[225] F. ZAMPIVA, La concia e i pellami in Mestieri e saperi fra città e territorio, a cura di G. L. Fontana e U. Bernardi, Vicenza, N. Pozza, 1999, p. 183.
[226] FONTANA, Mercanti cit., p. 367; nel distretto le concerie erano quattro a Vicenza, due a Schio e altrettante ad Asiago ed Arzignano, una a Lonigo.
[227] ZAMPIVA, La concia cit., pp. 165-199.
[228] I figli di Giovanni erano: Giuseppe, Vincenzo, Bortolo, Gaetano, Michiele, Caterina e Angela. Michiele esercitava l’attività di orafo.
[229] ASB, Notarile, Miazzi Marino, rep. 2740.
[230] ASV, Notarile, I versamento, Locatelli Ippolito, reg. 15.
[231] BERTI, Storia cit., p. 69.
[232] BERTI, Storia cit., p. 36.
[233] Statuto della Società di Mutuo Soccorso degli artigiani bassanesi, Bassano, Roberti, 1862; v. anche BERTI, Storia cit., pp. 85-87.
[234] Censimento storico delle società di mutuo soccorso del Veneto, a cura di R. Camurri, II, Venezia, Regione Veneto, 2002, p. 998.
[235] ACB, Atti – Industria, 1839, b. 437, fasc. 10.
[236] Rapporto generale cit., p. 24.
[237] ERRERA, Storia cit., p. 150.
[238] Atti del Comitato dell’inchiesta industriale (1870-1874). Deposizioni scritte, II, Bologna, Analisi, 1984, pp. 38-39.
[239] F. ZAMPIVA, L’arte della concia: ad Arzignano, nel vicentino, nel Veneto e in Italia dalle origini ai giorni nostri, Vicenza, Egida, 1997.