971; PASSAMANI, Guida al Museo di Bassano, Bassano, Scrimin, 1975, pp. 35, 37; B.PASSAMANI, in MAGAGNATO, PASSAMANI, Il Museo Civico cit., 1978, pp. 43-47; LUCCO, Pittura del Duecento e del Trecento nella province venete , in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento cit., I, pp. 113-149; Lucco, da Vicenza cit., p. 341; Cozzi, Vicenza cit., 1990, pp. 135-148; M. TANZI, Vicenza, in La pittura nel Veneto. Il Quattrocento cit., II, p. 599 ; E. Moench Scherer, Verona, in La pittura nel Veneto. Il Quattrocento cit., I, pp. 151, 154; Flores D’Arcais, Le arti figurative cit., 1991, pp. 113-125; Lucco, Vicenza cit., pp. 295, 302, n. 45; F. Rigon, in Pisanello. I luoghi del gotico internazionale, Milano, Electa, 1996, pp. 162-163.  

[122] COZZI, Vicenza cit., pp. 135-148; LUCCO, Vicenza cit., pp. 294-295.  

[123]  LUCCO, Vicenza cit., pp. 294-295. L’ipotesi, legata ad una figura ancora troppo labile per mancati agganci documentari, non tiene conto del linguaggio troppo altichieresco, perché possa essere riferito ad un pittore della generazione che lavora con Lorenzo Veneziano e Jacobello di Bonomo.  

[124] M. E. AVAGNINA, in Pisanello. I luoghi cit., p. 160; C. RIGONI, in Pinacoteca Civica di Vicenza. Dipinti dal XIV al XVI secolo, a cura di M. E. Avagnina, M. Binotto, G. C. F. Villa, Vicenza, Fondazione Giuseppe Roi; Cinisello Balsamo, Silvana, 2003, pp. 117-131.  

[125] L’affresco era riferito a Guariento da Verci (VERCI, Notizie intorno cit., pp. 18-19), seguito da Brentari (O.BRENTARI, Il Museo di Bassano illustrato, Bassano, S. Pozzato 1881, p. 37) e da G.d.B (G.D.B., Recensione cit., p. 124). Per il riferimento a Battista da Vicenza cfr. CAVALCASELLE, CROWE, Storia della pittura cit., pp. 197-198; GEROLA, La pittura a Bassano cit., , seguito dalla critica successiva: LUCCO, Pittura del Duecento cit., p. 130; COZZI, Vicenza cit., p.145; LUCCO, da Vicenza, Battista cit., p. 341; LUCCO, Vicenza cit., pp. 294-295.  

[126]  LUCCO, Pittura del Duecento cit., p. 130; COZZI, Vicenza cit., p. 145; LUCCO, da Vicenza, Battista cit., p. 341; LUCCO, Vicenza cit., pp. 295, 302, n. 45.  

[127] A. MALAVOLTA, in Pisanello. I luoghi cit, pp. 132-134.  

[128] BRENTARI, Storia di Bassano cit., p.37.  

[129] Per la missione francescana a Bassano cfr. la bibliografia alla nota 61 e l’intervento di Rossi in questo volume..  

[130] G. PETOELLO, Note di lettura araldica dell’affresco dell’Annunciazione, in La chiesa di San Francesco cit., 2007, pp. 87-89.  

[131] Per le vicende storiche della chiesa cfr. ora VETTORI, Origine e vicende cit., pp. 12-45.  

[132] PASSAMANI, in MAGAGNATO, PASSAMANI, Il Museo Civico cit., pp. 45-46.  

[133] SARTORI, Archivio Sartori cit., p. 182.  

[134]  La titolazione dell’Aula a Sant’Antonio il Grande, detto anche Sant’Antonio Abate o di Vienne, vissuto nel III secolo d.C. è in relazione al fatto di essere considerato il padre del monachesimo ed uno dei primi eremiti (G. KAFTAL, Iconography of the Saints in the painting of the North East Italy, Firenze, Sansoni, 1978, pp. 58-62; G. KAFTAL, Iconography of the Saints in the painting of the North West Italy, Firenze, Sansoni, 1985, p. 68; figg. 79-81). A destra dell’entrata, il primo riquadro, mutilo, con la crociera di una volta ed alcune teste di vecchio, raffigura la rinuncia agli averi da parte del santo, quando, in chiesa, egli fa propri i versi del Vangelo di San Matteo (XIX, 21) che invitano a lasciare ai poveri i propri averi per raggiungere la perfezione. Nel secondo riquadro, infatti, è raffigurato il santo che si allontana dalla casa paterna ed affida alle suore la sorella, prima di vestire l’abito monacale, con il quale è dipinto nel terzo riquadro, tentato dalle grazie di una fanciulla. L’ultimo riquadro lo raffigura battuto dai diavoli ma confermato da Cristo. Sullo sfondo   compare una chiesa romanica, vista in facciata e sul retro, non troppo dissimile dall’aspetto che alla fine del Trecento doveva avere la chiesa bassanese dei Francescani.  

