[52] F. SIGNORI, L’economia di Bassano dalle origini ad oggi, in Storia di Bassano cit., pp. 191-270, alle pp. 193-194.  

[53]  A. BELLAVITIS, “Quasi-città” e terre murate in area veneta tra XV e XVIII secolo: un bilancio, in L’ambizione di essere città. Piccoli, grandi centri nell’Italia rinascimentale, a cura di E. Svalduz, Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, 2004, pp. 97-119, p. 101 e 104. Per un più ampio quadro su tutto il Trevigiano si veda G. GALLETTI, Bocche e biade. Popolazione e famiglie nelle campagne trevigiane dei secoli XV e XVI, Treviso, Canova, 1994, pp. 55-57.  

[54]  R. SCURO, Aspetti dell’amministrazione bassanese nel primo Quattrocento, in L’eredità culturale cit., pp. 611-632, alle pp. 618-619.  

[55]  Per un primo quadro generale sulla materia R. COMBA, Emigrare nel Medioevo. Aspetti economico-sociali della mobilità geografica nei secoli XI-XVI, in Strutture familiari, epidemie, migrazioni nell’Italia medievale, a cura di R. Comba, G. Piccinni, G. Pinto, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1984, pp. 45-74.  

[56] SCURO, Aspetti dell’amministrazione cit., p. 621.  

[57] ACB, 4. Atti del Consiglio, vol. 2, s.d. (16 agosto 1408 e 15 dicembre 1442)  

[58]  ACB, 4. Atti del Consiglio, vol. 2, s.d. (6 settembre 1423, 23 giugno 1426, 1 settembre 1426, 7 novembre 1441 e 1 maggio 1443).  

[59]  M. FENNELL MAZZAOUI, Artisan migration and technology in the Italian textile industry in the late Middle Ages (1100-1500), in Strutture familiari cit., pp. 519-534.  

[60] Per essi si rimanda alle elezioni delle cariche minori al momento del rinnovo agostano del Consiglio a partire dagli anni a cavallo col Cinquecento, come in ACB, 4. Atti del Consiglio, vol. 8, s.d. (2 agosto 1500 o 1 agosto 1502).  

[61] In tal senso è significativa una votazione in Consiglio del 3 febbraio 1480, quando un gruppo di famiglie di coloni cercò nello stesso giorno di ottenere le esenzioni fiscali per il trasferimento. Il tentativo venne respinto, non sappiamo bene per quali motivi, ma il dato rilevante è come i Botton, i Caffeti, i Maggio, i dalla Porta ed i Novello fossero impegnati, seppure non ufficialmente ed in seconda linea, verso politiche di sottrazione fiscale rurale dalle quali nei fatti – agevolando il colono nella gestione delle rendite – avrebbero a loro volta tratto guadagni personali e facilitato la conduzione delle loro proprietà. ACB, 4. Atti del Consiglio, vol. 5, s.d.  

[62] PH. BRAUNSTEIN, Appunti per la storia di una minoranza: la popolazione tedesca di Venezia nel Medioevo, in Strutture familiari cit., pp. 511-517. Recentemente un ampio e documentato studio sulla presenza dei tedeschi nell’Italia tardomedievale è stato portato avanti da U. ISRAEL, Fremde aus dem Norden. Transalpine Zuwanderer im spätmittelalterlichen Italien, Tübingen, Niemeyer, 2005, in particolare si veda il caso di Treviso, pp. 138-205.  

[63] S. LUZZI, Stranieri in città. Presenza tedesca e società urbana a Trento (secoli XV-XVIII), Bologna, Il mulino, 2003, pp. 26-34 e 229-236.  

[64]  Alcuni esempi in ASB, Notai di Bassano, b. 8a, reg. 1, cc. 19v-20v (31 luglio 1434), b. 6, reg. allegati 7, c. 32r (6 novembre 1440), b. 588, reg. 1454, s.d. (11 gennaio 1454).  

[65] COMBA, Emigrare cit., p. 60. 

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