[1] G. B. VERCI, Lettera di un anonimo al nobil signor Giambatista Verci intorno alla origine di Bassano, Venezia, s. e., 1776, p. 15. Traggo la citazione da D. M. GRANDESSO, Il territorio bassanese e la collezione numismatica del Museo di Bassano, in A. BERNARDELLI, Ritrovamenti monetali di età romana nel Veneto. Provincia IV: Vicenza. Bassano, Padova, Esedra editrice, 1997, p. 7. Su Gian Battista Verci oltre a S. RUMOR, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia, Tipografia Emiliana, 1905-1908, II, p. 309, si veda più oltre in questo volume il contributo di Paolo Preto. Cfr. anche C. MENGOTTI, Breve storia delle scoperte e degli studi, in Nelle campagne della Rosa. Dieci anni di ricerche archeologiche a Rosà, a cura di E. Pettenò, Bassano del Grappa, Editrice Artistica Bassano, 2004, p. 18.  

[2] Una sintetica presentazione di questi scrittori è in GRANDESSO, Il territorio cit., pp. 6-7 e in MENGOTTI, Breve storia cit., pp. 18-20.  

[3]  Come G. GENNARI, Ricerche sopra i confini del territorio di Padova negli antichi tempi, Padova, coi tipi del Seminario, 1839; G. FURLANETTO, Guida di Padova e della sua provincia, Padova, coi tipi del Seminario, 1842, p. 46; A. GLORIA, L’agro patavino dai tempi dei Romani alla pace di Costanza (25 giugno 1183): studj topografici, Venezia, Antonelli, 1881 e, soprattutto, T. Mommsen in CIL, V, p. 198; cfr anche pp. 268, 307.

[4] I. ATTOLINI, Gli studiosi della centuriazione: Plinio Fraccaro, in Misurare la terra: centuriazione e coloni nel mondo romano, Modena, Panini, 1984, pp. 174-176; E. GABBA, Fraccaro, Plinio, in DBI, 49, 1997, pp. 552-556; si vedano inoltre i saggi raccolti negli Atti della Giornata in ricordo di Plinio Fraccaro, «Athenaeum», LXXXIX (2001), pp. 5-119.  

[5]  P. FRACCARO, Intorno ai confi­ni e alla centuriazione degli agri di Patavium e Acelum, in Studi di antichità classica offerti da colleghi e discepoli a Emanuele Ciaceri al termine del suo insegnamento universitario, Genova, Società anonima editrice Dante Alighieri, 1940, pp. 100-123 (P. FRACCARO, Opuscula. Scritti vari di antichità di Plinio Fraccaro raccolti per iniziativa dei discepoli in occasione del suo LXX genetliaco, Pavia, Tipografia del libro, 1957, pp. 71-91); si vedano anche L. BOSIO, Padova in età romana. Organizzazione urbanistica e territorio, in Padova antica. Da comunità paleoveneta a città romano-cristiana, Trieste, Lint, 1981, pp. 238-239; G. ROSADA, La centuriazione di Padova nord (Cittadella-Bassano) come assetto territoriale e sfruttamento delle risorse. Una riflessione dallo studio di Plinio Fraccaro, «Aquileia Nostra», LXXI (2000), coll. 87-88; G. ROSADA, La Carta del Bassanese di Plinio Fraccaro, in Carta archeologica dell’agro centuriato di Padova nord (Cittadella-Bassano), a cura di G. Ericani, M. T. Lachin, Bassano del Grappa, Comune, 2007, pp. 23-24. 

[6]  Nella difficoltà di stabilire con precisione i confini del territorio oggetto di questo studio, che più volte nel tempo hanno subito significativi mutamenti, si è preferito prendere in esame un’area leggermente più vasta, ma in età romana sostanzialmente omogenea, di quella dell’attuale comune di Bassano. Ho perciò considerato anche i dati provenienti da alcuni centri limitrofi, come Cartigliano, Rosà, Cassola, Romano d’Ezzelino, Mussolente. Sulla problematica connessa a ricerche di questo genere di notevole interesse sono le riflessioni di E. PETTENÒ, Per una definizione della ricerca, in Nelle campagne cit., pp. 21-23. 

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