Gian Maria Varanini

Maria Albina Federico

Giampietro Berti

Giuliana Ericani

Renata Del Sal

Donata M. Grandesso

Maria Luigia De Gregorio Giovanni Marcadella

Giambattista Vinco da Sesso

Giambattista Vinco da Sesso

Alessandra Magro

Carlo Presotto

Franco Scarmoncin e Lucia Verenini

Renzo Stevan e Eugenio Rigoni

Alita ancora ai Cappuccini la presenza sommessa e sublime (1900–1905) del penitenziere fra’ Leopoldo Maria (Bogdan Mandič Zarevič), lì già novizio (1894–95), nel cuore gli azzurri fiordi del Cattaro e il sogno della missione in Oriente[40]. I suoi lunghissimi assorti silenzi sembrano dialogare, al di là del Brenta, con l’Istituto Scalabrini, proiezione del grande vescovo apostolo tutelare degli emigranti (†1905)[41]: theῖos anér, come Leopoldo e Bassiano, emblema di un attivismo che ha nell’ascesi l’apice e la sorgente; come fu per la Beata, tra le arcane meraviglie delle sue estasi e le processioni di angeli e santi scorta alla Vergine nella sua cella. Figure diverse e uguali, come Elisabetta Vendramini e Gaetana Sterni, come Maria Maddalena dell’Incarnazione[42], fondatrice delle Adoratrici perpetue del S.S. Sacramento (Sacramentine), custodi dei luoghi dove fu monaca la Beata; come pure Maddalena di Canossa[43] e Teresa Eustochio Verzeri[44]: ognuna definita e decrittabile nella martirialità agiograficamente intesa dell’imitatio Christi[45].

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