Gian Maria Varanini

Maria Albina Federico

Giampietro Berti

Giuliana Ericani

Renata Del Sal

Donata M. Grandesso

Maria Luigia De Gregorio Giovanni Marcadella

Giambattista Vinco da Sesso

Giambattista Vinco da Sesso

Alessandra Magro

Carlo Presotto

Franco Scarmoncin e Lucia Verenini

Renzo Stevan e Eugenio Rigoni

1945

Non è sufficiente una riunione fra “vecchi” combattenti e giovani delle nuove generazioni, per far capire le ansie e gli incubi provati da coloro che hanno partecipato, personalmente, agli avvenimenti accaduti prima della fine dell’ultimo conflitto mondiale. Non è facile creare il clima che i bassanesi hanno respirato in quei momenti quando, eseguire anche le cose più elementari era pericoloso e molte volte “proibito”. Basti solamente ricordare alcuni divieti “assoluti” imposti all’agire quotidiano: erano vietati gli assembramenti di più persone, pare (se ricordo bene) che un gruppo di oltre tre individui fosse ritenuto assembramento; dopo una certa ora era tassativamente proibito uscire di casa; al calare del sole non si poteva tenere aperta una finestra dalla quale trasparisse una luce. Naturalmente la città era immersa nel buio totale e coloro che erano autorizzati ad uscire di casa, solamente per motivi di lavoro, si dovevano munire di speciali lastrine metalliche fosforescenti, così da non scontrarsi. Gli automezzi con permesso di circolazione erano forniti di speciali fari, a feritoia, in modo da essere identificati da una distanza di sicurezza. Tutte le strade venivano costantemente pattugliate da gruppi di armati, che potevano impunemente arrestare chicchessia con una semplice intimazione di “alt”, solo successivamente avveniva il controllo. Durante le ore notturne il rombare di un motore d’aereo, che volava molto alto sulla città (Pippo), accresceva in ognuno il terrore della minaccia vicina; chi dormiva veniva svegliato dal passo cadenzato delle pattuglie che infondeva il timore di non essere “in regola”, c’era sempre il pericolo di una loro “visita” inaspettata. Queste avevano lo scopo di controllare, oltre le luci, anche persone eventualmente non autorizzate a risiedere, depositi di armi o materiale di propaganda. Per motivare le visite era sufficiente una semplice delazione di qualcuno che aveva, sicuramente, il proprio tornaconto. La popolazione era allo stremo delle forze: già dal gennaio 1940 c’erano state varie restrizioni sul consumo di generi alimentari; il pane fu tesserato dal settembre 1941 ed il vestiario poco dopo. I più importanti alberghi cittadini erano stati requisiti dai comandi tedeschi; così i collegi Gasparotto e Sacro Cuore, mentre il Graziani era stato occupato da parte del ministero dell’Aeronautica della Repubblica Sociale Italiana; inoltre erano state confiscate le più lussuose ville del circondario. Tutti questi uffici erano, naturalmente, protetti notte e giorno dagli eventuali assalti partigiani, per cui ronde fasciste e tedesche battevano costantemente le vie della città e del circondario rendendo quasi impossibile spostarsi senza essere controllati. Così Bassano viveva da mesi, causando in tutti una continua tensione, tanto da temere di gridare o di parlare a voce alta. In questa atmosfera maturarono gli eventi che avrebbero portato al 29 aprile 1945, giorno della liberazione della nostra città che, ritengo, sia stato per Bassano il giorno più lungo. Le incursioni aeree avvenute nel mese di aprile (nei giorni 5, 13, 23, 24, 28) avevano lo scopo di cacciare da Bassano le truppe tedesche, pena (così trasmetteva la stessa radio Londra) un bombardamento a tappeto che avrebbe raso al suolo la città. Tutti coloro che ne avevano avuto la possibilità (la maggior parte dei bassanesi) se ne erano andati altrove per timore, appunto, di questo “sterminio” che sarebbe dovuto venire dall’alto. Gli ultimi due bombardamenti erano stati particolarmente furiosi. Le notizie che, nonostante i divieti “trapelano” da Radio Londra, davano l’esercito americano in avvicinamento. I rimasti in città erano rintanati nei rifugi del Margnan, di via Gamba, di monte Crocetta e in tutti gli altri ricavati dagli scantinati delle case. Il giorno 29, dopo due azioni a vuoto, salta il ponte Vecchio, nel tentativo, da parte tedesca, di rallentare l’avanzata angloamericana. Il centro storico diventa, così, teatro di battaglia fra i partigiani che tentano di scacciare le truppe tedesche e queste che non vogliono lasciare il campo tanto facilmente (fig.1).

1PonteVecchio

1. Il Ponte Vecchio fatto saltare dai tedeschi. Il 29 aprile 1945, dopo due azioni a vuoto, i tedeschi fanno saltare completamente il ponte Vecchio, nel tentativo di rallentare l’avanzata angloamericana. Il ponte era stato gravemente danneggiato dall'azione dei partigiani.

Le ultime ore di dominazione nazi-fascista scorrono lentamente ed in mezzo ad una sempre più crescente tensione. Le incursioni aeree, via via più micidiali (una pubblicazione del 1946 elenca anche il giorno 29 come giorno di bombardamenti, ma io non lo ricordo), avevano arrecato non pochi danni alle nostre abitazioni. Basti controllare i conteggi eseguiti, a guerra finita, che riportavano, per le sole abitazioni civili, dei numeri veramente spaventosi: a settanta ammontavano gli edifici completamente distrutti, il doppio erano quelli gravemente danneggiati, resi quindi inagibili, mentre 360 erano le abitazioni lesionate leggermente. Tanto per dare una misura del “leggermente” si può dire che si trattava di crepe sui muri che non garantivano l’assoluta staticità dell’immobile o della caduta di soffitti che, per chi abitava all’ultimo piano, significava dormire alla luce delle stelle. Quel ventinove aprile resta dunque il giorno più lungo della storia della nostra città. I bassanesi attendevano in un’ansia spasmodica il rombare dei bombardieri che avrebbero dovuto procedere al temuto bombardamento a tappeto, nel caso che le truppe tedesche non avessero lasciato il territorio cittadino. Nella riva destra del Brenta gli ultimi avvenimenti di quel giorno furono vissuti intensamente dai testimoni che così li raccontano. «Verso le 10 del mattino si odono spari di armi non conosciute: dicono che sono i carri armati americani che hanno aperto il fuoco su Bassano da Marostica. Molti soldati tedeschi attraversano velocemente il ponte Vecchio per raggiungere la riva sinistra e quindi proseguire verso nord: finalmente, anche per loro, la guerra è finita e vanno verso casa. Alle ore dieci e mezza precise, si ode una grande deflagrazione: i tedeschi avevano fatto saltare definitivamente il ponte Vecchio, nell’intento di arrestare l’avanzata americana. Poco dopo alcuni americani si fermano all’Istituto Scalabrini dove trovano tre chierici di Boston che li informano sulla situazione. Notizia importante è il ritiro dei tedeschi dalla riva destra e la loro fuga verso nord. Bassano così viene risparmiata dal tanto temuto bombardamento. Un piccolo gruppo di fascisti, armati di mitra e moschetto, sparano verso i carri armati americani che si erano fermati in Angarano all’inizio del ponte reso intransitabile; in quell’occasione viene ucciso il capitano americano Mc Donald. I carristi rispondono a cannonate e colpiscono le prime abitazioni della riva sinistra del Brenta (via Ferracina, via Gamba ecc.) che vengono seriamente danneggiate. Verso le 17 i partigiani riescono a disarmare i fascisti annidati in quelle case e così le cannonate terminano». In centro storico quegli avvenimenti furono vissuti in maniera ancor più drammatica. Particolarmente quella domenica 29 aprile la tensione era al massimo. Gli allarmi aerei, che si susseguivano a breve distanza, non permettevano di uscire all’aperto, era permesso solamente al personale di servizio. Colpi di fucile venivano sparati dalle finestre delle vie contro i tedeschi che vi transitavano e loro rispondevano al fuoco con fucili e bombe a mano. Un gruppo di soldati aveva sfondato le porte del bar Centrale e recuperato alcune bottiglie di liquore. Tutti si dirigevano verso viale delle Fosse per poi proseguire lungo la Valsugana. Da via Matteotti dunque si stava con le orecchie tese sempre temendo l’arrivo dello stormo di bombardieri che avrebbe dovuto radere al suolo la città. Gli aerei non arrivavano, ma nelle vie del centro si combatteva casa per casa. Lentamente gli scoppi della fucileria si diradarono e seguì un improvviso, angosciante, silenzio che mise tutti in un doloroso stato d’ansia. Intorno alle ore venti quel lungo, pauroso, silenzio fu interrotto da un indecifrabile brusio che si faceva udire, in modo sempre più distinto: chiassose voci di uomini e scalpiccii di passi. Un numeroso gruppo di persone scendeva la via Matteotti dirigendosi verso piazza del Popolo (ora Libertà). Bassano era libera dalle truppe di occupazione. Molto più tardi, quella sera, la gente andò a letto con uno stato d’animo prima mai vissuto. I materassi di foglie di pannocchie di grano turco non pungevano e non facevano rumore all’atto di muoverti nel sonno; gli scuri delle finestre rimasero volutamente spalancati, incuranti dei rumori che salivano dalla strada; ogni rombo d’aereo non impensieriva: tanto Pippo, quel temuto ricognitore inglese, che tutte le notti ci svegliava nel sonno, non sarebbe passato più; i passi cadenzati nella strada non ti svegliavano da sonni tranquilli; la sirena non avrebbe mai più suonato, i fuochi nel camino potevano rimanere accesi; l’aria era più leggera e trasparente. Era “scoppiata” la pace. I primi mesi del 1945 sono quelli della fine della guerra e del regime. Bassano, che non aveva mai visto al suo interno azioni di lotta, dando talora l’impressione di essere dalla parte del regime, rivela invece una fierezza ed un atteggiamento di avversione all’occupante che, prima in forma clandestina e poi in modo aperto, si era trasformata in ribellione. Da come appare anche dal preambolo a queste note, è da ricordare che, visti i numerosi uffici qui dislocati dal Regime, ogni movimento sospetto era immediatamente controllato e soppresso dal rigoroso controllo delle Brigate nere e delle SS. Ciononostante già nella primavera del 1943 molte scritte (con il catrame) sui muri della città avevano allertato le autorità; le scritte, infatti, effettuate durante la notte, manifestavano chiaramente l’intolleranza del popolo bassanese contro la guerra, il regime fascista e l’alleanza con i tedeschi. Il fatto provocò una indagine accurata da parte del Questore e del Prefetto di Vicenza, che non portò, fortunatamente, a nessun risultato dato che quei “writers” ante litteram non furono individuati. Anche tutte le strade di Bassano erano state disseminate di manifestini di tenore anti nazi-fascista. È dopo l’8 settembre 1943 che la città si predispone a resistere in modo efficace contro ogni sopruso, sfidando il rigido controllo delle autorità; la Resistenza si organizza interessando e coinvolgendo tutti gli strati sociali della popolazione. I primi gruppi si formano nelle montagne e cominciano le prime azioni di sabotaggio, le prime scaramucce. Tra la città e la montagna si infittisce una rete di messaggi e di spostamenti di vettovaglie, armi e vestiario che trovano, in Alfeo Guadagnin, un infaticabile organizzatore. Approfittando delle tradizionali gite domenicali di giovani fidati a Campo Solagna, Colli Alti, Campo Croce ed in tutte le montagne vicine, venivano riforniti i partigiani che, in quei colli, si stavano organizzando; erano affidate a questi gitanti domenicali persino le letterine delle mamme con le inevitabili raccomandazioni e informazioni ai figli. Alcuni di questi, come Alfeo Guadagnin, pagarono la loro attività con la tortura, le manganellate ed anche con la vita. Tutto questo finì il 29 aprile 1945. Terminava una pagina di storia, ne iniziava un’altra. Quest’ultima fatta di impegno, di sacrifici, di ricerca, di pacificazione, di accoglienza dei prigionieri di guerra che tornavano e di ricostruzione (fig.2).

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2. Arrivo dei carri armati americani in Piazza Libertà. È “scoppiata” la pace. I primi mesi del 1945 sono quelli della fine della guerra, del regime e del rientro dei militari internati nei campi di concentramento.

