[32] R. Targhetta, La massoneria veneta dalle origini alla chiusura delle logge (1729-1785), Udine, Del Bianco, 1988, pp. 130-158, 180.  

[33] Si veda il caso dei rami delle vedute di Canaletto riproposte in vendita dai Remondini: F. Montecuccoli degli Erri, Canaletto incisore, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2002, pp. 133-153. Sul riuso dei rami antichi G. Marini, Il fondo di rami antichi. Riuso e circolazione delle immagini, in Remondini cit., pp. 256-265. Sulla produzione di stampe fini Boschloo, The prints of the Remondinis cit..  

[34]  I dati sono tratti dal “Prospetto delle principali manifatture bassanesi presentato il 25 settembre 1808 dal podestà di Bassano al viceprefetto Antonio Quadri” citato in D. Geronazzo, Bassano e il suo cantone in età napoleonica, Tesi di Laurea, Università Ca’ Foscari di Venezia, rel. M. Berengo, a.a. 1993-1994, p. 365.

[35] Sul ruolo di Milano in questi anni v. M. Berengo, Intellettuali e librai nella Milano della Restaurazione, Torino, Einaudi, 1980, pp. 3-32.  

[36]  Sull’attività di Gamba in questi anni Infelise, Le molte carriere di Bartolomeo Gamba cit.. Sempre su Gamba e gli altri collaboratori della ditta G. Vinco da Sesso, I collaboratori dei Remondini, in Remondini cit., pp. 67-71.  

[37] BMC, Cicogna 3191, lettere a Giuseppe Picotti a Venezia, 30 maggio 1810. A. Giacomello, Un tipografo friulano a Venezia. Giuseppe Picotti primo stampatore di Fabio di Maniago, in Fabio di Maniaco e la storiografia artistica in Italia e in Europa, a cura di C. Furlan e M. Gattoni d’Arcano, Udine, Forum, 2001, pp. 81-94.  

[38] Elenco delle opere stampate e pubblicate a Venezia e nelle provincie venete, Venezia, 1821-1848. G. Berti, Le edizioni Remondini nella Restaurazione, in Remondini cit., pp. 330-331.  

[39] Catalogo dei libri sciolti impressi nella tipografia della ditta Giuseppe Remondini e figli di Bassano e di quelli di altre edizioni già vendibili presso la suddetta ditta acquistati da A. Antonelli e L. Basadonna, Venezia, Antonelli, dicembre 1862.  

[40] Antoine Augustin Renouard era stato a Bassano nel 1798 e aveva pubblicato nel 1803 la prima edizione degli Annales de l’imprimerie des Aldes. Ou Histoire des trois Manuce et des leurs editions, Paris, Renouard, 1803. Sui rapporti tra Gamba e Renouard v. S. Rossi Minutelli, Gamba bibliotecario della Marciana, in Una vita cit., pp. 150-173.  

[41] Anche se non si fa menzione della provenienza, le edizioni della collezione Remondini furono descritte nel catalogo d’asta intitolato First editions and books printed in the fifteenth-century; books printed at the Aldine Press and Greek and Latin classics, which are now selling at the affixed prices by Payne and Foss booksellers, Pall-Mall, London, Wright and Murphy, 1818. Uno studio circa la biblioteca Remondini è ancora da fare. Il manoscritto BCB, 31.D.21, Serie dei libri acquistati per la libreria dal 1789 al 1811 contiene appunti di Gamba a riguardo, con una nota circa la vendita a Londra nel 1817 dei pezzi di maggior pregio. Il resto sarebbe stato venduto “alla spicciola” a Venezia. Gli ultimi “rimasugli” furono donati nel 1860 da Teresa Remondini alla biblioteca di Bassano. In BCB si conserva un catalogo manoscritto degli incunaboli (coll. 30.A.13, incunaboli presenti nella biblioteca nel 1810) e un catalogo più generale con l’elenco delle aldine a parte (coll. 31.D.22). Sulla dispersione degli esemplari si ha notizia dell’acquisto almeno di alcune aldine da parte di Lord Spencer, secondo Antoine Auguste Renouard, Annales de l’imprimerie des Aldes. Ou Histoire des trois Manuce et des leurs éditions, Paris, Jules Renouard, 1834, pp. 127, 219, 224. Lo stesso Renouard fa riferimento ad un esemplare del Polifilo su carta velina ceduto, ma probabilmente non in occasione dell’asta, al conte Etienne Méjan (Renouard, Annales de l’imprimerie des Aldes cit., p. 22). Devo a Cristina Dondi le indicazioni circa il catalogo dell’asta di Londra. 

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