[29] L. GONZATI, Pace tra Padovani e Vicentini, stipulata a Fontaniva il 28 marzo 1147. Documento inedito, Vicenza, Tip. Paroni, 1867; GLORIA, Codice diplomatico cit., II/2, doc. 1541, p. 513.  

[30] OTTONIS FRISINGENSIS Chronicon, a cura di R. Wilmans (MGH, SS 20), Hannover, Hahn, 1868, p. 263.  

[31]  A. CASTAGNETTI, Vicenza nell’età del particolarismo: da comitato a comune (888-1183), in Storia di Vicenza, II, L’età medievale, a cura di C. Cracco, Vicenza, N. Pozza, 1988, p. 52.  

[32]  G. RÖSCH, Venezia e l’impero 962-1250. I rapporti politici, commerciali e di traffico nel periodo imperiale germanico, Roma, Il Veltro, 1985, pp. 172-173; S. BORTOLAMI, Il Brenta medievale nella pianura veneta. Note per una storia politico-territoriale, in Il Brenta, a cura di A. Bondesan et alii, Sommacampagna, Cierre, 2003, p. 225.  

[33] GLORIA, Codice diplomatico cit., II/1, doc. 409, p. 306.  

[34] GLORIA, Codice diplomatico cit., II/1, doc. 440, p. 326.  

[35] OTTONIS FRISINGENSIS Chronicon cit., p. 264.  

[36] GONZATI, Pace tra Padovani e Vicentini cit.; GLORIA, Codice diplomatico cit., II/2, doc. 1541, p. 513.  

[37] ASV, Archivio Labia, b. 9, pergamena alla data.  

[38]  G. PETOELLO, Il castello nel XIII secolo, in Ezzelini: signori della Marca nel cuore dell’Impero di Federico II, a cura di C. Bertelli e G. Marcadella, Milano, Skira, 2001, pp. 115-117; e cfr. ora il saggio del medesimo autore, in questo volume.  

[39] A. A. SETTIA, Castelli e villaggi nell’Italia padana. Popolamento, potere e sicurezza fra IX e XIII secolo, Napoli, Liguori, 1984, pp. 443-447.  

[40]  Statuti del comune di Bassano dell’anno 1259 e dell’anno 1295, a cura di G. Fasoli, Venezia, R. Deputazione di storia patria per le Venezie, 1940, pp. 72-73.  

[41] SETTIA, Castelli e villaggi cit., pp. 449-450.  

[42]  «Le vicende commerciali della Valsugana» scrive Gian Maria Varanini in un recente studio «costituiscono una crux storiografica di rilievo». Scarsissime sono le notizie per il periodo di dominazione del vescovo di Feltre, che controllava il Covolo, sia per il periodo successivo alla conquista tirolese nel Quattrocento (G. M. VARANINI, L’economia. Aspetti e problemi (XIII-XV secolo), in Storia del Trentino, III, L’età medievale, a cura di A. Castagnetti, G.M. Varanini, Bologna, Il mulino, 2000, p. 497).  

[43] Documenti antichi trascritti da Francesco Pellegrini, III, Dal 1329 al 1379, Belluno, Comune, 1993, doc. 300, p. 212.  

[44]  G. SANDRI, I Bevilacqua e il commercio del legname tra la Val di Fiemme e Verona nel sec. XIV, «Archivio veneto», s. V, 26 (1940), p. 170-171.  

[45] Documenti antichi trascritti da Francesco Pellegrini, IV, Dal 1380 al 1407, Belluno, Comune, 1993, doc. 626, pp. 394-395.  

[46]  La valle di Primiero nel medioevo. Gli statuti del 1367 e altri documenti inediti, a cura di U. Pistoia, Venezia, Deputazione di storia patria per le Venezie, 1992, doc. 1, pp. 158-159.  

[47]  G. B. VERCI, Storia della Marca Trivigiana e Veronese, Venezia, Storti, 1786-1791, t. 2, doc. CCLXV, p. 468; Il “Regestum possessionum comunis Vicencie” del 1262, a cura di N. Carlotto e G. M. Varanini, Roma, Viella, 2006, p. 245.  

[48] G. CHERUBINI, Santiago di Compostella. Il pellegrinaggio medievale, Siena, Protagon editori toscani, 2000, pp. 76-77.  

