[60] S. SARTORI, Cronaca degli avvenimenti pubblici in Bassano dal 1796 al 1823. Opera di…, [sec. XIX], BCB, ms. 34.D.4.6; sulle numerose cronache bassanesi redatte in età napoleonica e negli anni successivi, v. F. SENECA, Bassano e i cronisti bassanesi dell’età napoleonica, in Giornata di studi di storia bassanese cit., pp. 249-259.
[61] ASV, Governo Veneto. Atti riservati, b. 728. fasc. XXIX/8, Stato delle spese occorse nella costruzione di un ponte provvisorio sul Brenta al lazzaretto ordinato dal generale comandante l’avanguardia austriaca e compiuto nelle due giornate 6 e 7 novembre 1813, [1816], contiene la lista dei cittadini sottoposti a confisca; ASV, Governo II dominazione austriaca, 1824, b. 2374, fasc. II, 2/25, Contratto con l’appaltatore Gaspare Benacchio, 1820 febbraio 5, atti del notaio Francesco Giacomo Ferrazzi di Cartigliano, n. rep. 1089, l’8 settembre 1818 l’Amministrazione autorizza Gaspare Benacchio a ricostruire a proprie spese il ponte provvisorio, divenuto oramai cadente e pericoloso, in modo da non lasciare la città senza comunicazione diretta con la sponda destra del Brenta, dietro autorizzazione a riscuotere una tassa per il passaggio.
[62] ASV, Governo II dominazione austriaca, 1824, b. 2374, fasc. II, 2/25, Pietro Peloso, ispettore forestale dell’ufficio di Asiago, alla Congregazione municipale di Bassano, 1824 giugno 21, l’autore oramai in pensione ricorda i diversi tipi di legno impiegati per la costruzione: quercia, proveniente dai boschi di S. Zenone e Pagnano; abete, proveniente dai boschi di Berental, del comune di Asiago; larice, il più caro, di grandi dimensioni, fornito direttamente dall’appaltatore. Il funzionario non ricorda il castagno, proveniente probabilmente da Crespano e Onè di Fonte, che aveva sostituito in alcuni frangenti la quercia e di cui si sono conservate le ricevute d’acquisto.
[63] Cimberle Giovanni Battista (Bassano, 1763-?), figlio di Paolo e Paola Ferro, borghese, possidente e commerciante; savio municipale (periodo francese); podestà delegato (1813-1814); podestà (1820-1825); prima vice e poi presidente della Camera di Commercio di Bassano.
[64] BCB, ET, VI.30.1819, Caffo a Bombardini, 1818 novembre 30, il podestà Luigi Caffo comunica al deputato centrale che «se dentro pochi giorni non arrivano i decreti governativi (…) io veggo assolutamente impossibile l’avanzamento dell’opera».
[65] ASV, Governo II dominazione austriaca, 1824, b. 2374, fasc. II, 2/25, Contratto stipulato tra la Congregazione Municipale di Bassano e quella di Carità dello stesso comune per l’estinzione del precedente e l’accensione di un’ ulteriore prestito da parte del Monte di Pietà dello stesso comune, 1819 dicembre 15, atti del notaio Giovanni Battista Maello di Angarano, n. rep. 903, il prestito estinto è di lire 5.088,33, mentre quello acceso è di lire 9.833,63, da estinguersi con quanto ricavato dal pedaggio che si pensa di imporre sul passaggio del ponte. Il Governo autorizza questo ulteriore prestito solamente il 9 aprile 1823 e, con lo stesso decreto, approva la spesa complessiva spesa e costringe il comune di Bassano a ridurre il pedaggio, illecitamente riscosso dal febbraio del 1821 secondo una tariffa molto maggiore di quella autorizzata nel 1818.
[66] BCB, ET, IV.23.1109, Bombardini alla madre, 1821 febbraio 5.
[67] ASV, Governo II dominazione austriaca, 1824, b. 2374, cit., Angelo Casarotti alla Delegazione provinciale di Vicenza, 1821 aprile 24.
[68] ASV, Governo II dominazione austriaca, 1825-1829, b. 5203, fasc. V, 18/42, Referato del consigliere di governo Daniele Renier, 20 febbraio 1829, secondo il relatore il consiglio comunale aveva chiesto di approvare nel preventivo 1830 la dipintura del ponte, dato che le somme devolute fino ad ora a questo scopo erano servite per estinguere il mutuo contratto col Monte di Pietà per la costruzione dello stesso. Una certa somma, decrescente a dire il vero, appare stanziata nel capitolo «interessi di capitali e debiti» almeno fino al preventivo 1837, a segno che l’indebitamento dell’amministrazione persiste.