[47] M. L. LIEVORE LORENZONI, Giuseppe Lorenzoni. La vita. Le opere, «L’illustre bassanese», 7 (1990); A. BROTTO PASTEGA, Lorenzoni Giuseppe, in La pittura nel Veneto cit., II, pp. 750-751.  

[48]  Giuseppe Lorenzoni e la cultura artistica a Bassano tra Otto e Novecento, catalogo della mostra, a cura di G. Ericani, Bassano del Grappa, Editrice artistica Bassano, 2004.

[49] F. CASAGRANDA, Regesto, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp.96-103.  

[50] G. ERICANI, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp. 76-80.  

[51] F. CASAGRANDA, Le pergamene, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp. 62-65.  

[52] A. BROTTO PASTEGA, Giuseppe Lorenzoni. Un’esistenza dedicata all’insegnamento, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp. 32-43.  

[53]  A. BROTTO PASTEGA, Passarin Raffaele, in La pittura nel Veneto cit., II, pp. 786-787; G. ERICANI, Giuseppe Lorenzoni e la cultura artistica a Bassano tra Otto e Novecento. Arti e tecniche a confronto, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp. 14-19, 80, 84-87.  

[54] L. ALBERTON VINCO DA SESSO, Giuseppe Gerola e Gaspare Fontana. Il museo e il patrimonio artistico della città, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp. 44-48, 56-59; S. PORTINARI, Gaspare Fontana, in La pittura nel Veneto. Il Novecento, III, Dizionario degli artisti, a cura di N. Stringa, Milano, Electa, Venezia, Giunta Regionale del Veneto, 2009, pp. 192-193.  

[55] F. CASAGRANDA, Antonio Lorenzoni, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp. 56, 72, 88-91.  

[56]
 F. SBORDONE, Palazzo Ferrari, in Interni bassanesi cit., pp. 229-231.  

[57] PAVANELLO, in Interni bassanesi cit., pp. 31-32.

[58]  F. BERTI, Luigi Vinanti e il suo collegio. Un educatore laico nella cattolica Bassano di fine Ottocento (Bassano 1854-1923), «L’illustre bassanese», 81 (2003),

[59] F. CASAGRANDA, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp. 25-29, 73-75; F. CASAGRANDA, Appunti per la cultura artistica a Bassano tra Otto e Novecento: Da Giuseppe e Antonio Lorenzoni ad Antonio Marcon, «Bollettino del Museo civico di Bassano», n. s., 25 (2004), pp. 297-310.  

[60] PAVANELLO, in Interni bassanesi cit., pp. 124-125.  

[61] CASAGRANDA, in Giuseppe Lorenzoni cit., p. 23.  

[62] CASAGRANDA, in Giuseppe Lorenzoni cit., pp. 92-94.  

[63]  R. DEL SAL, Lapide con bassorilievo a Giuseppe Garibaldi, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 53-54.  

[64] S. L. STEFANI, Monumento a Vittorio Emanuele II re d’Italia, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 49-52.  

[65] S. L. STEFANI, Monumento a Jacopo Dal Ponte, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 55-58.

[66]  S. L. STEFANI, Fontana di piazza Erbe, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 59-62.  

[67] G. B. VINCO DA SESSO, Monumento a Umberto I re d’Italia, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 63-64.  

[68]
  F. SBORDONE, Tempio Ossario per i Caduti in guerra (1908-1934), «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 80-85.  

[69]  Interni bassanesi cit., pp. 246-248.  

[70]  L. DAL BELLO, Noè Bordignon pittore veneto (1841-1920), catalogo della mostra di San Zenone, Venezia, Tipo-litografia Armena, 1982, pp. 21-62; PAVANELLO, in Interni bassanesi cit., pp. 94-95, 98.  

[71] Luigi Fabris 1883-1952, catalogo della mostra, a cura di M. Guderzo e N. Stringa, Bassano del Grappa, Comune, 2006.  

[72]  Antonio Baggetto, diplomato all’Istituto d’Arte e all’Accademia a Venezia, dopo aver diretto la Scuola di Disegno applicata alle Arti e alle Industrie di Asolo (1909-1911) e quella Applicata alla Ceramica e alla Plastica di Nove (1912-1915), è combattente nella Prima Guerra Mondiale. Nel primo dopoguerra si occupa di corsi professionali per i Reduci ed è eletto Segretario Generale del Comitato per il Monumento Ossario sul Grappa nel contempo prosegue la lunga carriera di insegnante di disegno negli istituti pubblici e privati cittadini che concluderà, dopo 43 anni di insegnamento, nel 1952. Pittore colto e raffinato, sensibile alle atmosfere impressioniste nel paesaggio, penetrante nei ritratti, spontaneo nelle nature morte, lo conosciamo nel parlante ritratto che l’amico pittore veneziano Alessandro Milesi gli offrì a Bassano nel 1914; G. BERTIZZOLO GALVAN, Antonio Baggetto. La vita. Le opere, «L’illustre bassanese», 19 (1992).  

[73] È il momento in cui la Bassano impreditoriale e borghese esce dal centro storico per espandersi lungo il nuovo asse est, un boulevard ampio, alberato e illuminato, progressivamente edificato e abitato da liberi professionisti, commercianti, pubblici funzionari, i nuovi protagonisti della vita sociale del tempo; i recentissimi villini e palazzine sono accuratamente progettati nell'aggiornato gusto delle secessioni del Modernismo, dal Liberty all'Art Deco, costituendo un nuovo modello: case Marcon e Andreatti 1910, casa Piazza 1911, casa Borriero 1912, con soluzioni a datazione sempre ben evidenziata, sin oltre gli anni venti. G. STRAPAZZON, G. FINCO, Il Liberty. Un caso esemplare: viale Venezia, Immagini di/per una città, catalogo della mostra, Bassano del Grappa, s.e., 1983, pp. 57-71.

[74] G. M. ZILIO, La Scuola d’Arti e Mestieri “B. Ferracina”, Bassano, Vicenzi, 1961; A. BROTTO PASTEGA, Maestri e allievi della gloriosa Scuola Comunale di Disegno di Bassano (1809-1928), «Bollettino del Museo civico di Bassano», n. s., 25 (2004), pp. 128-132.

Questo sito usa cookies per il proprio funzionamento (leggi qui...)