Dopo tale doverosa premessa, iniziamo il diario degli eventi accaduti nella nostra città, a guerra finita. Il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) governava sotto la direzione dell’amministrazione militare alleata, guidata prima dal capitano Stevens e poi dal capitano Chambers. Primo Silvestri, in merito all’amministrazione alleata, dichiarò: «La loro presenza era una garanzia di legittimità nel periodo di transizione verso un regime democratico». Il 30 aprile il CLN di Bassano, installatosi nella sede municipale (Luigi Di Gallo per la DC, Carlo Manfrè per il PSI e Andrea Passuello per il PCI) inneggia alla Liberazione della città, invita la popolazione a non turbare l’ordine pubblico con atti inconsulti e procede a nominare il primo sindaco di Bassano nella persona dell’avvocato Antonio Gasparotto, che era già stato sindaco di Bassano dall’aprile del 1921 al gennaio 1923, quasi a sottolineare la ripresa democratica dopo un ventennio di dittatura. Dichiarato decaduto Rolando Stecchini dalla carica di Commissario prefettizio dal 1° maggio 1945, al nuovo sindaco viene affiancata la Giunta municipale formata da Ferruccio Pozzato e Federico Viscidi per la DC; Valerio Sonda e Geremia Zilio per il PSI; Antonio Salvalaggio per il PCI; Emilio Toselli per il PLI, ai quali vengono aggiunti Giovanni Bizzotto in rappresentanza della DC e Antonio Campagnolo per il PCI portando, così, il numero degli assessori ad otto. Questo direttivo durò fino al 24 luglio 1945. Il 21 luglio Primo Silvestri fonda la sezione bassanese del Partito d’Azione, inesistente prima nella nostra città. Il 24 luglio 1945 il sindaco Gasparotto viene sostituito da Primo Silvestri, esponente del Partito d’Azione. Questa giunta comprende un rappresentante di ciascun partito presente nel CLN; tra di essi ci sono Rodolfo Bernucci per il partito Liberale, Giambattista Zonta per il PCI, Viscidi per la DC e Zilio per il PSI. I cambiamenti dei rappresentanti politici nella giunta sono oggetto di polemiche, espresse attraverso la stampa locale derivanti dalle differenti posizioni politiche. Il 2 settembre 1945 nasce il giornale «La voce del Brenta» settimanale indipendente di Bassano del Grappa e Mandamento. Il 26 settembre 1945 si commemora il primo anniversario dell'eccidio di Bassano (fig.3).

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3. Prima commemorazione dell’eccidio di Viale dei Martiri, 26 settembre 1945. Celebra la Messa padre Odone Nicolini che ha confortato gli impiccati sul camion della morte.


1946

Il 28 febbraio la salma della beata Giovanna Maria Bonomo viene solennemente trasferita dal tempio di San Francesco nella sua cappella, appositamente costruita, nella chiesa della Madonna della Misericordia in Borgo Leon, ora via Beata Giovanna. Il 24 marzo 1946 le elezioni amministrative chiariscono definitivamente l’orientamento politico della città di Bassano. Su 13.525 votanti si registra la schiacciante vittoria della Democrazia Cristiana con 8.358 voti che sono, per la totalità, voti di preferenza per Giovanni Cosma che diventa, naturalmente, sindaco. Il sindaco Cosma, direttore della sede della Banca Cattolica del Veneto di Bassano, si dimette dopo pochi mesi per motivi di lavoro, era stato comunque contestato dalle opposizioni perché iscritto al PNF (Partito Nazionale Fascista), ma non alla RSI (Repubblica Sociale Italiana) e il 10 settembre è sostituito da Giovanni Bottecchia. La nuova giunta è composta da Francesco Azzalin, Federico Viscidi, Achille Marzarotto, Orazio Nardini, più Giovanni Bettiati e Achille Pallaro come assessori supplenti. A questi amministratori si presenta immediatamente una serie di gravosi problemi da risolvere considerando che il conflitto appena finito aveva causato, oltre alla distruzione dei due ponti sul Brenta (collegamenti indispensabili per la vita economica della città), danni agli edifici pubblici: museo, macello, asilo d’infanzia, scuole Mazzini, scuola di Avviamento, liceo classico, immobili del Municipio. Ci sono da riparare, inoltre, danni gravi al tempio Ossario, meno gravi alle chiese di San Francesco e San Giovanni, più gli edifici privati. Gli stabilimenti industriali distrutti sono la Ciclomeccanica di via Colomba e il Calzaturificio Marchetti; danni gravi ebbero gli opifici Stella e Balestra; in modo minore l’azienda Giesse e il calzaturificio Pallaro. Il 2 giugno 1946 ha luogo a Bassano il referendum istituzionale. Vince la Repubblica. Il 3 luglio Bassano è sede di tappa del 29° giro ciclistico d’Italia che viene vinta, dopo 180 chilometri di fuga solitaria, da Fausto Coppi. Al giro partecipa la squadra, tutta bassanese, della Wilier Triestina capeggiata da Giordano Cottur. Il 26 settembre, commemorazione dell’anniversario dei Martiri della Libertà, le salme di 50 martiri, raccolte nella chiesa di Santa Maria in Colle, vengono traslate nella tomba monumentale appositamente costruita nel cimitero di Santa Croce (fig.4).

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4. Translazione delle salme di 50 martiri raccolte nella chiesa di Santa Maria in Colle al cimitero di Santa Croce. Il 26 settembre 1946, anniversario dell’eccidio, le salme di 50 martiri vengono traslate nella tomba monumentale appositamente costruita nel cimitero di Santa Croce.

Il 29 settembre 1946, il sottosegretario alla difesa generale Chatrian, già comandante del battaglione alpino “Bassano”, in una cerimonia pubblica avvenuta di fronte alla chiesa di San Giovanni in piazza Libertà, decora il gonfalone della città di Bassano con medaglia d’oro al valore militare con la motivazione, a firma dell’allora presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi, che si può leggere nella lapide affissa nella parete nord della chiesa di San Francesco in piazza Garibaldi (fig.5).

5SindacoBottecchia

5. Il sottosegretario alla Difesa Chatrian decora il gonfalone di Bassano con la medaglia d’oro alla presenza del Sindaco Giovanni Bottecchia. L'on. Chatrian, in una cerimonia pubblica in piazza Libertà, decora il gonfalone della città di Bassano con medaglia d’oro al valore militare. La motivazione, a firma dell’allora presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi, è riportata nella lapide affissa alla parete della chiesa di San Francesco.


1947

Il 14 febbraio muore mons. Angelo Dalla Paola: era nato a Bonaldo (VR) il 26 dicembre 1890 ed era stato arciprete abate mitrato di Bassano dal 18 settembre 1926. Particolarmente dopo l’8 settembre 1943 aveva avuto una parte attiva nella lotta contro i soprusi del regime fascista e degli invasori tedeschi, appoggiando validamente don Ferdinando Dal Maso, allora cappellano di Santa Maria in Colle, che dal pulpito del Duomo denunciava gli attentati alla libertà. Il 16 febbraio riprende la festosa tradizione del Carnevale bassanese con il veglione della Palanca e la sfilata dei carri mascherati. Il 27 aprile il consiglio comunale di Bassano, in base al privilegio del giuspatronato (che cesserà per decisione del Consiglio comunale cinque anni dopo), segnala alle superiori autorità ecclesiastiche (vescovo di Vicenza) il nominativo di don Egidio Antonio Negrin (fig.6),

6MonsEgidioNegrin

6. Mons. Egidio Negrin nuovo arciprete di Bassano. Il 27 aprile 1947 il consiglio comunale di Bassano, in base al privilegio del giuspatronato, segnala alle superiori autorità ecclesiastiche il nominativo del nuovo Arciprete. La sua presenza pastorale sarà ricordata a lungo.

nato a Santa Maria di Camisano il 4 aprile 1907, come persona gradita alla comunità bassanese quale nuovo arciprete abate di Santa Maria in Colle, al posto di mons. Dalla Paola improvvisamente deceduto nel febbraio precedente. Il 16 luglio apre la nuova sede della Pretura di Bassano in Palazzo Pretorio (piazzetta Alfeo Guadagnin). Il 3 agosto i signori Brunelli, ingegnere capo del Genio Civile di Bologna, e Cassinis ingegnere capo del Genio Civile di Vicenza, presenziano all’inaugurazione del ricostruito ponte della Vittoria (lunghezza m. 150, 61). Il 10 settembre presso l’Istituto Scalabrini viene consacrata la chiesa, nel 60° anniversario della fondazione dell’ordine. Domenica 14 settembre, viene inaugurato il monumento dedicato a San Giovanni Bosco, eseguito dallo scultore vicentino Americo Caldana, su iniziativa di alcuni ex allievi frequentanti il Patronato San Giuseppe. La statua, alta m. 2,70 in marmo bianco, si staglia nitida su uno sfondo di marmo rosso Asiago. Il Patronato, ora Centro Giovanile, nel quale si è formata buona parte della classe dirigente della città, è ancora un punto di riferimento per la formazione della gioventù bassanese. Il 18 dicembre, prima dell’inaugurazione ufficiale che avverrà il 15 novembre, si tiene la prima udienza penale nel ristrutturato Tribunale di Bassano, riaperto per l’impegno profuso dall’onorevole Achille Marzarotto. 

1948  

7 gennaio: il «Gazzettino» promuove un referendum fra i cittadini bassanesi per conoscere il loro parere sul mantenimento, in piazza Libertà, della chiesa di San Giovanni o piuttosto la costruzione di un palazzo di una ditta torinese. La domanda del referendum era così formulata: «Siete favorevoli alla demolizione della chiesa di San Giovanni perché sorga sulla sua area un palazzo moderno?» La maggioranza opta per il mantenimento della chiesa. Un particolare curioso è che, fra le schede votate, ne compare una con un grande NO firmata Don Luigi Larber domiciliato in Paradiso: era uno scherzoso omaggio all’ultimo della famiglia Larber (gli sopravvivrà solamente la sorella Maria Petronilla), curato della chiesa di San Giovanni morto nel 1933 e molto amato dai bassanesi. A favore della conservazione dell’edificio sacro interviene, con un articolo sul «Gazzettino» dell’8 gennaio, l’ultimo erede dell’architetto Giovanni Miazzi, artefice del progetto della grande facciata sull’attuale piazza Libertà. Viene piantato, il 15 gennaio, il primo palo per la ricostruzione del ponte Vecchio distrutto durante il recente conflitto mondiale. Il 18 aprile si tengono le elezioni politiche. Il 29 maggio la squadra ciclistica dell’industria locale Wilier Triestina, che vanta, tra gli altri, i corridori Giordano Cottur e Fiorenzo Magni, conquista la vittoria di squadra al 31° giro d’Italia. Il 12 giugno entra in funzione, in via Marinali, il cinema estivo, di consistente capienza, che occupa la sede della vecchia villa Compostella-Michiel bombardata nell’aprile 1945. Domenica 3 ottobre, dopo la messa al campo sportivo, gli alpini, arrivati a Bassano per l’adunata nazionale, si recano in folla al vecchio Ponte, ora dedicato a loro, per la sua inaugurazione ufficiale. Il vescovo di Vicenza Carlo Zinato benedice l’opera alla presenza del presidente del Senato Jvanoe Bonomi che, nella veste anche di presidente nazionale dell’ANA e del comitato per la costruzione del vecchio ponte, lo “battezza” con una bottiglia di grappa (fig.7).

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7. Inaugurazione del ricostruito Ponte degli Alpini alla presenza di Alcide De Gasperi, di Ivanoe Bonomi, dell’ambasciatore USA a Roma e dei rappresentanti degli eserciti francese ed inglese. Domenica 3 ottobre 1948, il vescovo di Vicenza Carlo Zinato benedice il ponte alla presenza del presidente del Senato Ivanoe Bonomi che, quale presidente nazionale dell’ANA e del comitato per la ricostruzione, lo “battezza” con una bottiglia di grappa.

Sono presenti il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, l’ambasciatore degli USA a Roma e rappresentanti degli eserciti francese ed inglese. Oltre all’impegno profuso dagli Alpini per la ricostruzione del “loro” ponte, importante e decisivo è stato l’apporto dell’on. Achille Marzarotto, che si era adoperato a livello ministeriale per il finanziamento dell’opera. Lunedì mattina 15 novembre, alle ore 11, ha luogo l’inaugurazione ufficiale della nuova sede del ripristinato Tribunale Civile e Penale della nostra città. Alla cerimonia sono presenti l’on. Grassi, ministro di Grazia e Giustizia, il primo presidente ed il procuratore generale della Corte d’Appello di Venezia, i presidenti e procuratori generali della Repubblica dei tribunali di Padova, Treviso, Belluno, Vicenza e Trento. Fa gli onori di casa il sindaco di Bassano Giovanni Bottecchia. Il dr. Antonibon, nella veste di decano dell’ordine degli avvocati, elenca tutte le cause portate a termine nel breve lasso di tempo che va dall’inizio dei lavori di ristrutturazione all’inaugurazione del Tribunale. Egli, inoltre, aveva titolo per fare gli onori di casa, in quanto il palazzo, sede del tribunale, era appartenuto alla sua famiglia. L’8 settembre viene restaurata la chiesa di San Bonaventura in viale delle Fosse, sorta per iniziativa dei padri francescani riformati di Asolo nel 1604. Degne di nota le due vetrate realizzate su disegno del Luigi Bizzotto di Rossano.  

1949  

In quest’anno scompare la vecchia, gloriosa osteria alla Colomba, nella via omonima, per lasciar posto alla nuova sede dell’industria di biciclette Wilier Triestina. Il 15 febbraio nasce l’Unione Velocipedistica Angarano che darà vita a grandi manifestazioni ciclistiche, prima fra tutte il trofeo De Gasperi. Il 25 luglio viene inaugurato il nuovo Viale Pecori-Giraldi che unisce viale Diaz con viale Vicenza (fig.8).