[135] Gli affreschi, riferiti dal Fogolari a Guariento, sono stati dal Gerola attribuiti a Battista da Vicenza, con la collaborazione di un altro artista nelle figure degli Apostoli e nelle scene della vita del Santo (FOGOLARI, Affreschi del Guariento cit., pp. 122-124; GEROLA, La pittura a Bassano, pp. 389-390). Sugli affreschi della cappella si vedano anche VERCI, Notizie intorno cit., p. 17; CAVALCASELLE, CROWE, Storia della pittura cit., pp. 197-198; G.D.B., Il nostro cit. ; MOSCHETTI, Battista da Vicenza cit., pp. 172-173; MOSCHETTI, La chiesetta di San Giorgio cit., pp. 30-38; VENTURI, Storia dell’Arte cit., p. 924; DANI, Battista da Vicenza. Dati cit., p. 16 ; DANI, Il pittore Battista da Vicenza cit., p.8; LUCCO, La pittura del Duecento cit., p. 130; COZZI, Vicenza, cit., pp. 135-148; LUCCO, da Vicenza, Battista cit., p. 341; LUCCO, Vicenza cit., pp. 295, 302, n. 45; FLORES D’ARCAIS, Le arti figurative cit., pp. 113-125; RIGON, in Pisanello. I luoghi cit., pp. 162-163; F. FLORES D’ARCAIS, Guariento a Bolzano, in Trecento Pittori gotici a Bolzano, catalogo della mostra di Bolzano, a cura di A. DE MARCHI, T. FRANCO, S. SPADA PINTARELLI, Trento,Temi, 2000, pp. 119-133; ERICANI, Sulla via cit., pp. 8-9.  

[136] FOGOLARI, Affreschi del Guariento cit., p. 122.  

[137] FLORES D’ARCAIS, Guariento cit., p. 127.  

[138]  I brani recuperati e mai segnalati sono numerosi e tutti ora inseriti in un progetto di restauro. L’unico finora restaurato è stato presentato in una piccola mostra tenutasi nella chiesetta dell’Angelo a Bassano del Grappa nei primi mesi del 2005: Madonne, santi cit.  

[139] Per la torre civica cfr. Risalendo la città, a cura di R. Del Sal, Bassano del Grappa, Comune, 2003, pp. 8-10.  

[140]  Se ne vedano alcuni esempi in SANDBERG VAVALA’, La pittura veronese cit., p. 378 (Martino da Verona); M. T. CUPPINI, Pitture murali restaurate, Verona, s. e., 1978, pp. 60-70 (Altichiero); F. PIETROPOLI, in Pisanello. I luoghi cit., p. 98; G.. ERICANI, in Pisanello. I luoghi cit., p. 142; G. ERICANI, in Museo di Castelvecchio. Catalogo generale dei dipinti e delle miniature delle collezioni civiche veronesi. I. Dalla fine del X all’inizio del XVI secolo, a cura di P. Marini, G. Peretti, F. Rossi, Milano, Silvana, 2010, pp. 73-74, 77 (Altichiero).  

[141] RIGONI, in Pinacoteca Civica cit., pp. 117-131.  

[142]  Già staccato nel 1881, il riquadro della sagrestia appartiene al cospicuo numero di pitture già attribuite a Guariento e riferite, a partire dal Gerola al pittore vicentino Battista da Vicenza. Per i riferimenti bibliografici cfr. PASSAMANI, in PASSAMANI, MAGAGNATO, Il Museo Civico cit, pp. 43-44.  

[143] COZZI, Vicenza, in La pittura nel Veneto. Il Quattrocento cit., I, fig. 183; RIGONI, in Pinacoteca Civica cit., pp. 117-131.  

[144] PASSAMANI, in PASSAMANI, MAGAGNATO, Il Museo Civico cit., pp. 46-47.  

[145] COZZI, Vicenza cit., pp. 135-148; RIGONI in Pisanello. I luoghi cit., pp. 176-178.  

[146] SANDBERG VAVALA’, La pittura veronese cit., p. 378; Moench Scherer, Verona cit, pp. 151, 154.  

[147] PIETROPOLI in Pisanello. I luoghi cit., p.70.  

[148]  E. M. GUZZO, Per Giovanni Badile e una rilettura di alcuni fatti della pittura gotico-internazionale a Verona, in La cappella Guantieri in S. Maria della Scala a Verona. Il restauro degli affreschi di Giovanni Badile e dell’Arca, a cura di M. Cova, Verona, Banca Popolare di Verona, 1989, pp. 15-48; S. OSANO, Giovanni Badile collaboratore di Pisanello: riflessioni sul suo itinerario artistico, in La cappella Guantieri cit., pp. 51-82; M. COVA, Una proposta per Giovanni Badile, artista «laterale», in La cappella Guantieri cit., pp. 83-101; S.OSANO, Nuove opere di Giovanni Badile a Verona, in «Verona illustrata», 16 (2003), pp. 13-16; M. COVA, Una proposta per Giovanni Badile, artista “laterale”, in Santa Maria della Scala, a cura di A. Sandrini, Verona, Frati Servi di Maria, 2006, pp. 283-299.  

[149] PIETROPOLI, Pisanello. I luoghi cit., p. 67. 

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