[1] Come ricorda nella sua Prefazione Gina Fasoli, coordinatrice scientifica dell’opera. Cfr. Storia di Bassano, Bassano del Grappa, Comitato per la Storia di Bassano, 1980, p. XI.  

[2]  G. BERTI, Otto e Novecento, in Storia di Bassano cit., pp. 117-188. Alla Caduta del fascismo e la Resistenza l’autore dedica le ultime tre pagine, pp. 184-186.  

[3] G. BERTI, Storia di Bassano, Padova, Il Poligrafo, 1993, pp. 184-204.  

[4]  M. ZANIN, Ritorno alla vita. Storia di Bassano dal rastrellamento del Grappa alle prime amministrative (ottobre 1944-aprile 1946), Bassano del Grappa, Comitato per la storia di Bassano, 2003; G. FAVERO, Amministrare lo sviluppo. Bassano del Grappa, 1945-1980, Bassano del Grappa, Comitato per la storia di Bassano, 2007.  

[5]  Il non expedit, consigliato nel 1874 e divenuto divieto nel 1886, “attenuato” a discrezione dei vescovi in occasione di alcune consultazioni elettorali (1904, 1905, 1909 e nel 1913 con il patto Gentiloni), fu tolto definitivamente nel 1919.  

[6]  BERTI, Storia cit., p. 184.  

[7]  Si sottolinea come la scelta di nominare come sindaco, nelle giunte ciellenistiche personaggi del periodo prefascista, espresse cioè dai CLN provinciali e comunali, fra la Liberazione e le prime elezioni amministrative del 1946, fosse comune: si pensi soltanto al sindaco di Vicenza, Luigi Faccio, il quale fu rieletto sindaco dopo le elezioni comunali del 1946 e rimase in carica fino al 10 marzo del 1948, quando aveva lasciato la carica al democristiano Giuseppe Zampieri, in seguito alle ripercussioni locali della scissione del PSIUP, a fronte delle critiche e delle dimissioni di due assessori saragattiani. Cfr. M. FIORAVANZO, Élites e generazioni politiche. Democristiani socialisti e comunisti veneti (1945-62), Milano, F. Angeli, 2003, pp. 193 - 194.  

[8]  Sulla giunta CLN di Bassano e sul suo scioglimento, cfr. BERTI, Storia cit., p. 184; FAVERO, Amministrare lo sviluppo cit., pp. 31-34 e ZANIN, Ritorno alla vita cit., pp. 153-161.

[9]  ZANIN, Ritorno alla vita cit., pp. 26, 113-134. Al riguardo, cfr. anche BERTI, Storia cit., pp. 168-183.

[10]  CITTÀ DI BASSANO, Relazione dell’Amministrazione Comunale, aprile 1946- aprile 1951, Bassano del Grappa, Minchio, 1951, p. 6. Il riconoscimento fu consegnato il 29 settembre 1946 dal sottosegretario alla Difesa, on. Chatrian.  

[11] ZANIN, Ritorno alla vita cit., pp. 120, 129-132.  

[12]  ZANIN, Ritorno alla vita cit., pp. 193-197 e, sull’epurazione, p. 161. Per la citazione, cfr. p. 195. Sul complesso problema dell’epurazione in Italia, cfr. H. WOLLER, I conti con il fascismo: l’epurazione in Italia 1943-1948, Bologna, Il mulino, 2008 (I ed. tedesca 1996).  

[13]  G. ROVERATO, L’industria nel Veneto: storia economica di un “caso” regionale, Padova, Esedra, 1996, pp. 271-272; M. FIORAVANZO, La classe politica veneta e le prospettive di sviluppo (1945-1965), in Il modello veneto fra storia e futuro, a cura di O. Longo, F. Favotto, G. Roverato, Padova, Il Poligrafo, 2008, pp. 73-93.    

[14]  FAVERO, Amministrare lo sviluppo cit., pp. 15 segg; Società e politica nelle aree di piccola impresa. Il caso di Bassano, a cura di A. Bagnasco e C. Trigilia, Venezia, Arsenale, 1984, p. 94.

[15] Sul tema, Società e politica nelle aree di piccola impresa cit., pp. 56-62. 

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