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8. Il nuovo viale Pecori Giraldi che unisce viale Diaz con viale Vicenza. Il 25 luglio 1949 viene inaugurato il nuovo Viale Pecori-Giraldi che sostituisce il passaggio alla strettoia della Santissima Trinità.

Nel corso dell’anno il ceramista Luigi Zortea, apprezzato artista e amico di Gio Ponti, porta a termine i quattro pannelli in terraglia bianca rappresentanti gli elementi terra, fuoco, aria e acqua, che andranno a decorare le pareti delle scale del teatro Astra di Bassano. Le foto delle importanti ceramiche saranno pubblicate sulla rivista d’arte «Domus» diretta dallo stesso Ponti. Il 10 dicembre viene inaugurato il nuovo cinema-teatro Astra, manderà così in pensione il vecchio teatro Sociale, inaugurato il 15 settembre 1811. La costruzione nasce da un progetto dell’architetto Francesco Bonfanti, che mantiene dell’originario edificio solamente il palcoscenico e la facciata verso viale dei Martiri, opera dell’architetto bassanese Bauto.  

1950

Il 2 gennaio viene aperto al pubblico l’eremo di San Bovo, in località Privà, frutto del lavoro di Pietro Bonato (Piero Brìtola) impegnato al recupero di questo piccolo eremo che, durante l’ultimo conflitto mondiale, ha subito notevoli danni fino alla sua quasi completa distruzione. Negli anni successivi ci saranno altri numerosi interventi volti al ripristino totale di questo antico eremitaggio. Il 2 aprile l’Istituto Autonomo Case Popolari inaugura una serie di alloggi in via Chini. In primavera si tiene la festa del narciso nei prati di Campo Solagna e Campo Croce con la premiazione del più bel mazzo di narcisi e la migliore composizione figurativa. Queste composizioni erano costituite da leggeri pannelli di legno compensato o faesite preventivamente forati così che, infilandovi vari fiori, venivano composte figure di ambiente montanaro. Nel cortile dell’ospedale civile si inaugura il monumento alla Madonna opera dello scultore Danilo Andreose. In quest’anno, a Bassano, gli abbonati al telefono sono 900. Con un concerto dell’organista Sandro Dalla Libera, per celebrare solennemente l’Anno Santo, in coincidenza con il bicentenario della morte di Johann Sebastian Bach, viene inaugurato, nella chiesa di San Francesco, l’organo fabbricato da Rodolfo Guerrini. Il primo ottobre 15.000 alpini si ritrovano a Bassano per inaugurare la restaurata chiesetta di San Donato, a loro dedicata, il museo storico e la taverna degli alpini al ponte Vecchio. In via Verci, dove sorgeva il palazzo Negri, seriamente danneggiato dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale, viene inaugurato il palazzo Bellavista, quello che i bassanesi chiameranno “grattacielo” per la sua altezza rispetto alle altre case di Bassano.  

1951

Nei giorni 28 e 29 maggio si tengono a Bassano le elezioni comunali e provinciali. I partiti, in Consiglio Comunale, sono così rappresentati: 2 seggi al PCI, 2 al PSI, 3 al PSDI di Saragat, 20 alla DC, 1 ai liberali e 2 alla lista comunale San Bassiano indipendente. Il giorno 23 giugno viene eletto sindaco il Quirino Borin con una giunta composta da Bassiano Minchio (finanze e tasse), Cristiano Zanin (pubblica sicurezza, commercio e trasporti), Achille Marzarotto (lavori pubblici) e Pietro Roversi (istruzione) assessori effettivi, Piero Calmonte (assistenza) e Giovanni Cosma (servizi demografici e gestione del personale) supplenti. Radio Venezia trasmette (11 febbraio) la commedia in dialetto veneziano della nostra concittadina, la giornalista Nietta Zanetti, dal titolo Un povero sior. Altre commedie di Nietta Quel silenzio aveva na voçe e Rose rosse saranno trasmesse alla fine dello stesso anno. Nella parrocchia di Santissima Trinità, a fine agosto, viene inaugurata una nuova campana di 614 Kg. In essa vi sono scolpite tre immagini: la Madonna Assunta, santa Maria Goretti, san Domenico Savio oltre al Crocefisso. Le cronache danno notizia di una nuova “bella” casa costruita in via Bellavitis dove c’era un cortile, sporco ricettacolo di immondizie. Un elegante negozio di mobili avrà, al piano superiore, alcuni appartamenti signorili. Il 24 maggio (data forse scelta per la coincidenza dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1915) viene inaugurata una lapide dedicata ai caduti in prigionia nel periodo 1940-45. La lapide è posta a lato dell’ara ai caduti in piazza Garibaldi, nel muro nord della chiesa di San Francesco. Come risulta da una relazione del Comune, molti sono i lavori effettuati a Bassano nel periodo 1946-51; essi riguardano la viabilità, l’illuminazione, le scuole e la costruzione di case a favore dei senzatetto nella periferia della città. Queste sono costruite nelle vie Scalabrini, Basso, Ognissanti contribuendo, così, ad alleviare i disagi per la penuria di alloggi nel bassanese.  

1952

Durante il Carnevale viene registrata la presenza, a Bassano, di oltre centomila persone per ammirare i carri mascherati. La guerra sta diventando un ricordo; c’è la voglia di vivere, di crescere economicamente e di divertirsi. Il 28 febbraio viene scoperto un furto di numerose monete d’oro e d’argento dalla raccolta numismatica del nostro museo. Il fatto avrà un seguito nelle aule giudiziarie per lungo tempo. Il 30 aprile muore l’ing. Nicolò Leszl industriale della Smalteria Metallurgica Veneta, principale industria bassanese, che sta dando lavoro a molte famiglie di Bassano e del circondario 31 maggio mons. Egidio Negrin, arciprete di Bassano, viene nominato vescovo di Cervia ed arcivescovo di Ravenna. La consacrazione avviene il 29 giugno, in un palco appositamente creato nel tempio Ossario, alla presenza dei vescovi di Vicenza, Treviso, Vittorio Veneto e di altre autorità civili e religiose. Alla fine della lunga cerimonia anche la chiesa di San Giovanni in piazza Libertà sarà riconsacrata, dopo la chiusura per lavori di ristrutturazione. Il noto attore ed autore bassanese Primo Luigi Soldo vince la coppa Murano di prosa con la sua commedia Giorno di visite. Nel mese di giugno si verifica un avvenimento diabolicamente predisposto alcuni anni prima. Quando si è parlato di Pippo (aereo ricognitore notturno inglese) e dei danni da lui provocati, si potevano prevedere i mali che avrebbe causato, ma forse non così a lungo nel tempo. La cronaca di questo mese di giugno, infatti, registra una disgrazia occorsa a Giuseppe Pontarollo che «lungo la riva sinistra del Brenta accidentalmente urta una bomba a farfalla nascosta in mezzo all’erba che scoppia, procurandogli ferite gravi alla mano destra e numerose ferite in tutto il corpo, costringendolo ad una degenza ospedaliera di un mese». Le cronache di questi anni registrano, ahimè, altri fatti del genere. Domenica 15 giugno viene consegnata la medaglia al valor militare a padre Oddone Nicolini che, il 26 settembre 1944, aveva confortato e benedetto, uno ad uno, i partigiani che le truppe nazifasciste stavano impiccando nell’allora viale XX settembre. Ecco il testo della motivazione che accompagna l’alto riconoscimento al valore militare: «Intrepido patriota e pietoso sacerdote esercitava il suo ministero fra le asprezze e i pericoli della lotta partigiana, confortando prigionieri e condannati e sovente riuscendo a sottrarre giovani vittime da morte sicura. In Bassano del Grappa, incurante dell’esplicito e feroce divieto tedesco, portava sino ai piedi della forca i conforti della religione a trentun martiri partigiani. Per due ore in quel di cittadella solo armato della sua pietà e del suo coraggio, affrontava reparti germanici che ulteriormente inferociti dal crollo della resistenza tedesca si erano già abbandonati a feroci rappresaglie sulle popolazioni e riusciva ad indurli alla resa. Figura esemplare di combattente della Patria e della Fede, ricordata con gratitudine e ammirazione da combattenti della Libertà. Zone di Bassano e Cittadella, settembre 1943 aprile 1945». Il 20 luglio viene inaugurato il Museo Civico, rinato dalle macerie causate dalle bombe dell’ultimo conflitto mondiale. Contemporaneamente viene inaugurata la mostra di pittura dalpontiana che rimarrà aperta fino alla fine di ottobre. Il 20 settembre lo scrittore Virgilio Brocchi viene insignito della cittadinanza onoraria di Bassano. Domenica 5 ottobre alle ore 10, nell’ambito della fiera franca d’autunno, viene inaugurata la terza mostra d’arte nelle sale del museo. Le opere d’arte sono scelte dalla commissione composta da Umbro Apollonio, Bepi Santomaso e Neri Pozza. Il primo premio viene dato a Giorgio Scalco e il secondo ad Angiolo Montagna. Il nuovo viale Pecori Giraldi, che unisce viale Diaz con viale Vicenza, viene aperto al traffico il 31 ottobre, evitando così la strettoia all’altezza della Santissima Trinità. Il Consiglio comunale nella seduta del 5 novembre 1952 rinuncia allo juspatronato, ritenuto non più consono ai tempi moderni, nè all’indirizzo stesso della prassi ecclesiastica, esprimendo il desiderio che la Santa Sede concedesse all’arciprete abate di Bassano il titolo di Protonotario Apostolico e Monsignore; richieste esaudite. Dopo vari interventi dei consiglieri e assessori comunali, la decisione fu messa ai voti così si rinunciò allo juspatronato con 20 voti favorevoli e 4 contrari.  

1953

Il 18 gennaio, vigilia della festa di San Bassiano patrono della città, fa il suo solenne ingresso, quale nuovo arciprete abate di Bassano, don Ferdinando Dal Maso, che era stato nominato il 22 novembre dell’anno precedente. Una lunga teoria di automobili, con le rappresentanze delle autorità civili e religiose di Bassano, si era recata, nelle prime ore del pomeriggio, a Marostica per incontrare il nuovo arciprete abate protonotario Apostolico, proveniente da Valli del Pasubio. Sulla gradinata del tempio Ossario il sindaco Quirino Borin pronuncia il discorso di benvenuto al nuovo pastore d’anime della città. Il 26 febbraio il negozio della ditta Zuccato in piazza Garibaldi (lato est) è assediato da una numerosa folla di bassanesi attenti ad assistere ai primi vagiti della televisione. Da una vetrina, infatti, si possono vedere le prime immagini da un mastodontico televisore che capta, non senza difficoltà e mostrando immagini nebulose, le prime trasmissioni sperimentali della RAI di Milano. Le cronache bassanesi si occupano della trasformazione urbanistica della città e propongono il nuovo fabbricato sorto all’angolo fra via Dal Ponte e viale delle Fosse dove, prima, c’era un terrazzo che immetteva in alcune abitazioni. Il piano terra del nuovo edificio mostra un vasto bar-caffè. Il 27 febbraio, dopo molti anni di inattività, causata anche dall’ultimo conflitto mondiale, si sono riuniti gli ultimi superstiti dell’associazione Reduci dalle Patrie Battaglie (fondata nel 1869) che prende il nome di Associazione Combattenti e Reduci. L’archivio storico del vecchio ordinamento viene donato all’Archivio Comunale della Biblioteca Civica. Presidente onorario della nuova associazione è Ugo Cimberle. Nel mese di marzo l’Associazione Commercianti ed Esercenti inaugura i nuovi negozi nella piazzetta Ragazzi del ’99 in via Museo, già sconvolta dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale; al primo piano troveranno posto gli uffici della stessa associazione (fig.9).

9primaUnioneCommerciantiEsercenti

9. La prima sede dell’Unione Commercianti ed Esercenti nella piazzetta ora dedicata ai “Ragazzi del ‘99”. Nel marzo 1953 l’Associazione Commercianti ed Esercenti inaugura i nuovi negozi nella piazzetta Ragazzi del ’99 in via Museo, già sconvolta dai bombardamenti; al primo piano trovano posto gli uffici dell'Associazione.

Le elezioni politiche del 7 giugno danno risultati significativi. Novità nello sport bassanese in quest’anno: al patronato San Giuseppe si inaugura un nuovo campo per il gioco della pallacanestro, mentre si fondono le due squadre di basket esistenti a Bassano (Astoria e società Pallacanestro Bassano). Il 21 luglio in Castello di Sopra, nel piazzale di Santa Maria in Colle, viene tenuto un concerto lirico con i cantanti Beniamino Gigli (tenore), Tito Gobbi (baritono) e i soprani Lucile Udovivivk e Trieste Ghiotti. Il baritono Gobbi ed il soprano Ghiotti giocano in casa (fig.10).

10baritonoTitoGobbi

10. Il baritono Tito Gobbi con il sindaco Pietro Fabris ed il suo impresario in visita al Municipio in una fotografia del 1968.  Il 21 luglio 1953 nel Castello Superiore, nel piazzale di Santa Maria in Colle, viene tenuto un concerto lirico con il tenore Beniamino Gigli, il baritono bassanese Tito Gobbi e i soprani Lucile Udovivivk e Trieste Ghiotti, anche lei bassanese. Gobbi tornerà nella sua città al termine della sua carriera per tenere  un corso per cantanti.

