[53] Notizie su questi impianti religiosi che concorrevano a saldare la fascia periurbana si ricevono da G. MANTESE, Bassano nella storia. La religiosità, Bassano del Grappa, Parrocchia di S. Maria in Colle, 1980, pp. 157-179; BRENTARI, Storia di Bassano cit., p. 761; F. SIGNORI, Origine e vicende del monastero benedettino di San Fortunato di Bassano, Bassano, Comitato di quartiere di San Fortunato di Bassano, 2000. Per il periodo, salvo errori, può ancora servire PETOELLO, RIGON, Sviluppo urbanistico cit., pp. 422-424. L’operato di Miazzi e Gaidon è configurato, per quanto interessa, da M. T. PAVAN, Profilo di architetti bassanesi del secolo XVIII: G. Miazzi e A. Gaidon, «Bollettino CISA A. Palladio», IV (1962), pp. 239-252; C. SEMENZATO, Giovanni Miazzi e Antonio Gaidon: profilo critico, «Bollettino CISA A. Palladio», IV (1962), pp. 253-261. E’ però di buona scorta - per l’attività dei progettisti, per alcune interpretazioni e per la documentazione - B. TESSAROLO, Per una storia urbanistica di Bassano: gli interventi pubblici nella seconda metà del Settecento, tesi di laurea, Università di Padova, Facoltà di Lettere e Filosofia, rel. L. Puppi, a.a. 1980-1981. Si veda anche Ericani nel volume II.  

[54]  La possibile correlazione dei tre interventi urbanistici, i lavori di adattamento della piazza e della chiesa di San Giovanni, il rifacimento delle strade sono analizzati da TESSAROLO, Per una storia urbanistica cit., pp. 2-3, 77-98, 132-141, 161-174. L’accomodamento delle facciate, con sgravi fiscali, delle case Serraglia e Baseggio risulta da ACB, 4. Atti del Consiglio, vol. 46, 1772 aprile 7 e vol. 47, 1780 gennaio 3. Di particolare riferimento, per l’attività del Gaidon, è A. BROTTO [PASTEGA], Antonio Gaidon 1738-1829, tesi di laurea, Istituto universitario di architettura di Venezia, rel. G. Romanelli, a.a. 1981-1982: l’autore, alle pp. 158-162, 180, data al 1776 e non al 1769 - come più di frequente si incontra - la partecipazione del Gaidon ai lavori sulla piazza, compresa la costruzione del cosiddetto palazzetto Bonfadini. Cfr., di sintesi, anche A. BROTTO PASTEGA, Antonio Gaidon, «L’illustre bassanese», 4 (1990).  

[55] Per la sistemazione della piazza di San Francesco si rinvia a TESSAROLO, Per una storia urbanistica cit., pp. 141-152. La fossa di accumulo dell’acqua compare in Statuti 1389 cit., c. [20r]. Per il complesso di San Francesco, di avvio, F. SIGNORI, Sulle origini della chiesa di San Francesco, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 26-29 (2003), pp. 9-44.  

[56] Sulla realizzazione del Viale delle Fosse cfr. TESSAROLO, Per una storia urbanistica cit., pp. 179-185. Il precedente per la progettazione del Gaidon, rappresentato dal boulevard del Petitot a Parma, è indicato da BROTTO [PASTEGA], Antonio Gaidon cit., pp. 194-200. Per la loggia delle Grazie e soprattutto per la riva adiacente e confinante col nostro Viale, rimando a una scheda da me redatta in L’archivio di pietra cit., pp. 191-193.  

[57] Di obbligato riferimento per il periodo napoleonico è la ben elaborata ricerca di D. GERONAZZO, Bassano e il suo cantone in età napoleonica, tesi di laurea, Università di Venezia, Facoltà di Lettere e Filosofia, rel. M. Berengo, a.a. 1993-1994. 

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