[93] CIL, V, 2090, 2101, 2103, 2106, 2107.
[94] Si veda più sopra alla nota 66.
[95] BUCHI, Tarvisium cit., pp. 250-251.
[96] Cfr. BRUNO, Produzione cit., p.141.
[97] E. PETTENÒ, Una Vittoria alata da Fellette di Romano, «Quaderni di Archeologia del Veneto», XVI (2000), pp. 97-100; MENGOTTI, Il territorio cit., p. 38, fig. 4; LACHIN, Carta archeologica cit., p. 72, n. 049.
[98] LACHIN, Carta archeologica cit., p. 50, n. 008.
[99] G. GEROLA, Ritrovamenti archeologici nel territorio di Bassano, «Bollettino del Museo Civico di Bassano», III (1906), p. 47, n. 7, fig. 2; IV (1907), pp. 1-2, n. 10, figg. 4-5.
[100] M.S. BASSIGNANO, La religione: divinità, culti, sacerdozi, in Il Veneto cit., pp. 338-339, 348.
[101] Si veda più sotto alla nota 109.
[102] M. VERZÁR BASS, A proposito dell’allevamento nell’Alto Adriatico, «Antichità Altoadriatiche», XXIX (1987), pp. 260-261.
[103] Utili, ma non determinanti sono i dati forniti dalle analisi condotte su alcuni campioni di polline provenienti dagli scavi archeologici di San Pietro di Rosà: A. MIOLA, S. FAVARETTO, Analisi palinologiche, in Nelle campagne cit., pp. 128-129,
[104] E. BUCHI, Le strutture economiche del territorio, in Storia di Vicenza, I, Il territorio, la preistoria, l’età romana, a cura di A. Broglio, L. Cracco Ruggini, Vicenza, N. Pozza, 1987, pp. 146-151; SARTORI, Padova cit., pp. 164-171.
[105] Sono i già ricordati “termini muti” della centuriazione sui quali si veda più sopra alla nota 26.
[106] ERCOLINO, MAZZOCCHIN, La coltura cit., pp. 172-183.
[107] PLINIO, Storia naturale, XVII, 199-201.
[108] Utilissimi dati provengono dall’analisi dei reperti faunistici rinvenuti nello scavo di Brega di Rosà: F. ALHAIQUE, E. CERILLI, Analisi osteologiche, in Nelle campagne cit., pp. 124-127.
[109] Su tutta questa complessa problematica, con particolare attenzione all’agro di Padova, si veda l’approfondita analisi di BONETTO, Le vie cit. pp. 136-161.
[110] SARTORI, Padova cit., pp. 129-131, 169-171; BONETTO, Le vie cit., pp. 124-136. Non abbiamo per ora prove dirette di lavorazione artigianale o industriale della lana nell’area bassanese: i rinvenimenti sporadici di pesi da telaio sono infatti riconducibili a impianti domestici, mentre il grande numero di pesi rinvenuto a San Giorgio di Angarano va ricollegato a uno scarto di fornace (si veda più sopra alle note 79-80).
[111] Come documentano i dati pubblicati in MIOLA, FAVARETTO, Analisi cit., pp. 128-129.
[112] BRUNO, Produzione cit., pp. 138-141.
[113] BRUNO, Produzione, cit., pp. 138-139.
[114] Si veda sopra alla nota 86.
[115] Oltre a MAZZOCCHIN, I reperti cit., pp. 99-112, 159-160; si veda S. MAZZOCCHIN, Territorio a nord di Padova, in CIPRIANO, MAZZOCCHIN, Produzione cit., pp. 665-667, con una completa tabella alla p. 664.
[116] MAZZOCCHIN, Territorio cit., pp. 666-667.
[117] Uno studio accurato, anche se limitato agli scavi di San Pietro di Rosà, è in MAZZOCCHIN, I reperti cit., 99-112, 159-160.
[118] Si veda più sopra alla nota 71.
[119] Tracce di latte lavorato, se non di formaggio, sono state individuate in un recipiente rinvenuto nello scavo di san Pietro di Rosà: MAZZOCCHIN, I reperti cit., p. 159.
[120] Si veda più sopra alla nota 116.