[1] Cfr. in particolare R. VIVARELLI, Rivoluzione e reazione in Italia negli anni 1918-1922, in R. VIVARELLI, Il fallimento del liberalismo. Studi sulle origini del fascismo, Bologna, Il mulino, 1981, pp. 111-163, ma anche gli ancora utili P. SPRIANO, Storia del partito comunista italiano, I, Da Bordiga a Gramsci, Torino, Einaudi, 1978; S. CARETTI, La rivoluzione russa e il socialismo italiano (1917-1921), Pisa, Nistri-Lischi, 1974; T. DETTI, La rivoluzione d’ottobre e l’Italia, «Studi storici», (4) 1974, pp. 881-893. Per una riconsiderazione più dettagliata sia delle derive immaginarie dell’ossessione rivoluzionaria, sia delle tare scontate da buona parte della storiografia nazionale a proposito del biennio rosso e del clima di violenza politica, rimando a quanto ho scritto in La vittoria perduta. L’Italia dopo la Grande Guerra, in M. MONDINI, G. SCHWARZ, Dalla guerra alla pace. Retoriche e pratiche della smobilitazione nell’Italia del Novecento, Sommacampagna, Cierre, 2007.

[2] F. PIVA, Lotte contadine e origini del fascismo. Padova-Venezia 1919-1922, Venezia, Marsilio, 1977, pp. 101-114.  

[3] E. SERENI, La questione agraria nella rinascita nazionale italiana, Torino, Einaudi, 1975, p. 108.  

[4]  L. VANZETTO, Contadini e grande guerra in aree campione del Veneto (1910-1922), Operai e contadini nella Grande Guerra, a cura di M. Isnenghi, Bologna, Il mulino, 1982.  

[5] G. DE ROSA, Storia del movimento cattolico in Italia, II, Il Partito popolare, Bari, Laterza, 1966.  

[6]  Sulla nascita e la struttura del Partito Popolare a Vicenza cfr. lo studio di N. FUREGON, G. CASTAMAN, I cattolici vicentini e il Partito Popolare (1919-1925), Vicenza, N. Pozza, 1988.

[7] G. BERTI, Storia di Bassano, Padova, Il Poligrafo, 1993, pp. 131-133.  

[8] Cit. in M. PASSUELLO, N. FUREGON, Le origini del fascismo a Vicenza, Vicenza, N. Pozza, 1981, pp. 60-61.  

[9]  Archivio Centrale dello Stato (d’ora in avanti ACS), Ministero degli interni (MI), Pubblica Sicurezza (PS), 1919, b. 77, f. Ordine pubblico-agitazione agraria, da Prefetto Grignolo a Nitti, 18 settembre 1919.   [10] ACS, MI, PS, 1919, b. 77, f. Ordine pubblico-agitazione agraria, da Grignolo a Nitti, 9 luglio 1919.  

[11]  Cfr. A. LAZZARINI, Agricoltura e popolazione rurale, in Trasformazioni economiche e sociali nel Veneto fra XIX e XX secolo, a cura di A. Lazzarini, Vicenza, Istituto per le ricerche di storia sociale e di storia religiosa, 1984, pp. 37-59.  

[12] Per la diffusione della “corsa alla terra” dei mezzadri nel bassanese cfr. G. FAVERO, In fuga verso Bassano, in G. Favero, M. Mondini, Bassano 1915-1918: istituzioni, società e consumi, Bassano del Grappa, Editrice artistica Bassano, 1999, pp. 66-67.  

[13] BERTI, Storia cit., p. 133.  

[14] BERTI, Storia cit., p. 139. Gli aventi diritto al voto erano poco più di 6000.  

[15] «La Provincia di Vicenza», 18 novembre 1919.  

[16]  Il 7 maggio 1920 il prefetto Grignolo informava il Presidente del Consiglio di ritenere in pericolo il controllo delle campagne e di aver richiesto al Corpo d’Armata di Verona un rinforzo di 500 uomini con mitragliatrici. ACS, MI, PS, 1920, b. 84, da Grignolo a Nitti, 7 maggio 1920.  

[17] F. PIVA, Lotte contadine cit., p. 114.  

[18]  Il problema del Veneto. La dittatura, «La Provincia di Vicenza», 18 giugno 1920. In provincia. Le prodezze rosse degli arditi bianchi. La zona bassanese alla mercé degli esaltati clericali, «La Provincia di Vicenza», 3 luglio 1920. Ma cfr. anche Le gesta degli arditi bianchi in Provincia. Violenze al suono delle campane e con la complicità del prete, «La Provincia di Vicenza», 25 giugno 1920. La redazione del giornale elevava delle riserve sui contenuti di questo articolo che invocava il ricorso ad un «uomo forte» per pacificare la nazione, ma lo pubblicava senza ulteriori limitazioni. E cfr. anche ACS, MI, PS, 1921, b. 82, f. Agitazioni, da Ministero Terre Liberate a Dir. Generale PS, allegata lettera di Carlo Fabris Tani.  

[19] BERTI, Storia cit., p. 146.  

[20] ACS, MI, PS, 1921, b. 82, f. Ordine pubblico-Affari per provincia, da Gutierrez a Ministero degli Interni, 24 marzo 1921.  

[21] PASSUELLO, FUREGON, Le origini del fascismo cit., pp. 5 e segg.  

[22]  ACS, Mostra della Rivoluzione Fascista (MRF), b. 23, Carteggio Comitato Centrale, f. 113, s.f. 46 (Bassano Veneto), da Gambetta a Pasella, 27 ottobre 1920.  

[23] R. A. VICENTINI, Il movimento fascista veneto attraverso il diario di uno squadrista, Venezia, s.e., 1935, p. 74.  

[24] In provincia, «La Provincia di Vicenza», 22 aprile 1921.  

[25] Il risultato delle elezioni politiche, «Prealpe», 22 maggio 1921.  

[26]  F. BENACCHIO, Le lotte agrarie nel vicentino nel primo dopoguerra (1919-1922), in Trasformazioni economiche e sociali cit., p. 732.  

[27] Cit. in BERTI, Storia cit., p. 136.  

[28]  E. BRUNETTA, Dalla grande guerra alla Repubblica, in Storia d’Italia. Le regioni dall’unità ad oggi. Il Veneto, a cura di S. Lanaro, Torino, Einaudi, 1984, p. 949.  

[29] L’elenco delle cariche amministrative locali tra età liberale e fascismo in BERTI, Storia cit., tab. 22, p. 222. I successori di Gobbi furono Guido Dal Sasso 1929-32 e Giacomo Bertizzolo 1932-34 e 1936-43. 

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