[64]  Comune di Bassano del Grappa, Rassegna di cinque anni di attività, 1970-1975, numero unico a cura della Amministrazione Comunale, 5, Bassano, Tassotti, 1975, p. 29: l’amministrazione sottopose la domanda di variante al piano regolatore all’esame della giunta regionale, cui lo Stato aveva demandato con l’istituzione delle Regioni tutti i compiti di programmazione urbanistica. Per l’acquisto e i lavori di urbanizzazione di aree da destinare a insediamenti produttivi, lottizzazioni residenziali, edilizia popolare e servizi di varia natura l’amministrazione investì nel corso del quinquennio 1970-1975 quasi un miliardo di lire. Le nuove zone artigianali e industriali trovarono localizzazione nelle frazioni di Sant’Eusebio e di Campese, nonché alla convergenza dei due tronchi della ferrovia per Padova e per Venezia.  

[65]  G.T., Martinelli, dal “Comune di Giovani” al Comune di Bassano, «Il Prealpe», luglio 1975, pp. 5-6.  

[66]  Cinque anni dopo, un’indagine del ministero delle Finanze avrebbe rivelato che la Smv aveva avuto in realtà nel 1975 un utile di più di trecento milioni: vedi il libro bianco sull’evasione fiscale, pubblicato dal ministro delle Finanze Reviglio nel 1980 (S. O. PAOLIN, Il caso Smalteria Metallurgica Veneta: analisi di una vertenza, tesi di laurea, Università degli studi di Padova, Facoltà di scienze politiche, a.a. 1980-1981, rel. S. Bologna, p. 131). Il falso in bilancio fu dunque usato dai Westen per uscire da una situazione giudicata insostenibile liquidando l’azienda, nella prospettiva di azzerare la situazione e riprendere poi l’attività ridimensionando i reparti.  

[67]  Per una dettagliata ricostruzione della vertenza seguita alla messa in liquidazione della Smv, vedi ACLI, Bassano, Smalteria M.V: 21-12-75/31-12-76, storia di una vertenza, Padova, Agenzia redazionale veneta, 1978; PAOLIN, Il caso Smalteria Metallurgica Veneta cit., pp. 129-179.  

[68]  La Faacme (Fabbrica italiana accessori metallici, in seguito Fabbrica apparecchi convettori metallici) era stata fondata come società a responsabilità limitata nel 1950 da Aurelio Agnesina, già dipendente della Smv, e produceva mobili metallici e corpi scaldanti, dapprima nella sede di vicolo Parolini, poi nel nuovo stabilimento di via Portile, nella zona industriale di Ca’ Baroncello, alla convergenza dei due tronconi della ferrovia. Dopo il fallimento dell’azienda, lo stabilimento fu messo all’asta e acquistato nel luglio 1979 dalla Progres SpA, che riavviò l’attività con una cinquantina di dipendenti, divenuti centocinquanta nel 1980. Nel 1955 lo stesso Agnesina aveva fondato la Samet di Romano d’Ezzelino, che produceva lavelli inox e forni per cucine. La Samet ridusse tra 1977 e 1978 il numero dei dipendenti da 450 a poco più di 200, usufruendo a più riprese della cassa integrazione, ma rimase di proprietà di Agnesina e soci. Vedi PAOLIN, Il caso Smalteria Metallurgica Veneta cit., p. 263.

[69]  Le citazioni sono ricavate dall’intervento pronunciato dal sindaco Martinelli in consiglio comunale nell’aprile 1978 con riferimento alla vicenda Faacme: Bassano del Grappa: rapporto e cronache, Padova, Antoniana, 1980, pp. 12-13.  

[70]  Sulle vicende dello stabilimento Smv di Bassano successive all’acquisizione da parte della Zanussi, vedi Le Smalterie dopo le Smalterie. Brenta, Zanussi, Ocean, Baxi: l’azienda di Via Trozzetti dal 1977 al 2003, a cura di G. Favero, Bassano del Grappa, Operaomnia, 2003.  

[71]  Su 1.367 dipendenti licenziati dalla Smv nel dicembre 1975, 1.015 andarono in pensione come dipendenti delle aziende che ne rilevarono l’attività; 293 come dipendenti di altre aziende (di cui 40 dopo un’esperienza temporanea di lavoro autonomo); 59 come lavoratori autonomi. I dati qui esposti sono ricavati dall’elaborazione dei dati Inps 1975-1997 relativi alle aziende con sede legale nelle provincie di Vicenza e Treviso: S. BERTON, G. FAVERO, I percorsi lavorativi degli ex dipendenti delle Smalterie dopo il 1975, in Berton, Favero, Milani, Vidale, Lo smalto e la ruggine cit., pp. 143-146; per una analisi dettagliata del database vedi S. SANTIN, I percorsi dei lavoratori delle Smalterie di Bassano dopo la crisi: i dati INPS (1975-1997), tesi di laurea, Università Ca’ Foscari Venezia, Facoltà di economia, a.a. 2000-2001, rel. G. Favero. 

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