[24] Una dettagliata e accurata esposizione di questo procedimento è in M. T. LACHIN, La centuriazione nel mondo romano, in Carta archeologica cit., pp. 5-8; cfr. anche O. A. W. DILKE, Gli agrimensori di Roma antica, Bologna, Edagricole, 1979, pp. 38-52, 65-77; E. REGOLI, La centuriazione romana, in Misurare la terra cit., pp. 79-80; R. CAMAIORA, Forme della centuriazione, in Misurare la terra cit., pp. 85-98.  

[25] Sono tuttavia note, anche se meno diffuse, cen­turie di 21 actus di lato, pari a poco più di mq 563,109, come nel territorio di Asolo, oppure rettangolari: DILKE, Gli agrimensori cit., pp. 39-40; CAMAIORA, Forme della centuriazione cit., p. 87.  

[26] A. BUONOPANE, Manuale di epigrafia latina, Roma, Carocci, 2009, p. 80; il nome deriva dal fatto che la loro posizione era determinata con l’uso della groma, lo strumento, affine al moderno teodolite, impiegato dagli agrimensori romani. Non considero cippi gromatici numerosi elementi lapidei cilindrici, spesso definiti “termini muti” della centuriazione, presenti in notevole numero sul territorio bassanese, dato che recenti studi hanno dimostrato la loro funzione di contrappesi da torchio: R. ERCOLINO, S. MAZZOCCHIN, La coltura dell’olivo nell’area pedemontana trevigiana e bassanese tra età antica e basso medioevo: un’ipotesi dalle fonti scritte e materiali, «Quaderni di Archeologia del Veneto», XVI (2000), pp. 172-175 (ivi bibliografia precedente). Il problema dell’identificazione di questi manufatti è stato ripreso recentemente da C. MENGOTTI, Ancora un contributo per l’interpretazione dei manufatti lapidei rinvenuti tra il corso del Brenta e del Musòn: limites muti?, «Quaderni di Archeologia del Veneto», XX (2004), pp. 194-198.  

[27] Per la storia degli studi: M.T. LACHIN, La centuriazione di Padova nord (Cittadella-Bassano) nella storia degli studi, in Carta archeologica cit., pp. 9-12.  

[28] Su questo studioso: I. ATTOLINI, La riscoperta della centuriazione: Legnazzi, in Misurare la terra cit., pp. 173-174.  

[29] E.N. LEGNAZZI, Del catasto romano e di alcuni strumenti antichi di geodesia, Verona, Drucker e Tedeschi, 1887, pp. 40-41. 

[30]  I. ATTOLINI, La riscoperta della centuriazione: Kandler, in Misurare la terra cit., pp. 170-171; G. RAMILLI, Gli agri centuriati di Padova e Pola nell’interpretazione di Pietro Kandler, Trieste, Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, 1973.  

[31] LEGNAZZI, Del catasto romano cit., p. 224.  

[32] Ampi rimandi bibliografici in FRACCARO, Intorno ai confini cit., pp. 100-123 (=FRACCARO, Opuscula cit., pp. 71-91).  

[33]  FRACCARO, Intorno ai confini cit., pp. 102-108 (=FRACCARO, Opuscula cit., pp. 73-78); sullo studioso si veda più sopra alla nota 4. Dei numerosi studi dedicati a questa centuriazione si vedano RAMILLI, Gli agri cit.; B. MARCOLONGO, M. MASCELLANI, Immagini da satellite e loro elaborazioni applicate alla individuazione del reticolato romano nella pianura veneta, «Archeologia Veneta», I (1978), pp. 131-146; G. GAMBACURTA, Padova Nord (Cittadella-Bassano), in Misurare la terra: centuriazione e coloni nel mondo romano. Il caso veneto, a cura di L. Bosio, Modena, Panini, 1984, pp. 152-158; G. RAMILLI, L’agro di Cittadella dalla preistoria all’età romana. La centuriazione, Padova, Imprimitur, 1997; ROSADA, La centuriazione cit., coll. 85-122; C. MENGOTTI, Les centuriations du territoire de Patavium, in Atlas historique des cadastres d’Europe, II, a cura di M. Clavel Lévêque, A. Orejas, Luxembourg, Office des pubblications officielles des Communautes européennes, 2002, pp.1A-5B; J. BONETTO et alii, Nuovi dati sulla centuriazione di Padova nord (Cittadella-Bassano), «Quaderni di Archeologia del Veneto», XIX (2003), pp. 140-147; J. BONETTO, Nuovo cippo gromatico iscritto dalla centuriazione di Padova nord, «Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik», 146 (2004), pp. 232-236; MENGOTTI, Il territorio cit., pp. 34-37; LACHIN, La centuriazione cit., pp. 9-12; G. ROSADA, La Carta del Bassanese di Plinio Fraccaro, in Carta archeologica cit., pp. 23-28; R. BRIGAND, A. NINFO, Landscape Archaelogy in the Venetian Plain (Northern Italy), in Identifying Settlement Patterns and Territories, Proceedings of the 35th International Conference on Computer Application and Quantitative Methods in Archaeology (CAA), a cura di A. Posluschny, K. Lambers, I. Herzog, Bonn, Rudolf Habelt GmbH, 2008, pp. 4-7, figg. 1-4, in particolare la fig. 3.  

[34] FRACCARO, Intorno ai confini cit., p. 113 (= FRACCARO, Opuscula cit., p. 82).  