[49]  R. STOPANI, Il “camino” italiano per Santiago de Compostela. Le fonti itinerarie di età medievale, Firenze, Le lettere, 2001, pp. 9-11.  

[50] SCARMONCIN, Comune e debito pubblico cit., doc. 63, pp. 116-117.  

[51]  Annales Stadenses. Auctore Alberto, a cura di J. M. Lappenberg, in Annales aevi Suevici, a cura di G. H. Pertz, (MGH, Scriptores 16), Stoccarda 1859, pp. 338-339.  

[52] S. GASPARRI, Dagli Orseolo al Comune, in Storia di Venezia. Dalle origini alla caduta della Serenissima, I, Origini-Età ducale, a cura di L. Cracco Ruggini, M. Pavan, G. Cracco, G. Ortalli, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1992, p. 813-814; G. RÖSCH, Mercatura e moneta, in Storia di Venezia cit., pp. 565-566.  

[53] Documenti del commercio veneziano nei secoli XI-XIII, a cura di R. Morozzo della Rocca e A. Lombardo, II, Torino, Editrice libraria italiana, 1940, doc. 544, pp. 86-89.  

[54] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, p. 61.  

[55] FASOLI, Dalla preistoria cit., p. 16.  

[56] FASOLI, Dalla preistoria cit., p. 65.  

[57]  Nella terminologia medievale francese gli abitanti della regione di Bordeaux sono indicati con l’appellativo di Bordelois o Bordellois, mentre la città è indicata dalle varie fonti come Bordiaus, Bourdiaus o Bordeaus: E. LANGLOIS, Table des noms propres de toute nature compris dans les chansons de geste, Parigi, Bouillon, 1904 (rist. New York 1971), p. 105.  

[58] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, p. 63.  

[59] FASOLI, Dalla preistoria cit., p. 16.  

[60]
 VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, pp. 62-67.  

[61]  O. PICKL, Economia e società nelle regioni alpine orientali della Carinzia e della Stiria fino alla metà del XIX secolo, in Le Alpi per l’Europa. Una proposta politica. Economia, territorio e società. Istituzioni, politica e società, a cura di E. Martinengo, Milano, Jaca Book, 1988, pp. 79-80. 

[62] R. HÄRTEL, Il Friuli come ponte tra Nord e Sud, in Comunicazione e mobilità nel Medioevo. Incontri fra il Sud e il Centro dell’Europa (secoli XI-XIV). Kommunikation und Mobilität im Mittelalter. Begegnungen zwischen dem Süden und der Mitte Europas (11.-14.jh.) a cura di S. de Rachewiltz, J. Riedmann, Bologna, Il mulino, 1997, pp. 511-513.  

[63]  J. RIEDMANN, Mito e realtà cimbre, in Storia dell’Altipiano cit., pp. 243-257; BORTOLAMI, L’Altopiano nei secoli XI-XIII cit., pp. 288-291.  

[64]  J. RIEDMANN, La Valsugana nei secoli X – XIV, in Federico IV d’Asburgo e la contea vescovile di Feltre – Friedrich IV von Habsburg und die bischöfliche Grafschaft von Feltre, a cura di G. Granello, Feltre, Comune, 2001, p. 39.  

[65] CASTAGNETTI, Dalla caduta dell’impero romano cit., pp. 26, 58-59.  

[66] Die Urkunden Konrad I. Heinrich I. und Otto I., doc. 378, p. 518.  

[67]  BORTOLAMI, L’ Altopiano nei secoli XI-XIII cit., p. 267; E. Curzel, Chiese trentine. Ricerche storiche su territori, persone e istituzioni, Sommacampagna, Cierre, 2005, p. 95.  

[68] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. LIII, p. 102.  

[69]  Il testamento, datato dal Verci al 1190 circa (VERCI, Codice diplomatico cit., doc. LIII, p. 101), va invece attribuito agli anni precedenti il 1184, data di morte di Gerardo, come correttamente osservato da Giampaolo Cagnin (G. CAGNIN, Pellegrini e vie del pellegrinaggio a Treviso nel medioevo (secoli XII-XV), Sommacampagna, Cierre, 2000, pp. 61-62 e 98; G. CAGNIN, «Io sì vado a Roma; aretornerò s’el plaserà a Cristo». Pellegrini e vie del pellegrinaggio a Treviso nel Medioevo, in I percorsi della fede e l’esperienza della carità nel Veneto medioevale, atti del convegno, Monselice 28 maggio 2000, a cura di A. Rigon, Padova, Il poligrafo, 2002; pp. 186-187).  

