[75] P. POZZATO, Gli anni del dopoguerra e la costruzione della “memoria”in M.BECCHERLE, P. POZZATO, Quell’ultimo monte, Bassano del Grappa, Comitato per la Storia di Bassano, 2002, pp. 220-237.  

[76] A. BORDIGNON, Monumento ai Caduti di Campese; Monumento ai Caduti di Santa Croce; Monumento ai Caduti di Valrovina, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 66-69.  

[77]  F. CASAGRANDA, Monumento ai venticinque Caduti di Angarano, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 70-73.  

[78] G. B. VINCO DA SESSO, Monumento ai Caduti di Sant’Eusebio, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 74-76.  

[79] F. CASAGRANDA, Ara Votiva ai Caduti nella Prima Guerra Mondiale, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 77-79.  

[80] POZZATO, Gli anni del dopoguerra cit. , pp. 225-230.  

[81]  F. SBORDONE, Tempio Ossario per i Caduti in guerra (1908-1934), «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 84-87.  

[82] F. CASAGRANDA, Monumento al Generale Gaetano Giardino, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 89-93. Anche se eseguito più tardi, nel 1972-1974, è da porsi tra i significativi “monumenti alla memoria” dedicati alla Prima Guerra Mondiale il Monumento ai “Ragazzi del 99”, eretto a ricordo della più giovane leva della grande guerra e voluto dal Comitato d’Onore della omonima Associazione Nazionale con il fattivo sostegno dell’allora sindaco Pietro Fabris. Bassano fu prescelta quale città testimone dei cruciali mesi di guerra tra il 1917 e il 1918 dal Piave al Brenta che, per merito anche di questi giovanissimi, portarono alla vittoria finale. Il complesso monumento, eretto nel parco di Prato Santa Caterina, si sviluppa per circa 18 metri con andamento ascendente ellittico e sulla spalletta curvilinea anteriore sono applicati quattro grandi pannelli bronzei raffiguranti i momenti salienti delle operazioni di guerra; al sommo è ricavata una cripta, le pareti esterne sono ricoperte di tessere in marmo con i nomi dei “ragazzi”; alla base laterale undici piccoli massi del Grappa ricordano le undici Medaglie d’oro e sul fronte si erge la statua in bronzo del fante in tenuta da combattimento rivolto al monte Grappa. Il progetto, redatto tra Roma e Genova fu affidato allo scultore Alberto Sparapani (Casale Marittimo 1911-Carrara Avenza 2004) responsabile del progetto generale ed esecutore dei bronzi mentre per le opere murarie e le incisioni lapidee collaborarono i bassanesi architetto Gino Ferrari (Bassano 1927-1988) e lo scultore Danilo Andreose (Agna (PD) 1922 - Bassano1987). F. CASAGRANDA, Monumento ai “Ragazzi del 99”, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 109-112.  

[83]  A. BROTTO PASTEGA, Antonio Marcon, «L’illustre bassanese», 78 (2002); Antonio Marcon (1898-1974), catalogo della mostra, a cura di F. Casagranda, Bassano del Grappa, Comune, 2003; S. PORTINARI, Antonio Marcon in La pittura nel Veneto. Il Novecento, III, cit., p. 271.  

[84]  F. CASAGRANDA, Cippo commemorativo a Gabriele D’Annunzio, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 98-100.  

[85] Negli anni Quaranta, deluso dagli eventi e con problemi familiari e di salute Antonio Marcon si ritira dalla vita pubblica pur partecipando nel ’48 alle cerimonie per la ricostruzione del Ponte Vecchio (affresco L’Alpino, interventi per il Museo degli Alpini), compie viaggi in Italia e all’estero e in seguito si stabilisce definitivamente a Roma. F. CASAGRANDA, L’Alpino, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 101-103.  

[86]  F. CASAGRANDA, Monumento alla Medaglia d’oro Efrem Reatto, «Notiziario degli Amici dei musei e dei monumenti di Bassano del Grappa», 36-39 (2006-2007), pp. 94-97. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il monumento venne rimosso e collocato nei Giardini Parolini sulla sinistra presso l’entrata e nel piazzotto, ripristinata la precedente denominazione, fu apposta una nuova lapide commemorativa. 

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