[14] La frase è riportata dal fratello Gerolamo in una lettera del 18 febbraio 1524, indirizzata al padre, che gli chiedeva informazioni circa le idee religiose di Francesco: G. ZONTA, Francesco Negri l’eretico e la sua tragedia “Il libero arbitrio”, «Giornale storico della letteratura italiana», LXVII (1916), p. 275. Dopo gli studi fondamentali dello Zonta, che però risalgono all’inizio del secolo scorso, aggiornati repertori bibliografici su Francesco Negri si trovano in F. MILLOCCA, La tragedia “Libero Arbitrio” di Francesco Negri Bassanese (sec. XVI), «Esperienze letterarie» XVI (1991), pp. 51-64; e soprattutto in L. RAGAZZINI, Francesco Negri, in Bibliotheca dissidentium. Répertoire des non-conformistes religieux des seizième et dix-septième siècles, édité par A. Séguenny, 25, Baden-Baden, Koerner, 2006, pp. 71-144.

[15] Di questo poema esiste una traduzione tedesca, corredata di ampio commento, a cura di T. Schiess: Rhetia. Eine Dichtung aus dem sechzehnten Jahrhundert von Franciscus Niger aus Bassano, Chur, Maratschal Ebner, 1897. 

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