[23] «La presidenza dell’Asilo d’Infanzia “Giustiniano Vanzo Mercante” à diramato la seguente circolare. Ai buoni che risposero sempre; a coloro che lo fecero solo i primi anni; a quelli che non risposero mai, noi rivolgiamo il solito appello affinché tutti vogliano concorrere nel compito gentile e pietoso insieme, di preparare i doni per Natale ai piccoli ricoverati di questo Pio Istituto. Oltre che fare un bene a questi piccini, noi renderemo così, ogni anno, un tributo gentile di riconoscenza al Benemerito Fondatore che vivente, chiamava suoi i bambini dell’Asilo», cfr. Il dono di Natale ai Bimbi dell’Asilo, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», V (1910), n. 189. Poco tempo dopo, in seguito alla pubblicazione dell’elenco dei cittadini caritatevoli e delle offerte ricevute a sorta di ringraziamento «(…) I saggi, voi lo sapete da un pezzo, furon proibiti da Babbo Ministero per l’igiene dei nostri minuscoli cervelli, ciò non toglie che voi siate i benvenuti ogni volta che vorrete visitarci all’Asilo. Giovedì mattina, cinque corrente (gennaio) dalle ore dieci alle dodici l’Istituto sarà aperto a tutti i gentili visitatori che vorranno vedere i nostri regali. I bambini dell’Asilo G.V.M. riconoscentissimi», cfr. Il dono di Natale ai Bimbi dell’Asilo, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», VI (1911), n. 192.  

[24] XXV anniversario Collegio Vinanti, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», I (1906), n. 3.  

[25]  A chiusura delle iscrizioni regolari per il successivo anno scolastico 1908-09 risultarono iscritti 508 bambini alle scuole elementari urbane maschili e 282 bambine in quelle femminili; cfr. «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», III (1908), n. 79.  

[26]  Annualmente veniva pubblicato il resoconto delle spese sostenute dal Patronato Scolastico, uno dei primi ad essere fondato, e grazie al quale bambini e bambine poveri poterono usufruire di pasti caldi e essere adeguatamente vestiti «(…) così i genitori poveri bassanesi benedicono le nostre scuole, non solo perché i loro figli in esse ricevono l’educazione del cuore, ma anche perché vengono nutriti e vestiti»; cfr. Patronato scolastico, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», V (1910), n. 143.

[27] A. MASTELLA, Le nostre scuole, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», II (1907), nn.31-32. Va ricordato che la scuola di San Vito fu attiva dall’anno scolastico 1908-09 mentre quella al Dindo avrebbe dovuto aprirsi l’anno successivo. Cfr. «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», III (1908), n. 79.  

[28]  Ciò comportava un considerevole assenteismo agli esami, nell’anno scolastico 1906 - 07, ad esempio, considerando le scuole rurali di Campese, Lazzaretto, Santa Croce, Marchesane, San Michele e San Eusebio, su un totale di 92 iscritti si presentarono all’esame di proscioglimento 48 alunni ed era già un buon risultato dovuto «ai molti sforzi del Direttore Didattico». Cfr. MASTELLA, Le nostre scuole cit.  

[29]  «Niun provvedimento si è potuto prendere per le scuole rurali, che si trovano, pur troppo, in locali ristretti, provvisori, non rispondenti alle esigenze moderne, fatta eccezione di quelle di S. Croce. Ad esse, però è nostro desiderio di convergere gli studi, non appena lo consentiranno le condizioni del bilancio. Anche quest’anno si è mantenuta la scuola di S. Vito, tanto reclamata dall’aumento della popolazione e dalla distanza dal capoluogo: si nominò la titolare della stessa, ed il locale ci venne gratuitamente fornito, pur in quest’anno, dal sig. Virgilio Andreatta, a cui porgiamo sentiti ringraziamenti (…) si è creduto opera savia la compilazione di un nuovo regolamento per le scuole elementari, il quale si conformasse in ogni sua parte al regolamento generale governativo per la istruzione elementare del 6 febbraio 1908 e fosse portato all’altezza delle riforme che oggidì, richiede la istruzione primaria», Bilancio preventivo, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», VI (1911), n. 194.  

