Per l’arco di tempo che va dal tardo Medioevo alla prima metà dell’Ottocento, in ambito letterario, Bassano può sfoggiare una corona di sette spiriti magni che godettero, e godono tuttora, tra le persone colte, di una rinomanza che travalica i confini municipali. Essi sono Castellano, Lazzaro Bonamico, Francesco Negri, Giuseppe Betussi, Giambattista Roberti, Giambattista Verci e Jacopo Vittorelli. Perciò, messe da parte le figure di minore o minima consistenza, e rinunciando in partenza ad un discorso più generale che, per quanto riguarda Bassano, non si differenzia dal quadro storico regionale o nazionale, il mio intento è di concentrare l’attenzione sull’eredità letteraria che questi sette autori ci hanno lasciato, accompagnando il lettore a scorrere in una documentata rassegna le loro opere principali[1].