[1] O. BRENTARI, Storia di Bassano e del suo territorio, Bassano, S. Pozzato, 1884, p. 691.

[2]  Per un’esposizione degli obbiettivi del volume, v. G. FASOLI, Prefazione, in Storia di Bassano, Bassano del Grappa, Comitato per la storia di Bassano, 1980, pp. XI-XII.  

[3] G. BERTI, Otto e Novecento, in Storia di Bassano cit., pp. 117-188.  

[4]  G. BERTI, Storia di Bassano, Padova, Il poligrafo, 1993; in questo senso il punto di partenza sembra essere l’opinione espressa nel 1887 da Brentari: «È risaputo che Bassano, quarant’anni addietro, passava a ragione per una delle città più colte del Veneto, perché contava buon numero di uomini che, e nelle scienze e nelle lettere, si guadagnarono fama più che provinciale», O. BRENTARI, La vita e gli scritti di Giuseppe Jacopo Ferrazzi (…), Bassano, Brentari, 1887, p. 12.  

[5]  Ci riferiamo in particolare a Atlante storico delle città italiane. Veneto. Bassano del Grappa, a cura di G. Fasoli, Bologna, Grafis, 1988, dove all’Ottocento preunitario sono dedicate poche righe, riprendendo il giudizio espresso già da Giampietro Berti.  

[6]  Mille anni di storia. Bassano 998-1998, a cura di R. Del Sal, M. Guderzo, Cittadella, Biblos,1999, il periodo austriaco è ricordato solo con una scheda di Giampietro Berti sul 1848, alla quale se ne aggiunge un’altra di Giambattista Vinco da Sesso sui protagonisti della vita culturale; il resto dell’Ottocento è rappresentato da un intervento di Renata Del Sal, Dalle Municipalità al Regno d’Italia (1797-1813) e da osservazioni sparse sull’economia (editoria e ceramica).  

[7]  F. GANDINI, Viaggi in Italia, vol. III, parte II, Cremona, 1833/2°, pp. 752-754; v. anche, Bassano, atlante storico cit., p. 67.  

[8]  M. L. FERRARI, Tra città e campagna in epoca austriaca. Aspetti dell’economia veronese sotto la dominazione asburgica (1814-1866) in Verona e il suo territorio, Verona, Istituto per gli Studi Storici Veronesi, 2003, vol. VI, tomo II, parte I, pp. 5-283. 

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