Alita ancora ai Cappuccini la presenza sommessa e sublime (1900–1905) del penitenziere fra’ Leopoldo Maria (Bogdan Mandič Zarevič), lì già novizio (1894–95), nel cuore gli azzurri fiordi del Cattaro e il sogno della missione in Oriente[40]. I suoi lunghissimi assorti silenzi sembrano dialogare, al di là del Brenta, con l’Istituto Scalabrini, proiezione del grande vescovo apostolo tutelare degli emigranti (†1905)[41]: theῖos anér, come Leopoldo e Bassiano, emblema di un attivismo che ha nell’ascesi l’apice e la sorgente; come fu per la Beata, tra le arcane meraviglie delle sue estasi e le processioni di angeli e santi scorta alla Vergine nella sua cella. Figure diverse e uguali, come Elisabetta Vendramini e Gaetana Sterni, come Maria Maddalena dell’Incarnazione[42], fondatrice delle Adoratrici perpetue del S.S. Sacramento (Sacramentine), custodi dei luoghi dove fu monaca la Beata; come pure Maddalena di Canossa[43] e Teresa Eustochio Verzeri[44]: ognuna definita e decrittabile nella martirialità agiograficamente intesa dell’imitatio Christi[45].