Il 19 settembre il bassanese Carlo Alberto Giacobbo, a Napoli, si laurea campione italiano ENAL, lanciando il disco a metri 44,75. Il 18 dicembre, alle ore 15 precise, entra in funzione in città il telefono automatico: le distanze, ormai, vanno sempre più riducendosi.  

1954

Nel mese di gennaio l’Uva (Unione Velocipedistica Angarano) si fonde con l’associazione calcistica per dar vita, il 10 febbraio successivo, all’U.S.A Unione Sportiva Angarano In occasione del Carnevale di Bassano compare, per la prima volta, il manifesto riproducente il nasone di Pulcinella disegnato dall’artista Bruno Breggion; questo diventerà un simbolo di tutti i carnevali fino ai giorni nostri. Il 7 luglio, nella piazzetta dedicata ai Ragazzi del ’99, in via Museo, viene inaugurato il nuovo mercato del pesce, che trova qui una sistemazione più confacente, con scarichi adeguati per i rifiuti, completando la sistemazione urbanistica della piazza (fig.9). Si apre anche un passaggio fra via Museo e via Roma, due strade importanti del centro storico. Quest’anno viene rettificato parte di viale XI Febbraio-Pilastroni. Il 13 luglio si inaugura il nuovo acquedotto di Campese. Il 15 luglio entra in funzione, su iniziativa della ditta di autotrasporti Renato Fincato, una linea di quello che sarebbe dovuto diventare il servizio urbano cittadino. Prima una e poi due autocorriere faranno servizio portando i passeggeri dal versante est (località Termine) ad ovest (località Dindo) dividendo, così, la città in due. Il servizio avrà breve vita considerato il tiepido entusiasmo con il quale viene accolto dalla popolazione. Il 5 dicembre è conferito il prestigioso riconoscimento internazionale la “Rosa d’Oro di San Remo alla Pietroboni Carrozzeria Industriale: vanto ed orgoglio per la città”.  

1955

Nel mese di gennaio si inaugura la nuova stazione delle autocorriere in Foro Boario, nella quale trovano luogo due biglietterie di altrettante compagnie di trasporti (Siamic e Fincato); fra loro apre un bar per i passeggeri (fig.11).

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11. Nel gennaio 1955 si inaugura la nuova stazione delle autocorriere in Foro Boario. Vi si trovano due biglietterie delle compagnie di trasporto Siamic e Fincato; in mezzo era aperto un bar per i passeggeri.

Grande successo ha il nuovo addobbo del cinema Grotta Azzurra (via Matteotti), con cui viene allestita la sala che ospiterà i veglioni di Carnevale. Dell’allestimento è stato incaricato il Circolo Artistico Bassanese che, con una spesa ridotta di molto rispetto ad altre manifestazioni analoghe, ha consentito lo svolgersi di veglioni festosi che, ancor oggi, rimangono nel ricordo di quanti hanno vissuto in quegli anni. Il 12 marzo viene inaugurata la nuova sede della TELVE (ente telefonico) che ha eretto la centrale automatica in un fabbricato in via Museo, su progetto dell’architetto Fausto Scudo. I nuovi impianti danno la possibilità immediata di usufruire di 2400 numeri telefonici, ampliabili fino a 5000. Il 19 giugno il ministro Taviani viene a Bassano per inaugurare il nuovo quartiere INA in via Ca’ Baroncello costituito da 47 alloggi. Il 10 luglio, dopo appena un anno di lodevole attività, smette di funzionare il servizio cittadino di autocorriere gestito dalla ditta Renato Fincato. Dopo i danni subiti durante il conflitto mondiale, il 6 luglio è riaperto al pubblico il giardino Parolini: gioiello bassanese della botanica. Per la prima volta il 18 dicembre, in piazza Libertà, viene installato un grosso abete, dono della pro loco di Enego, per allestire l’albero di Natale, consuetudine mantenuta ancora nei giorni nostri.  

1956

Nel mese di gennaio il nostro concittadino Attilio Zago partecipa alla trasmissione televisiva di domande e risposte dal titolo “Lascia o raddoppia ?” (ad ogni puntata può scegliere se “lasciare”, vincendo la somma messa in palio o proseguire con la probabilità, se indovina la risposta, di “raddoppiare” il monte premi). Dopo tre settimane (il quiz era al giovedì sera) il concorrente non dà una risposta completa sull’opera di D’Annunzio La Nave, perdendo così la somma di L. 2.560.000: decisamente considerevole per quel tempo. Zago se ne torna comunque a Bassano pieno di gloria e regali. Forse è opportuno dare qualche informazione circa quella prima trasmissione di notevole successo della televisione appena nata. Tale programma galvanizzava tutta Italia, tanto che venivano spostate anche riunioni importanti pur di assistervi. Non tutti, allora, avevano l’apparecchio televisivo per cui i bar erano gremiti di clienti che, anche consumando un solo caffè, rimanevano inchiodati alla sedia seguendo i quiz di Mike Bongiorno fino all’ora di andare a dormire. Il 27 maggio si svolgono le elezioni amministrative. Il 12 giugno Quirino Borin viene riconfermato sindaco di Bassano. Le schede bianche o nulle sono state 576. Il giorno 16 giugno, viene inaugurato, in località Termine alla periferia di Bassano, l’asilo infantile condotto dalle suore della congregazione terziarie francescane elisabettine. L’ordine era stato fondato da suor Elisabetta Vendramini, nata in vicolo della Torre nella nostra città, il 9 aprile 1790. Il 5 agosto Giuseppe Nicolli del Veloce Club di Bassano vince la corsa ciclistica Bassano-Monte Grappa.  

1957

La Pro Bassano organizza, per il Carnevale, il primo palio dei “mussi” in piazza Libertà. Il 24 marzo il cardinale Ottaviani benedice la posa della prima pietra del complesso Lasalliano dei Fratelli delle Scuole Cristiane in località Spin di Romano. In quest’anno Carlo Alberto Giacobbo, ad Atene, si laurea campione mondiale militare del disco. ll 29 luglio viene posta la prima pietra della nuova chiesa di viale Venezia che sarà dedicata a San Marco. Nei giorni 7 e 8 settembre, a Roma, Guido Cappellari diventa campione italiano assoluto di Decathlon. Dopo aver indossato per ben quattro volte la maglia azzurra, verrà premiato, nella nostra città, come atleta dell’anno. Il 29 settembre, presso il torrione della porta delle Grazie, è posta la lapide a ricordo dei martiri e caduti nel settembre 1944 (fig.12).

12settembre1957

12. Il 29 settembre 1957 Don Odone Nicolini benedice la lapide posta in Viale dei Martiri sul torrione della porta delle Grazie. Nell’anniversario della strage viene scoperta la lapide che ricorda i martiri e i caduti nel settembre 1944.

Il giorno 6 dicembre il Consiglio Comunale accoglie le dimissioni da sindaco Quirino Borin che, essendosi candidato come deputato al parlamento nazionale deve, prima delle elezioni, dimettersi dalla carica. Egli era stato eletto sindaco di Bassano nel 1951 ed aveva contribuito, con molto impegno, alla ricostruzione delle città. Gli subentra Pietro Roversi che, dal 1950, faceva parte della giunta comunale come assessore alla Pubblica Istruzione. La guida amministrativa di Pietro Roversi durerà dieci anni fino al 1967, contrassegnata da ottimi risultati. Il più importante dei suoi meriti sarà la programmazione del centro studi di Santa Croce.  

1958  

Il 15 gennaio muore a Treviso, a soli 51 anni, il vescovo mons. Egidio Negrin già arciprete abate di Bassano. Era stato arcivescovo di Ravenna e vescovo di Cervia e Treviso. Il primo settembre viene inaugurata la prima mostra remondiniana che, dopo alcune proroghe per l’inaspettata affluenza di pubblico, chiuderà i battenti l'8 febbraio 1959. Le elezioni politiche per il Parlamento nazionale si svolgono il 20 maggio. C’è un buon risultato per la DC. Viene eletto al Parlamento Rino Borin e viene confermato senatore Giustino Valmarana.  

1959

Anno denso di manifestazioni sportive, sociali e culturali. Il 7 gennaio avviene l’apertura, ufficiosa, della nuova sede della scuola Jacopo Vittorelli in piazzale Trento; è costituita di 21 classi, spazi tecnici, uffici amministrativi e direttivi ed ospiterà 558 alunni. Al suo posto, in Castello Superiore, si trasferisce il Liceo Scientifico. In Angarano, l’8 febbraio viene posata la prima pietra del nuovo Patronato adiacente alla chiesa della Santissima Trinità (fig.13).

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13. Il Patronato della SS. Trinità durante i lavori di costruzione.In Angarano, l’8 febbraio 1959 viene posata la prima pietra del nuovo Patronato adiacente alla chiesa della Santissima Trinità. È un'opera per la gioventù fortemente voluta dall'arciprete mons. Marco Carlesso.

Il 9 giugno si svolgono i funerali del maestro Gaetano Zellini morto ad 87 anni. Aveva guidato l’associazione di ginnastica “Fides et Robur” fino a portarla, nel 1923, ai campionati di Parigi dove guadagnò il primo premio assoluto negli esercizi a squadre, «sbaragliando altre 777 squadre internazionali». Come da suo desiderio, durante i funerali, il suo feretro fu fatto fermare davanti all’allora Patronato San Giuseppe, dove egli aveva allenato, con tanta dedizione, la sua “Fides et Robur”. Il 28 di giugno nasce il Consorzio dei produttori di Latte Bassano-Marostica. Il 14 agosto, nella sala inferiore del cinema Grotta Azzurra (via Matteotti) viene aperta la prima mostra-mercato della ceramica già inaugurata il giorno 7 su iniziativa della Pro Bassano. La mostra-mercato avrà un lusinghiero successo tanto da essere allestita anche negli anni successivi, prima nel chiostro del Museo Civico, quindi a palazzo Sturm. Sabato 3 ottobre si inaugura, in Museo Civico, la mostra delle stampe di Antonio Tempesta, incisore fiorentino vissuto fra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600. Vengono esposti 226 pezzi della collezione Remondini di proprietà del nostro Museo. Domenica 11 ottobre avviene l’inaugurazione ufficiale della scuola media Vittorelli in piazzale Trento con la partecipazione del ministro Mariano Rumor. Sono presenti l’onorevole Quirino Borin, il senatore di Bassano Giustino Valmarana, il sindaco Pietro Roversi e le più importanti autorità civili e religiose della città. Con l’inizio del nuovo anno scolastico sono inaugurati, nelle stesse settimane, la nuova ala della scuola di avviamento professionale “G. Bellavitis”, le nuove scuole di Campese, di Santa Croce e la scuola media di viale Venezia. Seguiranno negli anni successivi quelle di viale Diaz, di Marchesane, San Michele, San Vito e San Eusebio. Come si vede, l’amministrazione comunale ha dato la priorità a queste strutture nel quadro di una politica che vuole mantenere alle frazioni “identità e servizi”. Il primo novembre, a Pavia, muore, improvvisamente, il bassanese Plinio Fraccaro rettore di quella università e studioso molto stimato nel mondo accademico. Il 4 novembre l’Associazione del Nastro Azzurro, che raccoglie tutti i decorati al valor militare, iscrive fra i suoi soci onorari il gonfalone della città di Bassano decorata di medaglia d’oro. Nel mese di novembre iniziano i lavori di restauro della facciata di casa Bonato in piazzotto Monte Vecchio. L’intervento si è reso necessario per salvare dal degrado del tempo una testimonianza della storia culturale-artistica cittadina. L’anno si chiude degnamente con la mostra dei Remondini allestita, dal 28 novembre 1959 al 31 gennaio1960, alla Biblioteca Marciana di Venezia.  

