[1] Segnalo almeno, di esemplare inquadramento, K. OCCHI, Boschi e mercanti: traffici di legname fra la contea di Tirolo e la Repubblica di Venezia (secoli XVI-XVII), Bologna, Il mulino, 2006, pp. 20-36, 59-77, 92. Per il bacino del Cismon, confluente nel Brenta, si rinvia a G. BETTEGA, U. PISTOIA, Un fiume di legno. La fluitazione del legname dal Vanoi e Primiero a Venezia, Tonadico, Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino, 1994, pp. 25-39; B. SIMONATO ZASIO, Taglie bore doppie trequarti. Il commercio del legname dalla valle di Primiero a Fonzaso tra Seicento e Settecento, Fonzaso, Comune; Tonadico, Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino, 2000, pp. 99 e nota 28, 112-115. La lavorazione e il trasporto via fiume del legname sono stati tematizzati in modo originale da Franco Signori, nella serie di ricerche dedicate negli ultimi decenni ai paesi rivieraschi del Canale del Brenta, da Campese a Valstagna (e Foza), da Pove al confine di Cismon e Primolano.  

[2] Per le previsioni statutarie del XIII secolo, il tavolame bassanese sul mercato veneziano, il diritto di ripatico di Ezzelino III, si rinvia nell’ordine a: Statuti del comune di Bassano dell’anno 1259 e dell’anno 1295, a cura di G. Fasoli, Venezia, R. Deputazione di storia patria per le Venezie, 1940, pp. 84, 417, 392; I capitolari delle Arti Veneziane sottoposte alla Giustizia e poi alla Giustizia Vecchia, dalle origini al MCCCXXX, vol. II, parte I, a cura di G. Monticolo, Roma, Istituto Storico Italiano, 1905, pp. 6-7; Il “Regestum possessionum comunis Vincencie” del 1262, a cura di N. Carlotto, G. M. Varanini, Roma, Viella, 2006, p.183. Buone indicazioni per il Trecento vengono da G. M. VARANINI, L’economia. Aspetti e problemi (XIII - XV secolo), in Storia del Trentino, III, L’età medievale, a cura di A. Castagnetti, G. M. Varanini, Bologna, Il mulino, 2004, pp. 488-497 e, in questo volume, da F. SCARMONCIN, G. M. VARANINI, pp.132-171. Per la muda del Piave si rinvia a G. B. VERCI, Storia degli Eccelini, Bassano, nella stamperia Remondini, 1779, III (= Codice diplomatico ecceliniano), doc. LXXXVIII; B. SIMONATO, C. ZOLDAN, La muda del Piave a Busche, in La via del fiume dalle Dolomiti a Venezia, a cura di G. Caniato, Sommacampagna, Cierre, 1993, pp. 287-288. La concessione a Padova del 1260 è pubblicata da VERCI, Codice diplomatico cit., doc. CCLII.  

[3] Per il dazio sul mercato bassanese, gli accordi tra Padova e Venezia, la muda di Solagna cfr. Statuti del comune di Bassano cit., p. 323; G. B. VERCI, Storia della Marca Trivigiana e Veronese, Venezia, Storti, 1786-1791, t. 5, doc. DXLV, t. 10, doc. MCLXII; ASPd, Archivi giudiziari civili, Ufficio del Sigillo, 21, cc. non numerate, 1389 gennaio 10. Sul rapporto topico fra Busche e il territorio di Cesana vedi SIMONATO, ZOLDAN, La muda del Piave cit., p. 287. L’interesse padovano per il legname bassanese risulta da ACB, 5. Pergamene I, n. 580, 1310 marzo 5. L’annotazione negli statuti agrari del 1356 è pubblicata da P. TESSAROLO, Aspetti del paesaggio agrario bassanese nel tardo medioevo (con edizione di due Inventari di decime del 1302 e 1347 e delle “Provissiones Vignalis” del 1356), tesi di laurea, Università di Padova, Facoltà di Lettere e Filosofia, rel. G. Cracco, a. a. 1985/86, p. 467 (rubrica 95).  

[4] Le ammende comunali nel 1389 si ricavano da ACB, 12. Statuti e privilegi, vol. 3, Codex membranaceus statutorum Bassani 1389, c.[69r]. Per Marco Iusto: ASPd, Archivi giudiziari civili, Ufficio del Sigillo, 22, cc. non numerate; Cronaca bellunese (1383-1412) del canonico Clemente Miari tradotta e ora primieramente pubblicata per cura del co. Damiano Miari, Belluno, F. Cavessago, 1873 (rist. anast. Belluno, 2006), pp. 131-132 e nota 1, 145, 157-158, 160,163; G. PILONI, Historia della città di Belluno, Venezia, G. A. Rampazetto, 1607 (rist. anast. Bologna, A. Forni, 2002), pp. 199, 210. Per Paolo Mussolino e per l’ostacolo del Ponte Nuovo, nell’ordine: I libri commemoriali della Republica di Venezia. Regesti, t. III, a cura di R. Predelli, Venezia, R. Deputazione di storia patria per le Venezia, 1883, pp. 214-215 , n. 377; ASB, Notai di Bassano, 8C/5, c. 41v; G. FASOLO, Il ponte visconteo di Bassano, Vicenza, G. Raschi, 1926, pp. 21-22, 29-31. La questione bellunese è registrata in ASV, Senato, Deliberazioni, Misti, reg. 46, cc. 80v-81r; Cronaca bellunese cit., pp. 100-101.  

[5] Per il contrabbando, l’imposta applicata al restauro del Ponte Vecchio, il salvacondotto cfr., nell’ordine, ASV, Senato, Misti, reg. 47, c. 49v, reg. 54, c. 31v, reg. 52, c. 190v. Sul traffico fluviale, in generale, G. CANIATO, Commerci e navigazione lungo il Brenta, in Il Brenta, a cura di A. Bondesan et alii, Sommacampagna, Cierre, 2003, in particolare pp. 264-268. 

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