[10]   G. Cappelletti, Storia della Repubblica di Venezia, Torino 1860, vol. 3, pp. 408-411. Le "bocche di leone" servivano a raccogliere le denunce segrete, soprattutto su chi avesse occultato illeciti vantaggi o avesse attentato alla sicurezza dello Stato, destinate al Consiglio dei X e agli Inquisitori di Stato (istituiti nel 1539).

[11]   L'ordine corretto è il seguente: Andrea Calbo, da ottobre 1444 a ottobre 1445; Benedetto Erizzo, da ottobre 1445 a novembre 1446, ma lo scudo dell'Erizzo precede quello del Calbo.

[12]   Sono stati illustrati in O. Bullato, Stemmi dei podestà veneziani a Marostica, in Marostica. Profilo istituzionale di un centro urbano nell'età della Serenissima, Vicenza 2004, pp. 585-616.

[13]   Le norme sulla forma dello scudo sannitico sono state fissate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28. 01.2011.

[14]   Lo scudo francese antico tuttavia è caratterizzato da una più accentuata appuntatura, tanto da sembrare triangolare. Si possono vedere alcuni esempi in G. Bascapè – M. Del Piazzo, Insegne e Simboli. Araldica pubblica e privata, medievale e moderna, Roma 1983, la riproduzione di tavolette dalla Biccherna, a p. 24 e 500-503; dello Stemmario fiorentino, Mss n.471, a p. 155; dello Stemmario della Biblioteca Trivulziana, cod. 1390, a p. 226; e del Codice Cremosano, a p. 259.

[15]   Può essere un esempio il "Libro de arme" di Antonio Zantani, 1563, Archivio di Stato di Venezia, Miscellanea codici, serie IV, n. 1.

[16]   Per la storia e il linguaggio dell'araldica facciamo riferimento a G. Bascapè – M. Del Piazzo, Insegne e Simboli…; G. di Crollalanza, Enciclopedia Araldico-Cavalleresca, Pisa 1878; P. Guelfi Camajani, Dizionario Araldico, Milano 1940. Si veda anche in internet http://www.treccani.it/ enciclopedia/araldica_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)

Questo sito usa cookies per il proprio funzionamento (leggi qui...)