1960

La stampa del 19 febbraio dà la notizia del definitivo divieto di circolare, nei giorni di Carnevale, con il volto mascherato per le vie di Bassano. L’onorevole Marzotto, nella veste di autorità politica nella provincia di Vicenza, presenta una interrogazione parlamentare per verificare se l’ordine sia partito dal ministero degli interni. Per questa autoritaria ingerenza, terminato il periodo di Carnevale, la presidenza della Pro Bassano giovedì 10 marzo darà le dimissioni. Domenica 21 febbraio in piazza Libertà si gioca il gioco della Pissotta (tav.3). In occasione del nuovo anno (1960) l’Amministrazione Comunale stampa un resoconto del suo operato nell’ultimo quadriennio (1956-1960). In esso il sindaco Roversi elenca i lavori realizzati nel periodo e, in particolare, la spesa di 236 milioni per opere pubbliche varie e 208 per opere stradali. Per la prima volta, accenna all’impegno del Comune per ottenere una sezione staccata dell’Istituto Tecnico Industriale “A. Rossi” di Vicenza. È il primo tassello di quel mosaico che si chiamerà “Cittadella degli studi”, da realizzarsi in località Santa Croce. In considerazione delle numerose richieste di iscrizione da parte di giovani bassanesi seguiranno, negli anni successivi, gli impegni per ottenere l’istituzione del Liceo Scientifico, dell’Istituto professionale per il Commercio, quindi dell’Istituto Tecnico commerciale e per Geometri nonché la sezione staccata dell’Istituto Scotton di Breganze. Comincia così a prendere corpo l’importante progetto di “Bassano città degli Studi”. A fine marzo, durante gli scavi per la costruzione di un nuovo complesso all’inizio di viale Diaz, si rinviene una bomba aerea inesplosa di circa dieci quintali. La fortuna ha assistito le due famiglie che abitavano la villetta accanto al ponte della Vittoria. Il gruppo artiglieri di Verona rende inoffensiva la bomba, dalla quale vengono recuperati 650 chilogrammi di esplosivo. Lunedì 25 aprile, durante la commemorazione per l’anniversario della Liberazione viene scoperta, nella parete nord della chiesa di San Francesco, la lapide che riporta la motivazione della medaglia d’oro al valor militare conferita alla nostra città. Il 15 maggio si apre a Bassano il “Convegno sugli studi Ezzeliniani per il 7° centenario del Libero Comune” promosso dalla storica dell’Università di Bologna e anche dalla nostra concittadina Gina Fasoli. Alla fine del mese di maggio al centro sportivo di sport invernali di Gallio, Gino Soldà, noto scalatore del K2, collauda una nuova pista in plastica che permette di sciare anche durante la stagione estiva quando le piste dell’Altopiano non sono innevate. Il campo da sci, costruito interamente in laminati di plastica, è stato ideato dal cav. Renato Furlani, industriale bassanese. L’inaugurazione ufficiale avrà luogo il 10 luglio. Domenica 19 giugno, a Bassano, il Lambretta Club locale organizza un raduno che vede 1.582 partecipanti. Alla fine di agosto si apre la mostra della ceramica di Bassano e Nove nella sala inferiore della Grotta Azzurra. Il giorno 6 novembre avvengono le elezioni amministrative. Il 27 novembre, alle ore 11 alla presenza delle autorità civili e religiose, avviene la posa della prima pietra degli impianti sportivi del nuovo Centro Giovanile (via Ognissanti). Esso sostituisce il vecchio, glorioso Patronato San Giuseppe che, per 60 anni, è stato un centro di formazione di tantissimi bassanesi e vuole essere uno strumento moderno per la crescita globale dei nostri giovani. L’arciprete mons. Ferdinando Dal Maso si priva di tutti i cespiti della parrocchia per dar vita a questa nuova struttura che troverà in don Ferruccio Sala e in Sandro Scrimin tenaci realizzatori Nel mese di dicembre iniziano i lavori di costruzione in un nuovo impianto sportivo per la nostra città: si tratta di una pista per “go-kart” in località Tre Ponti. Sempre nello stesso periodo sono rimessi a nuovo i locali del poligono di tiro di viale Asiago. Il 3 dicembre Pietro Roversi viene confermato sindaco di Bassano. Era stato eletto, per la prima volta, nel dicembre 1957 dopo le dimissioni di Quirino Borin, candidato al Parlamento. I risultati elettorali riconfermano l’apprezzamento della città per la sua opera. La nuova giunta comunale è composta dai seguenti assessori: Giuseppe Servadio ai lavori pubblici; Giovanni Cosma alla pubblica istruzione; Bassiano Minchio alle finanze; Davide Stevan alla polizia, annona, igiene e commercio; Alessandro Scrimin allo sport, turismo e gioventù e Pietro Fabris all’assistenza e spedalità. Il Consiglio è composto da 30 membri così suddivisi: 20 DC, 3 PSDI, 3 PSI, 2 PCI, 1 PLI e 1 MSI.  

1961

Nei primi giorni dell’anno si è riunito il Go Kart club Madonnina del Grappa, alla presenza dell’assessore allo sport di Bassano, Sandro Scrimin, in località Tre Ponti. La società Karting Club Bassano si è dotata di una pista in asfalto adatta per competizioni regolari; su questa il 24 giugno si correrà il primo Trofeo Città di Bassano riservato al Kart. Il 12 gennaio giunge notizia della revoca delle disposizioni che l’anno precedente avevano vietato la circolazione delle maschere con il volto coperto nei giorni di Carnevale. Il Prefetto di Vicenza, per il Carnevale 1961, autorizza l’uso della maschere limitatamente al centro storico. Il 31 gennaio giunge la notizia dell’inaugurazione, presso l’università di Pavia, di una lapide dedicata al bassanese Plinio Fraccaro, rettore di quella università dal 1943. Domenica 23 aprile viene scoperta, in piazza De Fabris a Nove, la statua in bronzo L’addio di Ettore ad Andromaca, tratta da un gesso dello stesso De Fabris di proprietà del museo di Bassano. Nel mese di maggio la sezione Alpini bassanese partecipa all’adunata nazionale di Torino, che si tiene nell’ambito delle ricorrenze del primo centenario dell’Unità d’Italia, aprendo la sfilata con lo striscione portato dai coristi in divisa. La stampa nazionale ha evidenziato la partecipazione del nostro Coro Monte Grappa che ha tenuto numerosi concerti; in particolare ha riscosso un notevole successo quello svoltosi di fronte a Palazzo Madama alla presenza di oltre trentamila persone. Sabato 10 giugno si apre la mostra ceramica sull’Unità d’Italia nei locali del nostro Museo Civico. Fra i cimeli e le ceramiche esposti figurano alcune bandiere che sventolarono, per prime, a Campese e a Bassano, all’entrata delle avanguardie italiane il 17 luglio 1866 ed il medagliere dei bassanesi che hanno partecipato alle guerre del Risorgimento. La mostra, curata dal direttore del nostro museo Giuseppe Maria Pilo, riscuote un notevole successo anche di pubblico. Sabato 18 giugno ha luogo l’inaugurazione del primo gruppo di opere sportive realizzate al Centro Giovanile, alla presenza di autorità civili e religiose. Nel mese di luglio si concludono i lavori di eliminazione dei binari in viale Diaz e sul ponte della Vittoria. Le Ferrovie e Tramvie Vicentine nella linea Bassano Vicenza sostituiscono la vecchia Vaca Mora (vaporiera a carbone) con moderne autocorriere. Il 29 luglio viene inaugurata la IV Mostra della ceramica nei sotterranei del cinema Grotta Azzurra. Fra i molti visitatori, la stampa segnala la presenza dei principi Paola ed Alberto di Liegi. Ugo Cimberle muore il 4 settembre 1961; benemerito medico bassanese era chiamato il “papà dei poveri” per la sua generosità e dedizione. Nel mese di ottobre il coro bassanese dell’ANA Monte Grappa ottiene un notevole successo all’ottava rassegna nazionale di polifonia classica e folcloristica, organizzata dall’ORSAM di Roma, vincendo il primo premio. Otterrà lo stesso risultato l’anno successivo classificandosi nella categoria extra. Nel mese di dicembre, con scarso rispetto per le vetustà storiche, si elimina un tratto delle mura viscontee di viale delle Fosse come inizio della progettata strada che dovrebbe collegare la stazione delle ferrovie dello Stato con piazza Garibaldi.  

1962

Le cronache di febbraio informano che «il conte Filippo Canal ha acquistato, molti anni or sono, il libro più piccolo del mondo che riporta la lettera di Galileo Galilei a Madama Cristina di Lorena». Domenica 25 marzo viene inaugurata, presso una sala del nostro Museo, la mostra delle incisioni di Giulio Carpioni, alla presenza delle maggiori autorità civili e religiose della provincia. La mostra si inserisce nelle manifestazioni della “Settimana dei musei italiani”. Nel mese di aprile muore “Piero Britola”, come era denominato Pietro Bonato: figura caratteristica e amata in località Privà, di cui era scherzosamente chiamato “Sindaco” per tutti gli aiuti generosamente prodigati ai suoi compaesani. Egli indossava sempre un completo nero di velluto con pantaloni alla zuava ed un cappello con la penna come si usa in Alto Adige. Giovedì 21 giugno viene posata la prima pietra del palazzetto dello sport al Centro Giovanile (fig.14).

14CentroGiovanile

14. Posa della prima pietra del Palazzetto dello Sport al Centro Giovanile, 21 giugno 1962. Con mons. Dal Maso, si intravvedono il sindaco Roversi, l’on. Borin e Sandro Scrimin, Presidente del Centro Giovanile. Questo prenderà il posto del vecchio Patronato San Giuseppe.

Le cronache di fine luglio 1962 danno la seguente notizia: «una eccezionale impresa è stata compiuta nei giorni scorsi dal rocciatore bassanese Toni Marchesini del gruppo veneziano dei Granchi che ha percorso la parete rossa della Roda dei di Vael in arrampicata solitaria e notturna. Iniziata la via alle 17,30 di venerdì 20 luglio, dopo un breve bivacco sulle staffe dalle 22 alle 2, ha raggiunto la vetta alle 5,30 del mattino successivo». Ampia ripercussione ha avuto nel mondo artistico l’inaugurazione della mostra degli “Arcicucchi” avvenuta domenica 2 settembre presso l’Istituto d’Arte De Fabris di Nove. L’idea della mostra degli “Arcicucchi” (cucchi molto grandi) era nata, un giorno di qualche mese prima, ai direttori del Museo di Vicenza e Bassano Gino Barioli e dell’istituto d’arte Andrea Parini, sostenuti da Antonio Cecchetto e da alcuni insegnanti della scuola di ceramiche novese. L’Arcicucco avrà un futuro incoraggiante, tanto che le maggiori gallerie d’arte andranno a gara per ospitarne le mostre. Sabato 13 ottobre si inaugura il nuovo stadio di calcio presso il Centro Giovanile. Assieme alle autorità cittadine erano presenti l’on. Mariano Rumor il sen. Valmarana, l’on. Borin ed il dott. Morini in rappresentanza del CONI-Vicenza. Viene così garantito all'A.C. Virtus Bassano la sede per gli allenamenti e le gare ufficiali.  

1963

Nel mese di gennaio viene inaugurata la sede della Casa della madre e del bambino ed è posta pure la prima pietra della casa di riposo. Essa reca la data del 19 gennaio, festa del nostro santo patrono. Il giovane alpinista bassanese Toni Marchesini (22 anni) compie in ascensione solitaria la prima scalata invernale della via Solleder lungo la parete sud-est del Sass Maor (2812 metri) nel gruppo delle pale di San Martino. Domenica 3 marzo muore il padre gesuita Ettore Zanuso fondatore della prima casa di esercizi spirituali del Veneto a Villa San Giuseppe, in via Ca’ Morosini. Venerdì 8 marzo alle ore 16,30 muore l’on. Achille Marzarotto insegnante e uomo politico bassanese. Mercoledì 25 aprile viene consacrata la nuova chiesa in viale Venezia, dedicata a San Marco. La popolazione auspica che la stessa diventi presto chiesa parrocchiale e che nel popoloso quartiere di viale Venezia sia creata una parrocchia autonoma. Il 28 aprile si vota per le elezioni legislative, viene eletto deputato alla Camera Primo Silvestri. A fine maggio, in località San Lazzaro sono rinvenuti due sarcofagi mortuari dopo il ritrovamento di un’anfora; la Soprintendenza di Padova avanza l’ipotesi che i reperti si riferiscano all’epoca del tardo impero romano o all’epoca longobarda. La «Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana», del 23 luglio, riporta il decreto ministeriale che riconosce Bassano città turistica ed istituisce l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo. Il primo settembre il presidente della Repubblica Antonio Segni inaugura, nella prestigiosa sede di palazzo Sturm, la mostra dei dipinti di Marco Ricci. Il sindaco Pietro Roversi riceve i complimenti del Presidente per la mostra allestita dal direttore del Museo Bruno Passamani, nonché per il ripristino del palazzo che, anche se restaurato parzialmente, manifesta tutto il suo splendore (fig.15).

15setembre63PresidenteRepubblicaAntonioSegni

15. Il 1° settembre 1963 il Presidente della Repubblica Antonio Segni inaugura la mostra di Marco Ricci a Palazzo Sturm. Saluta la folla dal balcone del palazzo, parzialmente restaurato. Accanto  vi sono il vescovo di Vicenza, mons. Carlo Zinato, ed il sindaco Roversi.

Al rientro a Roma il presidente della Repubblica invia a Uti (Augusto) Fabris, presidente della sezione ANA di Bassano, che gli aveva porto un indirizzo di saluto sul Ponte degli Alpini, un telegramma con queste parole: «Sono stato assai lieto di incontrarmi sul glorioso Ponte di Bassano con vecchi alpini e constatare come essi conservino il loro spirito e i loro sentimenti di amore della Patria». Lunedì 2 settembre il Circolo Artistico Bassanese inaugura una mostra collettiva di artisti locali come cornice al grande avvenimento della mostra di Marco Ricci a palazzo Sturm. Martedì 26 novembre, dopo una messa solenne nella chiesa di San Francesco, la salma di suor Gaetana Sterni, viene tumulata nell’arca predisposta all’interno della casa madre di via Beata Giovanna, presso l’istituto delle Suore della Divina Volontà da lei fondato. Nel mese di novembre viene inaugurato, in via Trieste, un nuovo complesso ospedaliero. Sorto su iniziativa di alcun i medici specialisti bassanesi, il nuovo ospedale viene dedicato alla Madonnina del Grappa. Nasce, il 12 dicembre, l’Associazione Amici del Museo di Bassano.  

