[19] Mari, che riprende a sua volta la nozione di«metafora fresca» da Davidson, analizza in che modo Braudel, il grande storico francese della scuola delle Annales, impieghi largamente metafore geografiche, nel suo saggio La Mediterranée et le Monde méditerranéen à l’epoque de Philippe II, per studiare il tempo della lunga durata, il tempo degli “eterni ritorni”, il tempo quasi immobile delle relazioni tra le società umane e l’ambiente. penisole, istmi, isole, pianure, montagne, oasi, deserti, confini divengono per Braudel parole per dire altro rispetto al diretto significato geografico e servono per indicare agli storici nuove possibilità interpretative, per tratteggiare mirabilmente lo spazio della storia (G. MARI, I vocabolari di Braudel. Lo spazio come verità della storia, Napoli, Luciano, 2001, pp. 25-34; 41-70).  

[20] Le città «vivono di una presa sullo spazio mediante i loro fasci di strade, le loro rotture di carico, i loro adattamenti successivi, le loro evoluzioni lente o improvvise», BRAUDEL, Civiltà e imperi cit., pp. 329-330.  

[21]  «Le Alpi […] dipendono da una geometria dello spazio che associa le une alle altre società ed economie disposte a più piani: casali e villaggi ai limiti alti delle colture; borghi delle valli profonde; centri modesti delle aperture fluviali […]; infine alla periferia, a contatto con le pianure, con i battelli dei laghi e dei fiumi, là dove la circolazione riprende a grande andatura stanno le città pedemontane […], sempre città “mediatrici” tra Sud e Nord e in cui il montanaro trova i prodotti indispensabili alla sua vita quotidiana», BRAUDEL, Civiltà e imperi cit., p. 209.  

[22] La si vede raffigurata nel disegno 10, busta 294 bis, Provveditori alla camera dei Confini, ASV.  

[23]  «I carri venivano sistemati nel cortile, le bestie da tiro riparate sotto il porticato, opportunamente fornito di anelli per legarli e di mangiatoie e gli uomini si sistemavano al meglio nel soppalco», FASOLI, La storia cit., p. 32.  

[24] BRAUDEL, Civiltà e imperi cit., pp. 335-338.  

[25] FASOLI, La storia cit., p. 35.  

[26] Luoghi, culture e globalizzazione, a cura di D. Massey, P. Jess, Torino, UTET, 2001.  

[27]  Come il “sogno” del sindaco Stefano Cimatti di creare a Bassano un campus residenziale in cui possano studiare ed incontrarsi gli studenti universitari di Padova, Venezia e Trento, tutti potenzialmente “vicini” se fosse costruita questa “metropolitana”. Da un’intervista con gli scriventi, 29 settembre 2009. 

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