[27] I membri della prima Municipalità erano: Ambrosi Pietro, Bernardon Girolamo q. Marco, Bianchi Giacomo, Crestani Giuseppe, Parolin Francesco, Piovesan Giuseppe, Roberti Francesco, Gosetti Girolamo e Pietro Stecchini in rappresentanza di Bassano; Benacchio Marco di Sannazzaro, Chiminello Pietro Antonio di Rosà, Pietro Etro di Solagna, Giuseppe Ferrazzi di Cartigliano, Nussio Pietro di Cassola, Signorini Giuseppe di Rossano, Stropparo Rocco di Rosà e Tobia Pietro Antonio di Pove. ACB, Libro delle sessioni, seduta del maggio 1797.  

[28] ACB, Libro delle sessioni, 2 maggio 1797. Jeuliè, comandante in capo a Bassano delle forze francesi, insedia la prima Municipalità, dopo aver soppresso la Magistratura chiamata «Piccolo Consiglio» e i diversi Consigli funzionanti nei villaggi del territorio bassanese. Dispone ch’essa si occupi di tutto ciò che è relativo all’amministrazione.  

[29] ACB, Libro delle sessioni, 2 maggio 1797. Proclama della prima Municipalità, all’atto del suo insediamento, ai concittadini e alle popolazioni del territorio bassanese. Vi si delineano gli obiettivi futuri della nuova istituzione.  

[30] A Bassano vennero creati cinque comitati: di contabilità, militare, di polizia, di economia pubblica e di istruzione pubblica. Ognuno aveva a capo un Presidente che firmava gli atti e attribuiva le incombenze.  

[31] ACB, Libro delle sessioni, seduta 2 maggio 1797. Dal messaggio del generale Jeuliè, comandante della “Piazza” di Bassano, indirizzato alla Municipalità: «La Municipalité ne doit jamais se trouver fermée dans la nuit. Le service de l’Armée et celui de vos concitoyens... exigeat que vous vous trouviez pour ainsi dire sans relache a Votre place».  

[32]  La solidarietà tra le Municipalità del Circondario sul piano economico non si concretizzò mai. Difatti il magazzino viveri, istituito a Bassano dai Francesi, al quale avrebbero dovuto contribuire i territori vicentino, padovano e trevisano, non venne mai realizzato.  

[33]  ACB, Libro delle sessioni, 25 giugno 1797. Si tratta del memoriale che il presidente della prima Municipalità, G. Ferrazzi, aveva indirizzato al generale Bonaparte presso il quartiere di Mombello nel tentativo di farlo recedere dalla decisione di unire la provincia di Bassano a quella del Vicentino. In esso si ricorda come l’autonomia di Bassano abbia una lunga storia e come non sussistano le condizioni umane per l’unione dei due territori. Latori del messaggio furono Pietro Stecchini e Andrea Tattara (segretario della Municipalità).  

[34]  Facevano parte della seconda Municipalità: Pasqual Golini, Francesco Vendramini, Vittore Tattara, Francesco Roberti, Annio Barbieri, Giuseppe Larber e Antonio Zanuzzi. ACB., Libro delle sessioni, 4 luglio 1797. E’ il resoconto della nomina dei membri della seconda Municipalità da parte del generale di brigata, Veaux, e del loro insediamento nella sala, ove la prima aveva tenuto le sue sessioni. Ad essi viene attribuito il compito dell’amministrazione e della polizia, sotto la direzione del Governo centrale stabilito in Vicenza. Prima dell’arrivo della nuova Municipalità e della consegna del decreto, il presidente aveva tenuto un breve discorso di commiato ricordando il lavoro svolto, elencando le difficoltà incontrate. 

Questo sito usa cookies per il proprio funzionamento (leggi qui...)