1964

Domenica 7 giugno viene inaugurata, a palazzo Sturm, la mostra retrospettiva di Luciano Minguzzi, manifestazione indetta dal Lions Club con il concorso della Civica Amministrazione, dell’Azienda di Soggiorno, degli Amici del Museo ed il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione. La mostra chiuderà domenica 13 settembre con grande successo di critica e pubblico. Sabato 18 luglio, nei locali del museo civico cittadino, viene inaugurata la mostra-mercato della ceramica, alla presenza delle autorità civili e religiose. Nel chiostro del museo è pure allestito un settore destinato alla vendita dei manufatti. Il 15 settembre nasce l’Associazione Ceramisti Bassanesi, allo scopo di tutelare un mercato sempre più qualificato e competente. A comporre il primo consiglio sono stati chiamati i noti ceramisti Bonato, Perdomello, Ronzan e Zortea presieduti da Ermete Agostinelli. Il 22 novembre hanno luogo a Bassano le elezioni amministrative. Il 12 dicembre viene inaugurato il nuovo ufficio postale in via Verci.  

1965

Domenica 21 febbraio è inaugurata, in via Schiavonetti presso il condominio Sire, la nuova sede del CAI bassanese fondato a Bassano il 12 novembre 1892. Il Corpo dei Vigili Urbani di Bassano, il 15 marzo, festeggia il 480° anniversario della sua fondazione; il 13 marzo 1485 erano stati nominati otto vigili, «quattro diurni e quattro notturni, per guardare la piazza e le botteghe». Domenica 20 giugno, con una solenne cerimonia, è inaugurato, a San Michele, il monumento ai caduti, eretto a cura dell’Associazione Combattenti e Reduci della frazione bassanese. Nello stesso mese di giugno prendono il via i lavori di costruzione della nuova rete fognaria cittadina, che impegneranno il Comune in un grosso sforzo finanziario per molti anni. L’uragano abbattutosi sulla città domenica 4 luglio comporterà spese per oltre due miliardi di lire. L’Ufficio Tecnico comunale quantifica i danni causati dal tifone ai soli fabbricati pubblici in circa dodici milioni. Durante la partecipazione al concorso nazionale di cori folcloristici di Lecco, uno dei componenti del Coro Monte Grappa, Augusto Cuman, salva dalle acque del lago due turisti che stavano “veleggiando” per diporto. Il Comune di Lecco propone lo stesso per una medaglia al valore civile.  

1966

L’amministrazione comunale dà inizio alla costruzione del vialetto pedonale parallelo a via Brigata Basilicata che, partendo da piazzale Giardino arriverà vicino alla chiesa di San Vito. Il 19 gennaio, festa di San Bassiano, dopo la messa solenne nella chiesa di Santa Maria in Colle, in località Ca’ Rezzonico avviene l’inaugurazione del nuovo pensionato Sturm e della casa di riposo Cima-Colbacchini. Il trasferimento degli ospiti, dal vecchio complesso di via Torino, avverrà sabato 29 gennaio. Nel quadro delle manifestazioni celebrative del centenario dell’annessione della regione Veneto all’Italia, alle ore 11,20 del 24 marzo arriva nella nostra città il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, per una breve sosta. Dopo aver salutato l’amico Tito Mocellin conosciuto in Francia in esilio durante la dittatura fascista, il presidente si reca sul ponte degli Alpini (fig.16).

16GiuseppeSaragat

16. Il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat in visita a Bassano del Grappa il 24 marzo 1966. In piazza, prima di recarsi al Ponte degli Alpini, conversa con il sindaco Roversi, l'on. Silvestri, il Presidente della Provincia Treu ed il senatore Valmarana.

L’Azienda autonoma di soggiorno e turismo organizza nei giorni fra il 22 e 25 aprile il primo concorso ippico nazionale. Ironia della sorte, mentre il 24 aprile si corre per il premio Smalteria e Metallurgica Veneta (categoria D), parallelamente viene organizzato uno sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti della stessa azienda. La stampa del 27 aprile riporta: «La situazione alla Smalteria e Metallurgica Veneta è sempre tesa». Questo è l’inizio di un lungo contenzioso che si risolverà con la chiusura dello stabilimento. Dal 18 aprile al 9 maggio, a Monaco di Baviera, ha vivo successo la mostra delle ceramiche bassanesi. Nel 50° anniversario della morte di Oscar Chilesotti, il 19 maggio viene ricordata la ricorrenza nel chiostro del Museo Civico. Al discorso commemorativo segue un concerto di musiche antiche, trascritte dallo stesso Chilesotti, eseguito dal Collegium Musicum Almae Matris di Bologna. I giovani esploratori bassanesi festeggiano, il 23 aprile giorno di San Giorgio, il cinquantesimo anniversario della fondazione dello scautismo in Italia. Lo storico caffè Ausonia chiude, per restauro, nel luglio 1966; diventerà magazzini COIN. L’onorevole Giulio Andreotti, ministro dell’Industria e del Commercio, il 22 agosto visita la mostra della ceramica a Palazzo Sturm esprimendo compiacimento e ammirazione per l’organizzazione e per le opere esposte. Nel mese di ottobre viene istituita a Bassano una nuova scuola speciale, annessa alle scuole elementari Mazzini, per ragazzi disabili. E’ un altro passo importante nel lungo cammino intrapreso dall'Amministrazione Comunale per l’inserimento, nella scuola, di questi ragazzi meno fortunati. Il problema verrà affrontato con determinazione nei primi anni Settanta con la collaborazione dell’AIAS (Associazione Italiana Ammalati Spastici) rappresentata dalla dottoressa Piera Camolese, Carlo Bianchin e dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli Ammalati Subnormali) rappresentata da Piergiorgio Grazioli e da Angelo Lancerin. Si costruiranno così il centro di via Rosmini e la scuola speciale di via Leoncavallo. Queste due istituzioni daranno, nel futuro, notevoli risultati frutto di una collaborazione fra pubblico e privato veramente esemplare. Il 28 novembre viene inaugurato il nuovo mercato ortofrutticolo, in zona Ca’ Baroncello, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Franco Restivo (fig.17).

17inauguratoMercatoortofrutticolo

17. Il 28 novembre 1966 viene inaugurato il Mercato ortofrutticolo a Ca’ Baroncello alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Franco Restivò. Il sindaco Pietro Roversi definisce il complesso «un centro propulsore dell’economia agricola comprensoriale». Questo consentirà un salto di qualità all'orticoltura bassanese.

Il sindaco Pietro Roversi definisce questo complesso «un centro propulsore dell’economia agricola comprensoriale». Esso, infatti, consente agli agricoltori bassanesi di trovare risposta alle loro esigenze di commerciare i prodotti tipici della nostra terra. Il mercato sarà affiancato dal centro fecondazione animale e sarà seguito, negli anni successivi, da due interventi che testimonieranno l’attenzione dell’Amministrazione Comunale al mondo agricolo: la Centrale del Latte (in collaborazione con il Comune di Marostica) ed il macello comunale a sud del viale Vicenza. Il 4 novembre una tremenda alluvione investe tutti i comuni della Valbrenta. Le abbondanti piogge, unite allo scarico della diga del bacino del Corlo, provocano l’inondazione di interi paesi, la morte di alcune persone, ingenti danni ad edifici e, soprattutto, alle abitazioni private. Il Comune di Bassano mette a disposizione dei valligiani le sue strutture, la sua organizzazione e si coordina con il Consiglio di Valle presieduto da Mario Caberlon. Anche il ponte degli Alpini viene seriamente danneggiato: non cede, ma si incurva verso valle. Occorrerà intervenire: smontarlo e rimontarlo, sostituendo le travi danneggiate; questo avverrà sotto la direzione dell’ing. Roberto Benetti (fig.18).

18Brenta1966

18. Il Brenta ed il Ponte durante l’alluvione del 4 novembre 1966. Le abbondanti piogge, unite allo scarico della diga del bacino del Corlo, provocano l’inondazione di interi paesi, la morte di alcune persone, ingenti danni ad edifici e il danneggiamento del Ponte Vecchio.



1967

Domenica 9 aprile cinquemila marinai in congedo danno vita ad una loro adunata ed inaugurano, a palazzo Sturm, la mostra della Marina Militare. Il nastro viene tagliato dalla signorina Anna Etro che, per l’occasione, porta le decorazioni dei suoi due fratelli marinai caduti in guerra. Sabato 22 aprile hanno inizio le gare del secondo concorso ippico nazionale. La partecipazione di 130 cavalleggeri sottolinea l’importanza che ha assunto il concorso di prato Santa Caterina. Il primo premio messo a disposizione dal Lions Club di Bassano è stato vinto dal tenente Alberto Riario che ha preceduto il maggiore Pietro d’Inzeo piazzato al quarto posto. Le gare termineranno martedì 25 aprile. Il 13 novembre il sindaco Pietro Roversi invia una lettera di dimissioni da sindaco della città all’assessore anziano Sandro Scrimin. Nella lettera il Roversi scrive: «Per motivi strettamente personali Le comunico che in data odierna ho deciso di rassegnare le dimissioni dalla carica di Sindaco della città di Bassano del Grappa. Voglia farsi interprete presso la Giunta, il Consiglio comunale e i dipendenti dell’Amministrazione dei sentimenti della più viva riconoscenza e della generosa comprensione manifestata verso la mia persona e per il largo contributo offerto nello svolgimento di responsabili compiti amministrativi. Accolga pure l’augurio più fervido che con animo grato rivolgo a tutti i cittadini e i voti migliori per lo sviluppo e il progresso, nella concordia e nella pace, della nostra città. Distintamente». La direzione provinciale della Democrazia Cristiana candiderà Roversi alla Camera, ma non verrà eletto. Lunedì 11 dicembre il Consiglio Comunale, riunitosi in seduta straordinaria, a seguito delle dimissioni del primo cittadino, elegge il nuovo sindaco di Bassano e la nuova giunta. Con 23 voti e 12 schede bianche è eletto Pietro Fabris. La nuova giunta risulta così composta: Diego Favero alle finanze; Sandro Scrimin ai lavori pubblici; Davide Stevan all’assistenza; Renzo Todesco all’urbanistica; Andrea Andreatta alla viabilità e attività produttive; Carlo Bianchin alla pubblica istruzione; Bortolo Fiorese al personale e pubbliche relazioni e Sergio Martinelli allo sport e turismo. Fabris guiderà il Comune fino al 1975 e diventerà l’interlocutore principale con le istituzioni (Regione, Provincia, Comuni); terrà i contatti con il Governo ed i parlamentari, nonché con i rappresentanti delle categorie economiche.  

1968

Il 4 agosto per il cinquantesimo anniversario della Vittoria, in cima Grappa, alla presenza del ministro della difesa onorevole Luigi Gui, viene rinnovato il ricordo dei caduti e l’omaggio delle genti venete alla Madonnina del Grappa. Intervengono reparti armati, le Frecce Tricolori e migliaia di persone ad una cerimonia particolarmente sentita che sarà, da allora, organizzata dal comune di Bassano del Grappa per più di venticinque anni. Successivamente l’organizzazione verrà presa in carico dal Comune di Crespano del Grappa che, con pari impegno e dignità, continuerà a mantenere vivo l’appuntamento alla prima domenica di agosto di ogni anno (fig.19).

19Celebrazione

19. Celebrazione del 50° Anniversario della Vittoria a Cima Grappa alla presenza del Ministro della Difesa, Luigi Gui, e dei sindaci di Bassano e Crespano. Il 4 agosto 1968, la cerimonia pubblica, che sarà da allora replicata dall’Amministrazione di Bassano,  comprenderà anche quella religiosa che ricorda il pellegrinaggio alla Madonnina del Grappa nella prima domenica di agosto.

Per quanto riguarda il resto dell’anno, se qualcuno aveva dei dubbi sul fatto che gli Italiani considerassero Bassano come una delle capitali “patriottiche” d’Italia, sarebbe stato smentito dagli arrivi in città di ex combattenti e loro famigliari in occasione del 50° anniversario della Vittoria di Vittorio Veneto. Tutti i giorni comitive di reduci, con i loro famigliari, passano sul Ponte e percorrono vie e piazze alla ricerca di vecchi ricordi. Le associazioni combattentistiche e d’arma bassanesi si impegnano quotidianamente ad accompagnare i singoli o i gruppi. Si parla di ricordi di guerra, di compagni caduti, di Patria e di generosità. E’ un bagno di commozione e di orgoglio. Il Ponte ed il Monte Grappa sono le due mete preferite e, il più delle volte, nella via di ritorno negli autobus, avvolti nel Tricolore, sono portati i “massi del Grappa” come ricordo. Per quanto riguarda lo sport, quest’anno registra alcuni importanti avvenimenti. Chemello e Sartori sono ancora in azzurro ai mondiali di ciclismo di Montevideo: il primo veste la sua seconda maglia iridata nell’inseguimento a squadre. I due ciclisti sono presenti anche alle Olimpiadi messicane. Un altro corridore bassanese assurge agli onori delle cronache: è il ciclocrossista Franco Livian dell’U.S. Angarano, che conquista il titolo italiano e la maglia azzurra. Nel calcio storico matrimonio: le associazioni calcio Bassano e Virtus convolano a “giusta fusione”, nasce così l’Associazione Calcio Bassano-Virtus. Il giro ciclistico d’Italia fa tappa nel Monte Grappa per proseguire, l’indomani, per Trieste. Il 19 maggio si svolgono le elezioni politiche.

