[4] Non particolarmente abbondante è la bibliografia su Bassano, tra tardo Settecento ed ininizio Ottocento: per gli aspetti iconografici, si veda Napoleone a Bassano: iconografia e testimonianze dal 1796 al 1813, catalogo della mostra, a cura di R. Del Sal e M. Guderzo, Bassano del Grappa, Editrice artistica Bassano, 1997. Per quanto riguarda le trasformazioni di quel periodo, si segnala anche la tesi di laurea di B. TESSAROLO, Per una storia urbanistica di Bassano. Gli interventi pubblici nella seconda metà del Settecento, tesi di laurea, Università degli studi di Padova, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 1980-1981, rel. L. Puppi.  

[5] Si veda Bassano, atlante storico cit., p. 25.  

[6]  Si veda, in proposito, Bassano 1877-1954, immagini di/per una città, a cura del Laboratorio di ricerca n. 8 (C. ABATE e altri), s. l., s. e., 1983, in particolare alle pp. 27-32 del testo di C. ABATE, Bassano Veneto: una città che cambia.  

[7] Cfr. G. BONI, Vecchie mura, «Ateneo Veneto», IX (1885), pp. 239-253.  

[8]  BONI, Vecchie mura cit., p.249. Nato nel 1859, Boni verrà nominato segretario della Regia Calcografia nel 1888, diventa l’anno successivo ispettore dei monumenti presso la Direzione generale delle Antichità e Belle Arti. A partire dal 1895 è direttore dell’Ufficio Regionale dei Monumenti di Roma e dal 1898 coordina gli scavi nel Foro Romano.  

[9]  Cfr. Bassano, Bergamo, Istituto italiano di arti grafiche, 1910; una seconda edizione vede la luce nel 1931, con un ancor più ricco corredo di illustrazioni (da 160 e 169) e con un nuovo titolo, Bassano del Grappa, che registra il mutamento avvenuto nel 1928. La nuova edizione esce come volume n. 59 della fortunata serie curata da Corrado Ricci.  

[10] In Bassano cit., p. 33.

[11]  Oltre alla collana “Italia artistica”, di cui abbiamo detto, la città può vantare altre significative nomination: nel 1904, le viene dedicato il fascicolo Bassano, n. 184 della fortunata serie “Le cento città d’Italia illustrate”, pubblicata a Milano dall’editore Sonzogno. Nel primo dopoguerra e con ben altri mezzi, lo stesso editore pubblica una nuova serie ove compare nel 1924 il fascicolo intitolato, Bassano e il Monte Grappa, a cura di Guido Vincenzoni. E’ il n.18 di una lunga sequenza che, tra il 1924 e il 1929, giungerà fino al n. 299; 300 con l’extra-territoriale Vaticano, inserito d’urgenza dopo la firma dei Patti Lateranensi. 

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