[30] Per le scuola suburbane, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», VII (1912), n. 262.  

[31]  Fino ad allora erano esiste a Bassano delle scuole tecniche private di tre anni che avevano visto progressivamente aumentare il numero degli iscritti, da 130 nell’anno scolastico 1903 - 04 a 188 nell’anno 1907 - 08, superiore per una trentina di iscrizioni circa rispetto a quelle del Ginnasio per cui «Questa è la prova più evidente e più inconfutabile che la maggioranza Bassanese propende per gli studi commerciali (…) Anche Bassano ha ora il dovere di coprire questa lacuna: anche fra noi (…) deve trovare degno posto quella scuola che nel più breve tempo mette il figlio dell’impiegato, del benestante e pur non ricco commerciante od industriale, in grado di acquistare tutta l’istruzione necessaria a continuare (…) l’azienda del padre od a coprire con cognizione di causa, un posto lucroso ed onorifico nelle industrie o nel commercio», cfr. Classicismo e Positivismo, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», III (1908), n. 64.  

[32] Per una ricostruzione storica e particolareggiata si rinvia al testo Scuola Media Statale “Giusto Bellavitis”, 1908-2008, 100 anni di tradizione, esperienza e professionalità al servizio dei cittadini di Bassano, Bassano del Grappa, Editrice artistica Bassano, 2008. Dai 243, 200 maschi e 23 femmine, iscritti dell’anno scolastico 1908 - 09 si raggiunse nel 1922 - 23 il numero di 445, 322 maschi e 123 femmine, la scuola che doveva coprire l’età dagli 11 ai 14 anni vedeva in realtà entrate più tarde a causa delle bocciature del corso elementare e di conseguenza si potevano trovare ragazzi di 15 o più anni a conclusione del corso di studio.  

[33] «Giunse ieri da Roma un telegramma recando la bella e sospirata notizia che gli alunni della nostra Tecnica Comunale, faranno gli esami di licenza in Bassano e non altrove (…)». Si ha in seguito notizia dell’esito positivo della visita del Provveditore agli studi della provincia di Vicenza fatta il 26 dicembre 1911 per incarico del Ministero della Pubblica istruzione al fine di controllare l’andamento e il materiale didattico prima della pubblicazione «del suo definitivo pareggiamento a quello governativo”. Cfr. Istruzione, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», VI (1911), nn. 218 e 244.  

[34] L. SECCO, Collegio Vescovile Graziani. 1903-2003 Cento anni di impegno educativo, s. l., Studioverde, 2004.  

[35] Cose di scuola, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», V. (1910), n. 178.  

[36] Scuola libera popolare, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», VII (1912), n. 296.  

[37] A. MASTELLA, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», IX (1914), n. 405.  

[38]  Patronato San Giuseppe, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», X (1915), n. 449 e XIV (1919), n. 549.  

[39] Istruzione, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», VIII (1913), n. 338.  

[40] Cose di scuola, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», VII (1912), n. 298.  

[41] Istruzione, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», XI (1916), n.491.  

[42]  «(…) abbiamo veduto dei bei lavori eseguiti in plastilina, con trucioli, in traforo, a colori; insomma un vero emporio di sapienza», Distribuzione di doni, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», IX (1914), n. 411.  

[43]  In particolare vi è la dichiarata volontà di proseguire normalmente l’attività scolastica come se non ci fosse la guerra, si veda ad esempio Istruzione, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», XI (1916), n. 480.  

[44] Nido Trento Trieste, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», X (1915), n. 450.  

[45] Anche il nido Trento Trieste, «Prealpe. Periodico settimanale di Bassano e del circondario», XI (1916), n. 479.

Questo sito usa cookies per il proprio funzionamento (leggi qui...)