1969  

La prima notizia è che «Il Prealpe», lo storico giornale cittadino, passa di mano. Il 6 marzo, infatti, il suo fondatore Silvestrino Silvestrini augura buon lavoro a Giorgio Tassotti nuovo proprietario del giornale scrivendo: «Queste geremiadi più che altro le espongo per colui che si accinge rilanciare “Il Nuovo Prealpe”, memore del monito locale che chi serve el comun no contenta nessun…». Il giornale mantiene grossomodo lo stesso impianto, ma è stampato su carta patinata ed esce il giovedì. Mercoledì 19 marzo, festa di San Giuseppe, viene inaugurato il teatro Remondini di Angarano, alla presenza di tutte le autorità civili e religiose; grande successo ottiene il concerto vocale-strumentale della Polifonica Ambrosiana e dell’orchestra da camera Angelicum di Milano (fig.20).

20nuovoteatroRemondini

20. Il nuovo teatro Remondini in Angarano, alla fine dei lavori. Mercoledì 19 marzo 1969, festa di San Giuseppe, viene inaugurato il teatro Remondini alla presenza delle autorità civili e religiose; grande successo ottiene il concerto vocale-strumentale della Polifonica Ambrosiana e dell’orchestra da camera Angelicum di Milano.

Nel mese di marzo si gira a Bassano il film Il Commissario Pepe; il giornale «Il Nuovo Prealpe» del 27 marzo, riporta una intervista con Ugo Tognazzi, suo protagonista. L’architetto Carlo Compostella progetta la completa ristrutturazione del Museo Civico (fig.21).

21MonsDalMaso

21. Mons. Dal Maso benedice nel 1969 i locali dell’ala nuova del museo. La ristrutturazione è ideata e portata a compimento dal direttore, Bruno Passamani e dall’assessore Carlo Bianchin su progetto dell’architetto Carlo Compostella. L'ampliamento sarà eseguito più avanti.

Ancora una volta l’Amministrazione Comunale ha respinto la ipotesi di trasferimento del massimo centro culturale cittadino, insistendo sul fatto che la cultura deve essere nel cuore della città. Sotto la guida del direttore Bruno Passamani il Museo diventa un centro pulsante di attività. I cittadini dimostrano di gradire questo impegno e questo approccio. L’Amministrazione Comunale il 14 luglio, a seguito delle numerose osservazioni pervenute al Piano Regolatore adottato il 19 aprile 1968 e ad alcune modifiche alla viabilità richieste dall’ANAS, revoca il piano 1968 e ne presenta uno nuovo che completerà l’iter il 9 marzo 1970. Il 10 febbraio 1972, dopo che erano state recepite le modifiche suggerite dal ministero dei LL.PP., viene presentata la stesura definitiva proposta dai progettisti Mancuso-De Luca, che il ministro dei lavori pubblici onorevole Ferrari Aggradi approva. Le finalità del nuovo piano sono: Definizione delle aree verdi, di quelle residenziali, dei servizi e delle aree produttive. Indicazione della grande viabilità (Valsugana e Pedemontana). Viabilità interna (strade di penetrazione: corsie di viale De Gasperi). Rilancio dei servizi per le frazioni onde evitare ulteriori spopolamenti. Scelta di Bassano: città dei servizi (scuole, ospedale, servizi per gli anziani e disabili, impianti sportivi ecc.). Domenica 26 settembre la città di Bassano commemora in forma austera e solenne il 25° anniversario dell’eccidio perpetrato dai nazi-fascisti dal 22 al 27 settembre 1944. Per l’occasione il giornale locale «Il Nuovo Prealpe» prepara un’edizione speciale con gli interventi delle massime autorità. Il 19 ottobre l’onorevole Mariano Rumor, presidente del Consiglio dei Ministri, inaugura il ponte degli Alpini rimesso a nuovo dopo l’alluvione del 4 novembre 1966. Per l’occasione il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat invia il seguente messaggio: «La riapertura dello storico Ponte degli Alpini in concomitanza con la celebrazione del 50° anniversario di fondazione del glorioso Corpo delle Penne Nere, mi offre la gradita occasione di esprimere il mio compiacimento per il compiuto restauro di un Monumento caro al cuore di tutti gli Italiani e di rivolgere agli alpini convenuti per la cerimonia il saluto fraterno e riconoscente dell’intero paese. Cordialmente Giuseppe Saragat, Palazzo del Quirinale». Il nastro dell’inaugurazione è tagliato dal presidente del Consiglio on. Mariano Rumor alla presenza di migliaia di alpini con il loro presidente nazionale Merlini. Per l’occasione i commercianti bassanesi predispongono, nei loro negozi, vetrine artistiche per mostrare a tutti i convenuti una città più accogliente; la vetrina migliore è giudicata quella del negozio “Diana Sport” che si aggiudica il primo premio. Il 26 novembre muore Silvestrino Silvestrini, fondatore del giornale «Il Prealpe». Aveva consegnato il suo ultimo articolo per «Il Nuovo Prealpe», dal titolo La vecchia Bassano L’Unione Escursionisti Bassanesi affonda le sue radici nel 1909 che era stato pubblicato il 20 novembre 1969; commentando la foto acclusa aveva detto «Io e mia moglie siamo i primi a sinistra, gli altri sono quasi tutti morti». Il 13 dicembre viene firmato il decreto del Provveditorato alle opere pubbliche di Venezia con cui viene finanziato il primo stralcio dei lavori del Consorzio Acquedotto del Grappa per 606 milioni di lire. Tale Consorzio, presieduto dal comune di Bassano del Grappa e che comprende tutti i comuni del Brenta ed altri a sud e ad ovest di Bassano, consente di portare in città più di 100 litri d’acqua al secondo, aumentando così la dotazione in essere che era affidata, finora, in gran parte, a pozzi. E’ un’opera di vitale importanza che impegnerà tutti i comuni, per molti anni, a stanziare notevoli mezzi finanziari. Nello sport questo è l’anno di Gianni Sartori che si aggiudica il titolo iridato di ciclismo a Brno in Cecoslovacchia. Nel ciclocross Livian partecipa ai mondiali di Magstadt. Il Veloce club abbandona l’abbinamento con la Wilier e torna V.C. Bassano.  

1970

All’inizio del 1970 il sindaco riporta, sulla stampa locale, gli avvenimenti più importanti dell’anno appena trascorso e cita, per primo, la celebrazione del 25° anniversario dell’eccidio dei martiri della Libertà e per secondo la riapertura del ponte degli Alpini, restaurato dopo la drammatica alluvione del 1966. La giuria dell’Ente Fiera di Vicenza assegna il premio Andrea Palladio 1970 alla ditta ceramiche Rosalia Costa di Sergio Campagnolo. Il 23 marzo il coro bassanese dell’A.N.A. Monte Grappa parte per un giro di concerti in Finlandia ospite dell’Istituto di cultura Italiano di Helsinki. Alle ore 10,15 di sabato 25 aprile avviene, al Tempio Ossario, la commemorazione del 25° anniversario della Liberazione e padre Nicolini celebra il rito religioso alla presenza delle autorità civili e militari. Le elezioni comunali vedono il nuovo consiglio composto da 28 consiglieri della DC (Pietro Fabris è stato eletto con 4462 preferenze); 3 del PSI; 2 del PC; 3 lista PSDI; 2 del PLI ed 1 del MSI. Pietro Fabris è riconfermato sindaco (fig.22)

22storiaamministrativa

22. 30 anni di storia amministrativa a Bassano. Nella foto i sindaci che si sono succeduti alla guida della città dopo la guerra, da destra verso sinistra, Primo Silvestri, Giovanni Cosma, Giovanni Bottecchia, Quirino Borin, Pietro Roversi e Pietro Fabris.

e viene supportato da 6 assessori effettivi e due supplenti. Gli assessori che si riuniscono in prima seduta il 30 giugno 1967 sono Diego Favero alle finanze, Carlo Bianchin all’assistenza, Sergio Martinelli all’istruzione, Giambattista Vinco da Sesso allo sport, turismo e gioventù, Antonio Basso all’urbanistica, Tullio Cenere ai lavori pubblici, Giacomo Mattarolo al personale e Giovanni Scalco al commercio. Più tardi Carlo Bianchin e Giacomo Mattarolo presenteranno le dimissioni e saranno sostituiti da Gianantonio Caddeo e Luciano Marchiorello. Nel mese di settembre si inaugura la mostra del pittore futurista Fortunato Depero che occupa venti sale di palazzo Sturm con l’esposizione di quasi quattrocento opere. Ad organizzare l’importante evento è il direttore del nostro Museo Bruno Passamani. In autunno viene inaugurata la palestra comunale di via Beata Giovanna, alla presenza dell’on. Mariano Rumor, con la benedizione dell'arciprete mons. Ferdinando Dal Maso. Nello sport la neonata squadra di calcio Bassano-Virtus raccoglie i primi frutti guadagnandosi l’accesso alla serie D. La squadra di Hockey ritorna in serie A. Il Veloce Club, in Campidoglio a Roma, viene insignito della stella d’oro del CONI. Presso la trattoria al Termine, la bocciofila inaugura l’impianto di gioco coperto.  

1971  

Con il mese di gennaio 1971 il settimanale bassanese «Il Prealpe» diventa mensile. Il giornale, nel sommario, viene così presentato: «Per il primo numero del Prealpe mensile l’obiettivo è fissato su un uomo politico (Gramola consigliere regionale per la DC) e su un volto, quello di Mara, che rappresenta idealmente quello di centinaia di ragazze occupate nelle industrie della pedemontana». A seguito dell’accordo con il commendator Adriano Rodoni, che impegna il CONI a versare un contributo di trenta milioni di lire, viene programmata la costruzione di una pista ciclistica al velodromo Mercante; il Comune di Bassano contribuirà alla realizzazione con la cifra mancante. La nuova pista, inaugurata il 14 luglio potrà, così, competere con i velodromi più prestigiosi (fig.23).

23pistaciclistica

23. La nuova pista ciclistica di Bassano, inaugurata il 14 luglio 1971. Da tutti considerata una delle migliori al mondo; vi si sono confrontati i più grandi campioni nelle diverse specialità, ottenendo numerosi primati mondiali.

Verranno negli anni battuti molti primati mondiali e vi si terranno molte competizioni, “Sei Giorni” comprese. Purtroppo non si riuscirà ad ottenere il Centro Federale di Ciclismo, che era stato l’obiettivo principale dell’Amministrazione quando aveva deciso di realizzare l’opera.  

1972  

Il 15 marzo, dopo una vita intensa, muore mons. Marco Carlesso arciprete della Santissima Trinità. Nella sua parrocchia ha realizzato il patronato, utilizzando il lascito Colbacchini, ed il teatro Remondini; da sottolineare che, come autore drammatico, ha composto una Vita di Cristo, tragedia rappresentata per anni in tutta la diocesi di Vicenza. Il 7 maggio hanno luogo le elezioni per la Camera dei Deputati ed il Senato. Torna di attualità la centrale del latte Bassano-Marostica che ha bisogno di una riorganizzazione sia strutturale che amministrativa. Per l’occasione viene chiesto ai cittadini, in una specie di referendum, di suggerire la forma ed il materiale con il quale doveva essere realizzato il contenitore del primario alimento. Il 26 agosto viene inaugurato, nel giardino dell’albergo al Cavalletto, il primo simposio internazionale della ceramica che ospita un centinaio di opere di artisti di quindici nazioni. Si chiuderà il 26 settembre con un bilancio veramente positivo, avendo dato la possibilità ai ceramisti partecipanti di acquisire esperienze importanti, particolarmente dal punto di vista artistico e produttivo. Il 14 luglio, giorno del suo settantesimo compleanno, mons. Ferdinando Dal Maso, arciprete abate di Bassano, invia al vescovo di Vicenza, mons. Arnoldo Onisto, le sue dimissioni dalla carica di arciprete della città per motivi di salute. Ne dà notizia «Il Prealpe» scrivendo: «Monsignor Dal Maso se ne è andato più povero di quando vent’anni fa era diventato arciprete abate di Bassano». Al suo posto viene nominato mons. Giulio De Zen già assistente provinciale delle ACLI. Nell’area di circa 20000 metri quadrati, messi generosamente a disposizione, ad un prezzo quasi simbolico, dall’antica famiglia bassanese dei Compostella, accanto al prato di Santa Caterina, alle ore 10,30 del 1 ottobre viene posata la prima pietra del monumento dedicato ai “Ragazzi del ’99”, alla presenza del ministro degli interni onorevole Mariano Rumor. Il monumento, realizzato dallo scultore Alberto Sparapani, raffigurerà un giovane soldato che guarda il Monte Grappa, posto su una struttura progettata dall’architetto bassanese Gino Ferrari e da Danilo Andreose. Nella sottostante cripta sarà ricavata una piccola cappella le cui pareti saranno coperte da marmi che richiamano le gesta dei ragazzi del 1899 i nomi dei quali saranno incisi in piccoli tasselli (fig.24).