[35]  FRACCARO, Intorno ai confini cit., pp. 108-117 (= FRACCARO, Opuscula cit., p. 78-87); cfr. da ultima LACHIN, La centuriazione cit., p. 9.  

[36]  BONETTO, Nuovo cippo cit., pp. 232-236 (= AE, 2003, 703 = 2004, 612); vi si legge: Iuss(u) tern(i) (limites). // S(inistra) d(ecumanum) XII. // K(itra?) vel U(ltra) k(ardinem) IIII; per la lettura della prima riga si veda più sotto alla nota 46. Si vedano inoltre BONETTO et alii, Nuovi dati cit., pp. 140-142, figg.- 1-2, 4a; già RAMILLI, Gli agri centuriati cit., pp. 18-19 e MARCOLONGO, MASCELLANI, Immagini cit., pp. 131-146, avevano individuato tracce di decumani in questa zona.  

[371]  Come riteneva FRACCARO, Intorno ai confini cit., p.106; cfr. ATTOLINI, Gli studiosi cit., p. 176; LACHIN, La centuriazione cit., p. 9.  

[38] BONETTO et alii, Nuovi dati cit., p. 146; BONETTO, Nuovo cippo cit., p. 236;  

[39] Così già FRACCARO, Intorno ai confini cit., pp. 103-104 (= FRACCARO, Opuscula cit., pp. 74-75).  

[40]  GAMBACURTA, Padova Nord cit., p. 152; ROSADA, La centuriazione cit., col. 88; LACHIN, La centuriazione cit., p. 10; ROSADA, La carta cit., p. 24.  

[41] Si veda più sopra alla nota 12.  

[42] Lo stato della questione è dettagliatamente esposto in LACHIN, La centuriazione cit., pp. 10-12.  

[43]  A. SCHULTEN, Die römische Flurteilung und ihre Reste, «Abhandlungen der königlichen Gesellschaft der Wissenschaften zu Göttingen», n.F., II, 7, (1898), pp. 28-29; FRACCARO, Intorno ai confini cit., p. 120 (= FRACCARO, Opuscula cit., pp. 89); BRIGAND-NINFO, Landscape Archaeology cit., p. 6.  

[44] GAMBACURTA, Padova Nord cit., p. 155, figg. 125-126.  

[45] J. BONETTO, Le vie armentarie tra Patavium e la montagna, Padova, Amministrazione Provinciale, 1997, pp. 101-104.  

[46]  Il ritrovamento è avvenuto nel comune di Grantorto (e non di Fontaniva, come talvolta indicato in bibliografia), nei pressi della chiesa di san Giorgio in Brenta: G. RAMILLI, Recente rinvenimento nell’alveo del Brenta di un cippo gromatico scritto, «Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti», CXXIV (1965-1966), pp. 119-130; GAMBACURTA, Padova Nord cit., p. 157-158; RAMILLI, L’agro cit., pp. 41-42, 76-78; BONETTO, Le vie cit., pp. 101-103, fig. 41; ROSADA, La centuriazione cit., coll.. 96-100; LACHIN, La centuriazione di Padova nord cit., pp. 10-11. Vi si legge Iuss(u) tern(i) (limites). / U(ltra) k(ardinem) VII. // S(inistra) d(ecumanum) VIII; nella prima riga preferisco leggere Iuss(u) tern(i) (limites), come proposto da S. MAZZARINO, L’iscrizione del Teutonenstein è un’”incompiuta”? Il cippo gallico di Briona. Alcune iscrizioni di ambito patavino, «Quaderni Catanesi di Studi Classici e Medievali», I (1979), pp. 597-598, lettura che oggi è preferita anche dal primo editore (RAMILLI, L’agro cit.,, pp. 41-42, 76-78) ed è stata accolta anche da BONETTO et alii, Nuovi dati cit., pp. 141-142; BONETTO, Nuovo cippo cit., pp. 233-234, perchè ricorda la suddivisione interna in quattro settori mediante tre limites, propria di questa centuriazione (si veda FRACCARO, Intorno ai confini cit., pp. 108-113 = FRACCARO, Opuscula cit., pp. 78-83); contra, da ultimo e con solide argomentazioni: ROSADA, La centuriazione cit., pp. 99-101, che accoglie l’altra possibile lettura Iuss(u) ter(minus) n(ovatus), che alluderebbe a un nuovo intervento di collocazione dei cippi nell’ambito di una ulteriore definizione della centuriazione.  

[47] BONETTO et alii, Nuovi dati cit., p. 146.  

[48] Sintesi delle varie posizioni in LACHIN, La centuriazione cit., p. 11.  

[49] BOSIO, Padova cit., p. 244; BRIGAND-NINFO, Landscape Archaeology cit., p. 6.  

[50] R. CHEVALLIER, La romanisation de la Celique du Pô, École française de Rome, 1983, p. 73.  

[51]  RAMILLI, L’agro cit., pp. 41-42, 76-78.  

[52] Traggo tutte queste notizie da MENGOTTI, Il territorio cit., pp. 36-37 e fig. 4.  

[53]  BONETTO et alii, Nuovi dati cit., pp. 142-144, figg. 3, 4 b; LACHIN, Carta archeologica cit., p. 58, n. 023; per i cosiddetti “termini muti” della centuriazione, si veda più sopra alla nota 26. 

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