[70] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. LIII, p. 102.  

[71] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. LXVII, p. 136.  

[72]  G. CHERUBINI, Una nota sui tempi di viaggio dei pellegrini, in Studi in onore di Giosuè Musca, a cura di C.D. Fonseca e V. Sivo, Bari, Dedalo, 2000, pp. 105-115, ora in G. CHERUBINI, Pellegrini, pellegrinaggi, giubileo nel medioevo, Seconda edizione accresciuta, Napoli, Liguori, 2005, pp. 49-59; G. CASTELNUOVO, Tempi, distanze e percorsi in montagna nel basso medioevo, in Spazi, tempi, misure e percorsi nell’Europa del Basso medioevo, Atti del XXXII Convegno storico internazionale, Todi 8-11 ottobre 1995, Spoleto, Centro italiano di studi sull’alto Medioevo, 1996, pp. 227-228.  

[73] B. DINI, Tempi e circolazione delle merci, in Spazi, tempi, misure cit., pp. 327-329.  

[74] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, pp. 62-63.  

[75] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, pp. 64 e 66-67.  

[76]  G.M. VARANINI, La popolazione di Verona, Vicenza e Padova nel Duecento e Trecento: Fonti e problemi, in Demografia e società nell’Italia medievale. Secoli IX-XIV, a cura di R. Comba e I. Naso, Cuneo, Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della Provincia di Cuneo, 1994, pp. 172-173.  

[77] ASV, Collegio, secreti, reg. 1 (1356-1363), c. 105r.  

[78]  VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XV, pp. 26-27. Sebbene il documento originale del 1127 parli di un ponte in modo generico, successive aggiunte del XIV secolo menzionano più chiaramente il pons Plovie costruito «super flumen Brente iuxta Valvixonem» (Regesto mantovano cit., doc. 199, pp. 141-142). Ancora nel XV secolo la documentazione d’archivio ricordava questo ponte esistente alla confluenza del torrente Vallisone nel Brenta (F. SIGNORI, Storia di Solagna e del suo territorio. Le origini, Solagna, Comitato promotore della storia di Solagna, 1995, p. 11) . 

[79] Regesto mantovano cit., doc. 300, p. 206.  

[80] SIGNORI, Storia di Solagna cit., p. 18.  

[81]  Ad esempio nel 1227 è nominata la «ecclesia Sancti Donati de Angarano, sita in capite pontis de Baxano» (F.S.DONDI DELL’OROLOGIO, Dissertazione settima sopra l’istoria ecclesiastica padovana, Padova, Tipografia del Seminario, 1813, doc. XLIX, p. 57; VERCI, Codice diplomatico cit., docc. CX, pp. 215-216, CXI, pp. 216-217).  

[82] GERARDI MAURISII Cronica dominorum Ecelini et Alberici fratrum de Romano [aa. 1183-1237], a cura di G. Soranzo, RIS2 VIII/IV, Città di Castello, Lapi, 1914, p. 13.  

[83]  La potenza devastatrice del Brenta in quegli anni è testimoniata dalla piena verificatasi attorno al 1175, che distrusse il villaggio di Strà, ad est di Padova, al punto che questo fu abbandonato per diversi anni (BORTOLAMI, Il Brenta medievale cit., p. 222).  

[84] FASOLI, La storia cit., p. 10.  

[85] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, p. 65.  

[86] ASV, Archivio Labia, b. 9, pergamena in data 8 marzo 1260.  

[87]  Dall’inventario delle proprietà del comune di Vicenza già dei da Romano situate a Solagna apprendiamo l’esistenza, nel 1262, di una hora de Navibus e di un gruppo familiare detto de Navibus; gli stessi da Romano risultavano infine detentori del «navilium de navibus Solagne» (Il Regestum possessionum cit., pp. 245 e 249).  

[88]  GONZATI, Pace tra Padovani e Vicentini cit.; GLORIA, Codice diplomatico cit., II/2, doc. 1541, p. 513; BORTOLAMI, Il Brenta medievale cit., p. 211-213.  

[89] S. BORTOLAMI, Un mondo in costruzione: l’Altopiano nei secoli XI-XII, in L’altopiano dei Sette Comuni, a cura di P. Rigoni e M. Varotto, Sommacampagna, Cierre, 2009, pp. 148-149.  