24MarianoRumorRagazzidel99

24. Il Ministro Mariano Rumor firma la pergamena per la posa della prima pietra del Monumento ai Ragazzi del ’99. Alle ore 10,30 del 1 ottobre 1972 viene posata la prima pietra del monumento dedicato ai Ragazzi del ’99: un giovane soldato che guarda il Monte Grappa, realizzato dallo scultore Alberto Sparapani su una struttura progettata dall’architetto bassanese Gino Ferrari e dall’artista Danilo Andreose.

Il giuramento delle Penne Nere, di stanza a Bassano, in piazza Libertà riconferma lo straordinario rapporto che regna fra gli uomini in armi ed in congedo nel corpo degli alpini che, nella sezione bassanese dell’A.N.A., trova una delle compagini più numerose e attive d’Italia. Gli alpini bassanesi, oltre al personale impegno profuso fra le popolazioni che necessitano di assistenza, hanno dato vita a due associazioni particolarmente numerose ed attive: il Reparto donatori di sangue e quello di donatori di organi. E’ superfluo sottolineare il grande valore civile e morale di queste iniziative (fig.25, tav.5).

25piazzaLiberta

25. In piazza Libertà, giuramento delle truppe alpine. Il giuramento riconferma lo straordinario rapporto che regna fra gli uomini in armi ed in congedo nel corpo degli alpini che, nella sezione bassanese dell’ANA, trova una delle compagini più numerose e attive d’Italia.

1973  

Il 19 gennaio, festa di San Bassiano, fa il suo ingresso a Bassano il nuovo arciprete abate mons. Giulio De Zen. Nel mese di settembre muore improvvisamente Primo Luigi Soldo nato nel 1910 ad Ausburg (Austria) da genitori veneti emigrati in Austria per motivi di lavoro. Personaggio bassanese noto per la sua passione per il teatro, oltre a far parte della compagnia di prosa bassanese, fu scrittore ed interprete di decine di commedie in dialetto veneto ed in lingua. Il 14 ottobre, dopo appena un anno dalla posa della prima pietra, alla presenza del Presidente del Consiglio Mariano Rumor, del generale Vallese, presidente nazionale dell’Associazione Ragazzi del ’99, del generale Andreis in rappresentanza del ministro della difesa Tanassi, del senatore Onorio Cengarle e dell’onorevole Antonio Bisaglia, viene inaugurato il monumento ai “Ragazzi del ’99” nell’area accanto al Prato di Santa Caterina. Sono presenti centinaia di Ragazzi del ’99 provenienti da tutta Italia per festeggiare il monumento da loro offerto alla Città di Bassano.  

1974  

Alla fine del mese di maggio ha luogo a palazzo Bonaguro una mostra di pittura a beneficio dei portatori di handicap bassanesi: interessata e numerosa sarà l’affluenza di pubblico. Un avvenimento sportivo importante avviene il 7 giugno con l’arrivo a Bassano della penultima tappa del giro ciclistico d’Italia (Misurina Bassano di km. 194). Nella pista dello stadio Mercante a disputarsi la vittoria sono in sei e la spunta Eddy Merckx su Francesco Moser. Nel corso dell’anno vengono costruiti a Santa Croce gli impianti di atletica leggera. Si tratta di una pista regolamentare con tribuna; il lavoro, finanziato dal comune, servirà a far crescere la passione per l’atletica a Bassano. Nel mese di settembre i due gruppi di “esploratori” cattolici maschile e femminile dell’ASCI e AGI fondendosi, danno vita all’AGESCI; continua così una tradizione che è stata vissuta a Bassano con grande impegno. A ottobre si definiscono gli ultimi interventi per la superstrada Valsugana e, soprattutto, il suo collegamento con la tangenziale sud di Bassano, la cui costruzione era stata decisa dall’amministrazione comunale con accordi con l’ANAS. Se, a livello esterno, si è prossimi a completare l’anello stradale attorno a Bassano, a livello comunale con le strade di via De Gasperi e di via Palladio si pongono le premesse per una circolazione interna più snella, con le strade di penetrazione previste dal Piano Regolatore.  

1975  

Nel mese di marzo viene costituito il Comitato per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico bassanese. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale, ha lo scopo di coordinare, stimolare ed assumere in proprio la risoluzione dei problemi programmati da associazioni ed istituti, inerenti alla storia, all’arte ed alla cultura del territorio bassanese. Il comitato ha sede presso il Museo Civico e il suo primo presidente è il signor Chuppani. In località San Giorgio, alla presenza del ministro del Lavoro Mario Toros, viene posta la prima pietra di una struttura per pensionati che sarà denominata Villa Serena. La stessa, dopo alcuni anni, sarà affidata alla Casa di Riposo ISACC che la trasformerà in un centro di moderna accoglienza (fig.26).

26InaugurazioneVillaSerena

26. Inaugurazione di Villa Serena in località San Giorgio alla presenza del Ministro del Lavoro Mario Toros e del senatore Cengarle, 1975. Prevista come Pensionato, la struttura ospiterà una serie di iniziative culturali prima di diventare una delle due sedi dell’ISACC, Istituzione Socio Assistenziale Cima Colbacchini.

L’arciprete di Bassano mons. Giulio De Zen benedice l’ampliamento sud-ovest della casa di riposo Cima-Colbacchini in vicolo Rezzonico. Sono allacciati i primi rapporti con la città tedesca di Mühlacker, che si trova vicino a Stoccarda. Una delegazione del Movimento Europeista, guidata da Orazio Parisotto, viene ricevuta in municipio dove il sindaco Pietro Fabris ed il borgomastro di quella città, Gerhard Knapp, siglano un patto di amicizia. Il gemellaggio verrà firmato nel 1978 fra il sindaco di Bassano Sergio Martinelli e lo stesso oberburgermeister Gerhard Knapp (fig.27).

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27. Il Presidente della sezione di Bassano del Movimento Federalista Europeo, Orazio Parisotto assieme al Sindaco di Mühlacker, Gerhard Knapp ed a Frank Fuchs, convinti sostenitori del gemellaggio.

La pista ciclistica dello stadio Mercante ospita i campionati mondiali militari di ciclismo. Hanno luogo le elezioni amministrative il 15 giugno. Il nuovo sindaco di Bassano è Sergio Martinelli di quarant’anni. Nel 1962 è stato fra i fondatori, nella parrocchia di Santa Croce, del Comune dei Giovani. Gli otto assessori sono Antonio Basso ai lavori pubblici, Tullio Cenere alla viabilità-polizia urbana e manutenzione, Luciano Marchiorello alle finanze, Giovanni Scalco all’istruzione e gioventù, Vittorio Bianchetti alle attività economiche, Sergio Brusadin all’urbanistica più i due supplenti Antonio Lieciani (poi Giorgio Arsiè) allo sport-turismo e personale e Gianfranco Vivian alla sanità e assistenza. Pietro Fabris lascia l’incarico di Sindaco ed approda al Consiglio Regionale del Veneto in sostituzione Giovanni Bottecchia, che aveva occupato il seggio a Venezia dal 1970 al 1975. Fabris viene inserito nella Commissione Affari Sociali (Assistenza e Sanità). In autunno si riaccende la protesta dei lavoratori della Smalteria e Metallurgica Veneta. Il 22 dicembre l’assemblea degli azionisti mette in liquidazione l’azienda. Peter F. Westen manda una lettera il 23 dicembre annunciando, appunto, la messa in liquidazione disposta a maggioranza dei soci nonostante, scrive lui, il voto contrario suo e di tutta la famiglia Westen. Vigilia di Natale: ai dipendenti della Smalteria Metallurgica Veneta bassanese la direzione aziendale invia la lettera di licenziamento. L’Amministrazione Comunale che, nei vari anni, aveva dimostrato notevole attenzione al settore produttivo, con una serie di operazioni (spostamento di fabbriche in periferia, attivazione di aree industriali, artigianali e commerciali), si trova di fronte alla crisi della sua più grande industria. Sarà un’esperienza traumatica che costringerà l’Amministrazione a ritrovare, quanto prima, l’equilibrio preesistente. Come era stata utile la prima conferenza economica per i problemi della zona di Bassano, così sarà quanto mai opportuna la seconda tavola rotonda, sempre sull’economia bassanese, all’indomani della composizione della crisi.  

1976  

Nei giorni 20 e 21 giugno avvengono le elezioni per la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica. Alla fine del mese di agosto la consueta, annuale mostra-mercato dell’artigianato bassanese registra una frequenza di trentamila visitatori. Considerando il grande successo ottenuto dai prodotti locali, la presidenza della mostra pensa di tenere aperta la rassegna dell’artigianato tutto l’anno. Dopo molti anni di assenza dalla scena sportiva bassanese, al bar parrocchiale di San Vito si costituisce la società Rugby Bassano. L’intero anno è dominato dalla vicenda della Smalteria e Metallurgica Veneta. L’ amministrazione comunale, i sindacati e i consigli di fabbrica saranno impegnati in diversi passaggi: prima il blocco dei licenziamenti, poi la cassa integrazione, quindi le riprese parziali e in fine l’accordo conclusivo con la Zanussi S.p.A.. Vengono interessati tutti gli enti, i ministri del lavoro e delle partecipazioni statali, nonché i rappresentanti regionali e nazionali dei diversi partiti. Grazie all’impegno corale anche questa prova verrà superata.  

1977  

Il Consiglio regionale del Veneto, il 7 gennaio, approva il primo piano di edilizia ospedaliera della regione: è autorizzata la costruzione di due sole strutture: l’ospedale di Mestre-Venezia e il nuovo ospedale di Bassano del Grappa. Comincia, così, l’impegno politico-amministrativo che porterà, negli anni successivi, alla costruzione del nuovo nosocomio, i cui tempi saranno scanditi dalle disponibilità finanziarie. Il mensile bassanese «Il Prealpe», edito da Tassotti, con il numero del mese di maggio dà il via alla sottoscrizione per il restauro dell’organo della chiesa di Santa Maria in Colle, opera di Francesco Dacci del 1796, composto da 1252 canne. Le quote-canna sono valutate in lire 15.000 cadauna. Il numero di luglio de «Il Prealpe» pubblica notizie dettagliate sulla nuova emittente televisiva bassanese che si chiama Telealtoveneto e trasmette sul canale 39. Il Veloce Club “lancia” la prima edizione della sei giorni ciclistica notturna su pista, sfruttando la nuova struttura sportiva del velodromo Mercante, che supera brillantemente la prova. Pietro Fabris viene nominato assessore regionale ai trasporti ed entra a far parte della Giunta Regionale del Veneto. 1978   Alle cinque del mattino del 9 settembre, in una camera della canonica di Santa Maria in Colle, muore l’arciprete abate mons. Ferdinando Dal Maso che, nel 1972, aveva rinunciato alla carica per motivi di salute. I funerali si svolgeranno con la commossa partecipazione di tutta la città che lo ricorda con gratitudine per le iniziative civili, oltre che religiose, da lui promosse per il bene della città del Grappa. La pubblicazione 100 anni di sport a Bassano per quest’anno, sinteticamente, dà le seguenti notizie. «Altra retrocessione per la squadra di calcio Bassano-Virtus che rotola in 1^ categoria». E’ l’ora della riscossa per la squadra bassanese di hockey che risale alla massima serie. Sulla pista ciclistica del Mercante ancora una manifestazione di prestigio, i campionati italiani assoluti. La Pallacanestro femminile San Marco arriva in serie C.   1979   Il 19 gennaio, durante la cerimonia per la ricorrenza del santo patrono della città, il sindaco Sergio Martinelli consegna il premio “Cultura città di Bassano 1978” al prof. Virgilio Chini, docente all’università di Bari dal 1948 al 1971 (fig.28).

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28. Il sindaco di Bassano, Sergio Martinelli e Virgilio Chini. Il nuovo sindaco consegna il Premio Cultura Città di Bassano all’illustre clinico bassanese il  19 gennaio 1979, premio concesso per l’alto senso civico del maggiore donatore del Novecento al Museo Civico.

Il 29 settembre, presso il museo civico, verrà inaugurata la sezione archeologica intitolata a Lorenzo Chini padre di Virgilio. Quì si ferma la nostra cronaca. Ma la vita a Bassano continua. C'è sempre il mercato molto vivo (tav.4), si aggiungono: il Museo Remondini (tav.13), quello della ceramica (tav.17) e si inizia quello degli animali (tav.15). La Pro Bassano è sempre piena di iniziative (tav.2) e le "Arti per Via" ci fanno fare bella figura (tav.16). Al di là di qualche momento negativo, la città sa affrontare il suo futuro magari volando in alto con le "bolle" di Nardini (tav.9).

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