[90] Il 28 agosto 1209 Rodolfino del fu Wagnerio vendette per 40 lire di denari veronesi ai fratelli Straceta e Giacomino il diritto livellario su metà di un appezzamento con canipa sito all’interno del castello di Bassano (ACapT, perg. 316).  

[91] FASOLI, Dalla preistoria cit., p. 10; FASOLI, La storia cit., p. 10.  

[92] ACapT, pergg. 122 e 253.  

[93] ACapT, perg. 95.  

[94] ACapT, perg. 242.  

[95] SCARMONCIN, Comune e debito pubblico cit., doc. 117, p. 153.  

[96] G. FASOLI, Un comune veneto del Duecento: Bassano, «Archivio Veneto», s. IV, XV (1934), pp. 4-5.  

[97] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, p. 65.  

[98]  Per completezza va rilevata altresì la presenza di tale Guttaclinus iudex fra i testimoni di una sentenza emessa il 16 marzo 1187 «in Basiano in curia domini Ecilini» dal giudice Enrico, operante «ex mandato domini Ecilini» (ACapT, perg. 442 e POLIZZI, Ezzelino da Romano cit., doc. VIII, p. 190-191).  

[99]  VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, p. 65.  

[100] VERCI, Codice diplomatico cit., doc. LII, p. 99.  

[101] ACapT, perg. 165.  

[102]  Codex Wangianus. I cartulari della Chiesa trentina (secoli XIII-XIV), a cura di E. Curzel e G.M. Varanini, II, Bologna 2007, docc. 23 e 71, pp. 569 e 896.  

[103] Codex Wangianus cit., docc. 66 e 155, pp. 667 e 862.  

[104] Codex Wangianus cit., doc. 67*, p. 1244.  

[105] ACapT, perg. 162.  

[106]  Come si evince da atti successivi, ed in particolare da uno del 1209, con cui i coniugi Megenzone e Berta consolidavano i propri debiti davanti a Martino, figlio del defunto prestatore, un primo debito di 6 lire con Manfredino fu contratto prima del 1192. Successivamente erano state ottenute altre due chartule fino al 1197 (ACapT, perg. 222), e un’altra in epoca successiva per un totale di cinque prestiti a favore di una sola famiglia bassanese (ACapT, perg. 317).  

[107]  ASPd, Diplomatico, b. IV, perg. 10364; GLORIA, Compendio delle lezioni, doc. 63, pp. 659-660; SCARMONCIN, Comune e debito pubblico cit., Appendice, doc. I, p. 267  

[108] ACapT, perg. 241, acquisto di un livello a Margnano e Ibid., perg. 242, restituzione e successiva nuova cessione del livello di ben cinque mulini sul Brenta. E’ forse possibile individuare il maggiore dei due fratelli in Straza de Margnano, presente al giuramento del 1175 (VERCI, Codice diplomatico cit., doc. XL, p. 63).  

[109] POLIZZI, Ezzelino da Romano cit., p. 174.  

[110] ACapT, perg. 250.  

[111]  A. RICCI, La città dell’Emilia occidentale (secoli XI-XII), in 1106. Il Concilio di Guastalla e il mondo di Pasquale II, Atti del convegno “Guastalla, la Chiesa e l’Europa”, Guastalla, 26 maggio 2006, a cura di G. M. Cantarella e D. Romagnoli, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2007, p. 72.  

[112] ACapT, perg. 225/I del 1163 e ASV, Archivio Labia, b. 9, pergamena del 1172 relative a terreni di Romano, perg. 111 del 1183 riguardante una proprietà a Bassano, pergamena 225/II del 1197 ancora su un terreno di Romano; ASV, Archivio Labia, b. 9, pergamena del 1197 riguardante un livello a Margnano.  

[113]  ASV, Archivio Labia, b. 9, pergamene del 1154 e del 1169 e ACapT, perg. 45 del 1167 riguardanti terreni a Bassano e Margnano; ACapT, perg. 253 del 1168 e perg. 122 del 1187 riguardanti terreni a Borso del Grappa; ACapT, perg. 95 del 1179 su terreni a Fonte.  

[114]  F. PIGOZZO, Origini e prima diffusione del denaro crociato veronese (secc. XII-XIII), «Quaderni ticinesi di numismatica e antichità classiche», XXXVIII (2009), p. 316. 

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